Il governo cinese ha deciso di far cadere, almeno in maniera parziale e con qualche limitazione, l’embargo che dal lontano 2000 chiudeva il proprio mercato interno alla commercializzazione di console e videogiochi, comunque reperibili ma solo in via non ufficiale e a prezzi salati tramite il canale dell’import. Il Consiglio di Stato cinese ha stabilito che i prodotti legati a questo settore dell’intrattenimento elettronico potranno essere venduti nella zona di libero scambio di Shangai, previo controllo e autorizzazione del Ministero della Cultura. A questo proposito, Microsoft ha annunciato da poco una nuova partnership del valore di 237 milioni $ con la compagnia Internet TV cinese Bes TV New Media di Shangai per lo sviluppo di contenuti inerenti videogiochi e servizi annessi.Non sono stati forniti i tempi di entrata in vigore della nuova legislazione in merito alla commercializzazione di console e videogames, ma il governo implementerà nuovi decreti e regole nei prossimi tre anni. L’apertura del vastissimo e potenzialmente redditizio mercato cinese è una notizia importante per le strategie di Sony e Microsoft, che con la next-gen alle porte potranno contare su un nuovo pubblico da conquistare.