Il Verdetto di SpazioGames
Correva l’anno 2005 quando su personal computer comparve un gioco all’apparenza di una semplicità disarmante, ma che riuscì a mietere un cospicuo gruppo di consensi sia fra la critica che fra il pubblico. Stiamo parlando di Darwinia titolo ascrivibile alla categoria degli indie games creato da una piccola software house chiamata Introversion Software. Gli assi nella manica di questo curioso e riuscito mix di diversi generi furono un gameplay semplice ma allo stesso tempo incredibilmente profondo e variegato, unito ad uno stile unico dal punto di vista tecnico. A cinque anni di distanza dalla sua prima pubblicazione, Introversion Software porta la sua creatura sul circuito Xbox Live Arcade, aggiungendo per l’occasione diverse nuove features.Darwinia+ riuscirà a convertire al suo credo anche il pubblico della bianca console Microsoft? Per saperlo non resta altro da fare che spendere i 1200 Microsoft Points necessari al download e venire travolti da un vortice di psichedelia e follia.
Divinità VirtualiGli scienziati pazzi hanno sempre fornito un ineguagliabile apporto alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico. Fra la schiera di questi strampalati geni c’è il dottor Sepulveda, un tecnico informatico di fama mondiale in grado di creare Darwinia, un microcosmo virtuale in cui una primitiva popolazione (i Darwiniani) vive, prolifera e si evolve, adorando il professore come il loro unico dio. La pace del fittizio mondo dei Darwiniani è però minata da un virus informatico, entrato nel sistema del supercomputer per eccessivo zelo (ed eccessiva sbadataggine) dei piccoli autoctoni i quali, aprendo incautamente la casella di posta elettronica di Sepulveda, hanno permesso al malefico codice informatico di penetrare nel programma ed infettare il loro mondo. Sarà compito nostro quello di aiutare il dottore ad eliminare il virus e ristabilire così il delicato equilibrio del mondo di Darwinia.
Nuovi incroci di vecchi stiliDopo la rapida spiegazione del preambolo verremo subito proiettati nel mondo di Darwinia: il professor Sepulveda provvederà a darci i rudimenti necessari per poter ripristinare il programma tramite un pratico tutorial. Sin da subito entreremo nelle meccaniche del gioco, meccaniche che racchiudono nella loro semplicità un mix eterogeneo di generi videoludici. Ad una prima occhiata infatti Darwinia+ potrebbe sembrare un semplicistico shooter multidirezionale in cui l’unico nostro scopo sarà quello di spazzare via gli stilizzati nemici su schermo pilotando uno sparuto gruppo di soldati stilizzati. La distruzione di questi strani serpentelli di codice (vagamente simili al protagonista dello scacciapensieri Snake presente su quasi tutti i cellulari di generazioni fa) non sarà però la variabile necessaria per poter avanzare nel gioco: i nemici distrutti infatti rilasceranno alcuni quadratini rossi che dovranno essere riconvertiti in Darwiniani da parte di alcune macchine incubatrici presenti sul campo di gioco. Gli unici in grado di poter effettuare questa azione sono gli ingegneri, seconda tipologia di aiutante a nostra disposizione che aggiungerà al gioco un tocco squisitamente rts. Gli ingegneri infatti fungeranno sia da raccoglitore delle risorse (come il più classico degli harvester di Command&Conquer), sia da tecnico per la riparazione di alcuni macchinari (come le già citate incubatrici o i radar in grado di teletrasportare le nostre truppe). L’accumulo di Darwiniani ci consentirà di apprendere e migliorare armi e statistiche per i soldati virtuali, grazie ai quali potremo così sconfiggere le varie tipologie di virus. Una volta spazzata via l’infezione dovremo portare in salvo i Darwiniani i quali, come già accennato, non brillano certo per intelligenza e sagacia: gli stilizzati omini infatti non faranno altro che sostare inermi nei pressi dell’incubatrice da cui sono nati. Per dare un senso al vagabondare dei Darwiniani non dovremo fare altro che conferire ad uno degli autoctoni i gradi di tenente: tale carica ci consentirà di far confluire verso di lui tutti i Darwiniani nei paraggi e di poterli dirigere in un dato punto della mappa. Tracciando dunque un percorso con i tenenti potremo far intraprendere la marcia verso la salvezza ai nostri simpatici amici (simili più ad un Lemming o ad un Pikmin per intelligenza artificiale) dandoci così finalmente la chiave per la prosecuzione della nostra impresa. Un po’ shooter, un po’ rts, un po’ puzzle game: Darwinia+ racchiude in questo strano quanto riuscito mix di generi le sue fortune, regalandoci un’esperienza di gioco unica, profonda ma al tempo stesso immediata nella sua fruizione. Muoversi all’interno dei livelli, sparando ai virus piuttosto che dirigendo gli ingegneri o indirizzando i Darwiniani sono tutte azioni immediate nella loro attuazione e perfettamente implementate in uno schema di controlli intuitivo ed assimilabile dopo pochi minuti di gioco. Ogni livello di gioco, grazie ad un sapiente level design , fornisce una sfida via via più impegnativa, ma mai in grado di sfociare nel frustrante o nel noioso, regalando ore ed ore di gioco spensierato durante tutto l’arco della campagna single player.
