Gli Svevi si uniscono alla guerra totatle di Total War: Rome II

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a cura di NeoSquall

In queste ore The Creative Assembly ha ufficialmente annunciato il sesto popolo che lotterà per la conquista dell’Europa in Total War: Rome II, sequel dell’acclamato strategico Rome: Total War previsto sui desktop dei migliori comandanti entro fine anno.Erroneamente identificati dallo storico romano Tacito in tutti i popoli germanici insediati attorno al fiume Elba, gli Svevi, o Suebi, erano originariamente un’insieme di tribù non strettamente legate fra di loro che, in seguito a migrazioni e conquiste varie, si spinsero fino in Gallia, finchè non vennero sconfitti da Giulio Cesare nel 58 a.C..In seguito, dopo un periodo di pace relativa, gli Svevi si unirono ai Vandali e agli Alani per compiere scorrerie lungo la frontiera romana in Galia; oltrepassati eventualmente i Pirenei, gli Svevi penetrarono nella penisola iberica e ne misero a ferro e fuoco le province occidentali e meridionali per due anni.Successivamente assunsero un atteggiamento più pacifico e ottennero lo status di “foederati” dall’Imperatore Onorio nel 410 d.C. e delle provincie da amministrare, ponendo le basi per uno dei sub-regni romani che si formarono dopo la disintegrazione dell’Impero Romano d’Occidente, finchè non fu sconfitto e soggiogato dai barbari Visigoti.In Total War: Rome II, gli Svevi sono rappresentati nell’epoca pre-gallica, in cui il popolo Suebo aveva una cultura isolazionista, restia a commerciare perfino con le altre tribù Germaniche, se non quando avevano eccessi di bottino o schiavi.Una caratteristica tipica del popolo Svevo era il “Nodo Svevo”, una particolare acconciatura di capelli che serviva a distinguere gli uomini liberi e i guerrieri dagli schiavi e aumentavano di complessità di pari passo con il prestigio e la posizione sociale della persona.Come le altre fazioni Germaniche, gli Svevi sono maestri della guerriglia fra i boshi e del saccheggio, godono di migliori relazioni diplomatiche con le altre popolazioni barbare ed eccellono nelle battaglie contro le tribù inferiori. Prettamente xenofobi nei confronti degli estranei, devono affrontare maggiori resistenze dalle città conquistate.In battaglia gli Svevi fanno largo uso di fanteria e tattiche di imboscata; equipaggiati con poco più di una lancia framea (una lancia adatta sia per il corpo a corpo che come proiettile), di uno scudo esagonale e una pelle di lupo a coprirne le membra, i Berserker svevi sono una forza comunque temibile anche per i corazzati legionari romani, e i cacciatori notturni, con i corpi dipinti di nero, sono un vero e proprio incubo per le sentinelle che hanno la sfortuna di avere il turno notturno.

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