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Pro
- Completezza, coerenza e ampiezza delle soluzioni proposte
- Chiarezza e gusto della scelta espositiva tra testo e illustrazioni
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Contro
- Alta densità del contenuto
- Curva di apprendimento lenta e progressiva
Il Verdetto di Cultura POP
Non tutti gli eroi muoiono in un dungeon. Alcuni sopravvivono abbastanza da costruire un regno. È questa l’idea alla base de Il Regno & la Spada, monumentale compendio per giochi di ruolo fantasy della tradizione Old School Renaissance (OSR), pubblicato in Italia da Kaizoku Press e tradotto con grande attenzione da Emanuele Granatello e Italo Iozzi.
L’opera nasce dall’originale Demesnes & Dominations di Bryan Larkin, e si presenta come una sorta di enciclopedia fitta di spunti, idee, tabelle e meccaniche, dedicata a un livello di gioco spesso dimenticato: quello del dominio.
Non si tratta solo di una mera espansione di regole, ma di un cambio di prospettiva. Dopo lo sviluppo di un movimento creativo che si è concentrato sull’esplorazione e sul combattimento, Larkin riporta in primo piano il gioco di gestione, di politica, di costruzione.
Una volta che gli avventurieri sono diventati ricchi e famosi, spesso smettono di razziare tesori e iniziano a governare terre, eserciti e popoli. È un vero ritorno alle origini, ma al tempo stesso un’evoluzione, del GdR fantasy classico.
Qualità del volume
Il Regno & la Spada, come volume, colpisce già dal primo sguardo. L’impaginazione è ordinata e pulita, ricca di tabelle, appendici e riferimenti che fanno pensare a un tomo di strategia più che a un semplice manuale di gioco. L’edizione italiana è curata con rigore artigianale: carta di ottima grammatura, stampa nitida, e un’attenzione quasi maniacale alla leggibilità.
Particolarmente apprezzabile la dichiarazione in apertura: nessuna parte del libro è stata creata con software di intelligenza artificiale. È una presa di posizione forte e coerente con la filosofia old school premiare la creatività umana, il lavoro manuale, la passione vera.
Dal punto di vista dei contenuti, Il Regno & la Spada è scritto con una chiarezza sorprendente, considerata la complessità del tema. Larkin adotta un tono didattico e diretto, tipico dei game designer formatisi sui regolamenti B/X: niente fronzoli, ma procedure solide e verificabili.
I traduttori hanno fatto un eccellente lavoro di trasposizione, senza perdere un granello del sapore dell'opera originale. Certo, alcune sezioni (come la gestione delle guerre o le complicazioni di classe) richiedono concentrazione, ma il testo non diventa mai ermetico. Il contenuto è complesso, senza dubbio, ma non complicato.
Livello dei giocatori
Il Regno & la Spada non è un manuale per principianti, ma è pensato per giocatori e Arbitri esperti, per chi conosce già i meccanismi del B/X o degli altri sistemi di gioco che si richiamano alla Old School Renaissance, per esempio Old-School Essentials, Labyrinth Lord, Dungeon Crawl Classics o Basic Fantasy RPG.
Larkin parla esplicitamente di Livello di Dominio, cioè il momento in cui un personaggio di 9° livello o più diventa qualcuno di influente nel mondo di gioco. Da lì in avanti non si esplorano più dungeon, ma si amministrano terre, si guidano eserciti, si negoziano alleanze.
Si tratta di un cambio di scala affascinante e impegnativo, capace di trasformare la campagna da una sola sequenza di missioni e di esplorazioni a un'alternanza tra le stesse e la simulazione di potere e responsabilità. I giocatori devono ragionare su tasse, morale, logistica e diplomazia, secondo una fase di gioco che premia la strategia e la visione, più che la forza bruta.
D'altra parte, il manuale offre anche spunti per introdurre gradualmente questi elementi in campagne meno esperte. La sua struttura modulare permette di utilizzarne solo alcune parti senza dover adottare tutto il sistema. Il Regno & la Spada è un compendio flessibile, tanto profondo quanto lo si vuole far diventare.
Illustrazioni
Le illustrazioni de Il Regno & la Spada meritano considerazioni a parte. Firmate da una squadra internazionale di artisti, tra cui Cole Lanier, Laura Dooley, Alle Kern e Anthony Pasquarosa, le immagini catturano perfettamente lo spirito OSR.
Il punto d'unione è un tratto ruvido, evocativo, quasi punk-medievale. Lo scopo degli illustratori non è la ricerca della spettacolarità e del trionfo di colore delle correnti contemporanee, ma la suggestione, l'ispirazione, il sapore.