Multiverso onlineGli Introversion Software hanno fatto le cose in grande in occasione del porting della loro pluripremiata creatura: all’interno di Darwinia + possiamo trovare infatti anche l’espansione Multiwinia incentrata (come è possibile intuire dal nome) sugli scontri multiplayer sia offline che online. Da 2 a 4 giocatori potranno sfidarsi su di otto mappe e in ben cinque diverse modalità di scontro: dominio, re della collina, conquista la statua (una sorta di cattura la bandiera, gara con i razzi (in cui dovremo conquistare quanti più pannelli solari per poter alimentare il razzo necessario per la fuga) e blitzkrieg (dove dovremo far nostri quante più postazioni possibili). In questa sua versione multiplayer, Darwinia+ muterà ancora una volta il suo gameplay, accostandosi più verso gli rts: con a disposizione i soli Darwiniani (da indirizzare verso i quattro angoli della mappa), sarà cruciale pianificare gli attacchi per conquistare incubatrici (fondamentali per avere un vantaggio in termini numerici) e difendere le proprie postazioni. Di tanto in tanto faranno capolino delle casse contenenti i più disparati bonus come un attacchi aerei, apc per trasportare le truppe oppure bonus momentanei ad incrementare la potenza offensiva. Decisamente buono il netcode, quasi del tutto privo dei fastidiosi effetti tipici degli scontri online.
Stile attualmente retròSe dovessimo descrivere con un solo aggettivo il comparto tecnico di Darwinia+, questo sarebbe senza dubbio stylish. Graficamente la scelta fatta dagli sviluppatori del gioco è stata quella di utilizzare poligoni nudi, con tanto di intelaiatura in wireframe ben visibile fra le varie giunture e dipinti con tinte forti ed acide. Tale aspetto, apparentemente scarno e povero, ha comunque permesso ai talentuosi sviluppatori di ricreare ambienti di gioco incredibilmente variegati e infarciti di dettagli come alberi, parti di strutture distrutte o, addirittura, repliche delle gigantesche teste di pietra dell’isola di Pasqua. Semplicemente fantastica la colonna sonora, la quale accompagnerà il nostro viaggio nel mondo di Darwinia con delle sonorità elettroniche e rarefatte dal chiaro gusto anni ’80; stilisticamente azzeccatissima, infine, la scelta di utilizzare degli effetti sonori retrò per sottolineare esplosioni e spari.
– Originale e riuscito mix di generi
– Gameplay semplice ed immersivo
– Eccellente single player ed ottimo multiplayer
– Stile grafico/sonoro superbo
– Potrebbe forse non piacere a tutti
8.8
Darwinia + è uno dei migliori giochi sino ad oggi usciti su Xbox Live Arcade. Tutto ciò che si era detto di buono sulla versione personal computer rivive e si rafforza in questa sua trasposizione per console, la quale può contare sia sull’immersivo single player, che su una componente multiplayer solida e divertente. Il gameplay unico, unito ad una realizzazione tecnica che sprizza stile ed originalità da tutti i pori rende il prodotto di Introversion Software un acquisto caldamente consigliato a tutti coloro che sono alla ricerca di un titolo originale, divertente ed impegnativo (ma mai frustrante).