Anteprima

WWE All Stars

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a cura di andymonza

New York – Per quanto anche l’edizione 2011 abbia dimostrato di saper mantenere alti standard qualitativi, non c’è dubbio sul fatto che lo sfruttamento del marchio della WWE da parte di THQ avesse bisogno di una ventata d’aria fresca. La presentazione della line up del publisher tenutasi pochi giorni fa a New York ha portato con sé anche una prova diretta di WWE All Stars, sorta di spin off della fortunata serie Smackdown vs RAW, che si propone di allargare il potenziale pubblico, offrendo un approccio ancor più arcade e sopra le righe allo sport/spettacolo americano per eccellenza.

The big showAl fine di introdurre al meglio il nuovo titolo, il publisher statunitense ha raccolto sul palco diverse figure di spicco del mondo del Wrestling: Stephen “Sheamus” Farrelly, Paul “Big Show” Wight, Kofi Kingston e Ricky “The Dragon” Steamboat hanno accompagnato la stampa internazionale alla scoperta del nuovo brand, guidati da Howard “The Fink” Finkel, annunciatore veterano del ring. L’interessante panel ha illustrato le principali novità del fighting game, che abbandona l’intenzione di simulare rigorosamente lo spettacolo televisivo proponendo un gameplay molto più veloce (sin dalle presentazioni dei combattenti, notevolmente più rapide rispetto a quelle viste nei precedenti titoli WWE) e spettacolare, condito con una grafica caricaturale e deformed, che esagera ulteriormente i tratti fisici delle star, tanto da farli sembrare personaggi usciti da un cartone animato. Nonostante questo radicale restyling, la personalità degli showmen è rimasta assolutamente intatta, così come le loro movenze particolari e le immancabili signature move.

Ad ognuno il suo fighterAl fine di caratterizzare maggiormente il gameplay, gli sviluppatori hanno introdotto un’inedita divisione in classi per il roster di lottatori, composto di trentadue combattenti scelti tra i più famosi delle ultime due generazioni della WWE. I gladiatori sono stati divisi in quattro categorie: gli Acrobat sono dediti a mosse aeree e spettacolari proiezioni, ma devono mantenere la distanza dal nemico a causa della scarsa resistenza, come l’arcifamoso Rey Mysterio. I Big Man sono delle inamovibili montagne di carne, lente ma devastanti nel contatto ravvicinato: Andrè the Giant è un esempio perfetto. I Brawlers scommettono tutto sulla potenza dei colpi diretti e delle combo inanellate, trovando una tipica incarnazione in Sheamus. Ultimi, ma non meno importanti, i Grapplers, basano tutta la loro tattica su prese e proiezioni, trovano un ottimo testimonial in Bret “Hitman” Hart. La decisione di diversificare in maniera così netta e chiara i fighter aggiunge un notevole risvolto strategico al gemplay, facendo sì che i giocatori possano scegliere da subito il tipo di combattente più congeniale al loro stile preferito.Una volta sul ring, il rinnovato gameplay ha svelato altri interessanti risvolti, a partire dal set di regole utilizzato, frutto di un mix personalizzato dagli sviluppatori: ad esempio, il pin è possibile ovunque sul ring e non esiste la squalifica per count out. I controlli si presentano in maniera piuttosto classica per il genere, con i tipici colpi veloce e potente da concatenare in combo, i dorsali dedicati alle prese e relative reversal ed il grilletto destro dedito al blocco dei colpi avversari. Tutto risulta molto semplificato rispetto a quanto visto in Smackdown vs RAW, fino a coinvolgere i minigiochi per sfuggire al pin, sostituiti dalla necessità di premere ripetutamente uno dei tasti frontali a scelta.

La parola al ringUna volta nel quadrato, il gameplay svela tutta la sua natura arcade: le mosse ed i loro effetti sull’avversario appaiono volutamente esagerate tanto nella loro rappresentazione grafica quanto nelle vertiginose altezze che i combattenti raggiungono durante le evoluzioni aeree, per di più accompagnate da scie luminose e scintillanti effetti glow. Volendo fare un confronto con uno sportivo arcade di grande fama, le esagerazioni stilistiche e grafiche ricordano da vicino le libertà che NBA Jam si è preso con il mondo del basket, trasformandolo in un’esperienza molto più colorata, folle e divertente della controparte reale. Altro elemento fondamentale del gameplay è la possibilità di concatenare le mosse, ad esempio proiettando l’avversario in aria o contro le corde, ed inanellando successivamente altre mosse, ottenendo così sequenze di attacchi ripetute molto spettacolari. Da tenere assolutamente sott’occhio, oltre alla classica barra della vita, sono i due indicatori posti attorno al ritratto del personaggio, in puro stile picchiaduro arcade. L’Energy Meter, diviso in tre segmenti, serve a diversi scopi, tra cui correre, portare attacchi speciali e signature move. Il Finishing Meter invece permetterà una volta carico di portare la mossa conclusiva e chiudere l’incontro per KO: per caricarlo basterà portare danno al nemico, oppure tentare di innervosirlo con in classici taunt, insulti e sfide verbali ottimi per scaldare la situazione.Nell’economia del gameplay risultano molto importanti anche le contromosse e le reversal: le prime possono essere portate premendo il tasto della parata con il giusto tempismo su un attacco nemico, le seconde servono invece per bloccare una presa. Interessante è il fatto che le reversal possono essere a loro volta contro-bloccate, facendo dell’abilità e dei riflessi dei giocatori il vero metro di misura per decretare il vincitore. Nel complesso, il lavoro svolto dagli sviluppatori riesce pienamente nel compito di rendere più dinamiche, accessibili e spettacolari le meccaniche ereditate dalla serie Smackdown, proponendo un mix che fa della concatenazione di attacchi e delle contromosse l’ABC del suo gameplay.

– Gameplay arcade divertente e sopra le righe

– Concatenamenti e contromosse

WWE All Stars rappresenta un’interessante variazione sul tema del Wrestling targato THQ, capace di proporre con convinzione un gameplay molto più accessibile ed immediato. Con buona pace della simulazione dell’esperienza televisiva, l’azione sopra le righe riempie lo schermo e diverte tanto i fan più accaniti, quanto i nuovi arrivati. Tra gli elementi bisognosi di attenzioni, segnaliamo soprattutto il sistema delle collisioni, ancora molto approssimativo pur trattandosi di un arcade, e qualche difetto grafico, tra cui un diffuso clipping. Se gli sviluppatori sapranno sistemare questi dettagli, gli appassionati potranno divertirsi con un titolo che propone un nuovo punto di vista per il Wrestling, cogliendone appieno i punti di forza.