Ogni tavola, che merita uno sguardo e un indugio nell'osservazione, sembra uscita da un grimorio dimenticato o da un margine miniato di manoscritto. Le mappe e la simbologia di Mark Gosbell e Mirko Pellicioni bilanciano rigore tecnico e fascino narrativo, rendendo il mondo del gioco tangibile e vivo.
Volendo trovare un piccolo limite, alcune illustrazioni privilegiano l’atmosfera rispetto alla chiarezza funzionale. Una manciata di schemi, esempi o mappe aggiuntive avrebbe aiutato i neofiti a visualizzare meglio la costruzione dei domini: una mancanza assolutamente veniale in un insieme di rara coerenza estetica.
Organizzazione del contenuto
Sotto questo aspetto Il Regno & la Spada offre davvero il meglio di sé. Il manuale è suddiviso in capitoli tematici che coprono ogni aspetto della vita feudale fantasy: dalla costruzione delle roccaforti alle tasse, dagli assedi alla diplomazia, dalla reputazione personale alle relazioni tra classi sociali.
Ogni elemento regolamentare, descritto con dovizia e chiarezza, è supportato da tabelle, generatori e appendici che rendono il tutto immediatamente giocabile. Si può lanciare un dado per generare un nobile con i suoi disturbi, un simbolo araldico, una compagnia mercenaria o perfino la topografia di una città intera.
Il cuore del sistema proposto da Larkin è il Turno del Dominio, una sorta di procedura mensile che scandisce la vita del regno tra riscossione delle tasse, eventi, guerre, costruzioni e festività. Qui il concetto chiave del manuale prende forma: come scrive Larkin nella prefazione, “il tempo è la risorsa più importante del gioco” e gestirlo diventa un’arte.
La struttura generale è coerente e ben collegata. Le meccaniche si basano su strumenti già familiari dei giochi OSR, il che evita la fatica di apprendere un nuovo sistema. Tuttavia, la quantità di materiale è enorme, e per padroneggiarlo serve tempo. Una volta appreso, Il Regno & la Spada è più un atlante da consultare che un manuale da leggere tutto d’un fiato.
Accessibilità
La traduzione italiana è eccellente. Il linguaggio è preciso, coerente e rispettoso dello stile originale, ma mai pedante. La terminologia è resa con accuratezza, mantenendo la musicalità del lessico OSR.
L’approccio resta comunque piuttosto impegnativo. È un testo che si studia e si assimila gradualmente. La curva di apprendimento può spaventare chi è abituato a regolamenti più narrativi o colloquiali.
Per chi ama il lato gestionale del GdR, questo prodotto è un tesoro. Il vantaggio principale, anche dal punto di vista della fruibilità, è la modularità: si può estrarre un singolo elemento e inserirlo in qualsiasi campagna fantasy classica.
In questo senso, la sua accessibilità cresce con l’esperienza del gruppo di gioco, Arbitro compreso, attraverso un'accettazione collettiva della modalità di gioco che esso propone.
Longevità
Il Regno & la Spada non è un manuale per una sola stagione, da dimenticare il libreria, ma è un compagno di viaggio per anni. I suoi suggerimenti e le sue indicazioni permettono di costruire campagne che evolvono come cronache storiche: regni che nascono e cadono, dinastie che si succedono, eredi che governano dopo i loro predecessori.
Ogni tabella è una miniera di ispirazione: eventi stagionali, guerre, mercenari, feste popolari, faide tra nobili, ordini religiosi. Ogni elemento visivo è una precisa indicazione di gusto per l'approfondimento e la costruzione di scenari umani.
Persino se non si applica il regolamento completo, il volume resta una fonte infinita per l’Arbitro che ama la costruzione di mondi in ottica sistemica, quello in cui ogni decisione ha conseguenze tangibili su tutte le componenti.
Rispetto ad altri supplementi OSR sul dominio, come Adventurer Conqueror King o An Echo Resounding, Il Regno & la Spada si distingue per completezza e coerenza filosofica. Non è solo un set di regole, ma una visione organica del mondo come sistema vivente.
Conclusione
Ci sono manuali che ampliano un gioco e altri che lo ridefiniscono. Il Regno & la Spada appartiene certamente alla seconda categoria.
È un’opera che restituisce dignità al gioco di alto livello, offrendo agli Arbitri e ai giocatori la possibilità di vivere il gioco di ruolo fantasy medievale non solo come avventura, ma come costruzione, governo e memoria.
I suoi pochissimi punti deboli, la densità e la curva di apprendimento, sono più il prezzo dell’ambizione che difetti veri. In cambio, offre profondità, coerenza e un’ispirazione inesauribile.
In un’epoca in cui molti giochi parlano solo di eroi erranti, Il Regno & la Spada racconta cosa succede dopo: quando l’eroe posa la spada e prende in mano lo scettro e il destino di un popolo. È un manuale sul potere, ma anche sul tempo. Come il tempo, lascia un segno duraturo, indelebile.