Anteprima

Starhawk

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a cura di Folken

Dopo la prova di qualche mese fa in quel di Londra, abbiamo avuto nuovamente modo di mettere le mani su una versione beta di Starhawk, interessante progetto di LightBox Interactive e SCE Santa Monica Studio e seguito spirituale dello sparatutto online Warhawk. La beta privata, accessibile solo su invito spedito ad alcuni utenti del predecessore, è stata lanciata il 22 novembre ed è in continua espansione. Noi abbiamo avuto modo di divertirci un po’ con il Build and Battle alla base del gioco e raccogliere qualche nuova sensazione.

Tower defence shooterStarhawk si configura come uno sparatutto in terza persona, arricchito da alcune dinamiche prese in prestito dai tower defense. Sfruttando la risorsa Rift, che è possibile accumulare nella zona di influenza della propria squadra, è infatti possibile edificare direttamente sulla mappa, richiamando diverse tipologie di strutture. A partire da mura difensive, potrete arrivare a costruire punti di respawn per evocare sul terreno di scontro jeep in stile Warthog, Jetpack, armi, fino a potentissimi cannoni antiaerei e i Starhawk, mech bipedi in grado di trasformarsi in navicelle. Questa possibilità aggiunge una stratificazione tattica al classico gameplay team contro team, così che sarà necessaria una certa coordinazione tra compagni di squadra al fine di proteggere e possibilmente espandere la propria zona di influenza e, nel caso della modalità apposita, difendere la bandiera. Allo stesso modo, strutture utili all’assedio piazzare in luoghi particolarmente strategici della mappa (simmetrica, con i due campi base agli antipodi), sarà fondamentale quanto la prontezza di riflessi negli scontri a fuoco. Le modalità che è possibile testare al momento sono Cattura la Bandiera e Team Deathmatch e le mappe a disposizione sono al momento due. Queste propongono due morfologie e ambientazioni molto differenti: mentre una vi getterà sulla superficie di un pianeta desertico e scarsamente illuminato, la seconda riproduce una base spaziale in orbita suddivisa su vari livelli.

Gameplay tatticoPreso in mano il pad e gettati nella mischia, ci siamo subito resi conto in questa beta, ancora più che nelle precedenti prove, come Starhawk sia un titolo poco adatto ad un approccio mordi e fuggi, ricompensando piuttosto giocatori più caparbi ed intenzionati ad esplorare le varie dinamiche del titolo. Il bilanciamento è ancora uno dei punti su cui il team di sviluppo sta sicuramente lavorando, ma i primi risultati sono già decisamente evidenti. Le strutture che è possibile costruire, infatti, si materializzano istantaneamente, ma potrete farle saltare altrettanto velocemente. Allo stesso modo, i mezzi sono parsi piuttosto fragili, tanto che al momento non è troppo impegnativo abbattere uno Starhawk, sempre che riusciate a centrarlo prima che si trasformi e prenda il volo. Ciò rende molto meno praticabile del previsto tattiche come il fiondarsi sulla bandiera nemica a bordo di un mezzo per afferrare il trofeo e volare via rapidamente. Se la prima parte del piano è effettivamente attuabile (sempre che riusciate a resistere alle varie torrette difensive che il team nemico avrà sicuramente piazzato intorno alla propria base) una volta che avrete in mano la bandiera potrete muovervi solo via terra. In definitiva, ancora una volta il lavoro di squadra si rivela essenziale per poter avere qualche speranza di portare a casa dei punti.Allo stesso modo, giocare al Team Deathmatch, nonostante l’assenza della bandiera da difendere, riesce ad incentivare la collaborazione per poter riuscire ad eliminare più avversari. Interessante a tal proposito la conformazione delle mappe, sviluppate molto anche in verticale, ricche di spazi nei quali potersi appostare, magari da raggiungere muniti di jetpack. A maggior ragione per riuscire a scovare i cecchini avversari ed eliminarli dovrà entrare in gioco il lavoro di squadra. Starhawk mette in mostra una configurazione dei comandi ben pensata, con i due dorsali utilizzati per mirare e sparare (alla Uncharted, tanto per intenderci) e il trigger di destra adibito allo scatto. La calibrazione è molto buona ed alcuni accorgimenti (come il rimanere sospesi a mezz’aria con il jetpack semplicemente attivando la mira) evidenziano una cura per i dettagli apprezzabile. Allo stesso modo la costruzione di nuove strutture è rapidissima, grazie al menu radiale richiamabile col tasto triangolo e le varie costruzioni che pioveranno letteralmente dal cielo per divenire operative in pochi secondi. Quest’ultima caratteristica può essere utilizzata a proprio vantaggio per schiacciare un nemico o distruggerne qualche struttura. Lo stesso respawn (che avverrà in stile Section 8, ossia cadendo dall’alto) può essere sfruttato tatticamente, selezionando un punto di atterraggio (comunque necessariamente all’interno della propria zona di influenza) e poi modificandolo leggermente in volo.La stratificazione del gameplay proposta da Starhawk ci ha sicuramente intrigati, di contro però complica non poco le cose, tanto che riuscire a totalizzare anche solo un punto nella modalità Capture the Flag è stata un’impresa, proprio per la difficoltà nel coordinare le varie azioni. Il titolo completo comprenderà fortunatamente una modalità singolo giocatore che dovrebbe fungere anche da tutorial, passaggio quanto meno obbligato per poter preparare gli utenti al particolare gameplay basato sul Build and Battle.

SolidoDal punto di vista tecnico, nonostante la fase beta, Starhawk appare già come un prodotto molto convincente. Le due mappe sono dotate di un look accattivante, soprattutto la stazione spaziale sospesa in orbita, e se ad una prima occhiata potrebbero risultare piuttosto spoglie e povere di dettagli, basterà passarci qualche minuto per vederle riempirsi di nuove strutture costruite dai giocatori, che inevitabilmente ne modificheranno la conformazione con nuove mura difensive, torrette mitragliatrici e quant’altro. Molto buone anche le animazioni, fluide e ben legate tra loro, e la realizzazione dei modelli, pochi ma ben fatti. Attenderemo comunque di avere in mano la copia finale del titolo per esprimere un parere definitivo, anche per quanto riguarda i contenuti, ma è indubbio che il lavoro svolto dal team finora è decisamente positivo. Avevamo avuto qualche problema col matchmaking ed il reperimento di partite stabili, ma dopo l’ultimo aggiornamento la situazione è migliorata, quindi sembra che anche sotto il fronte netcode non dovrebbero esserci grossi grattacapi.

– Gameplay tattico molto intrigante

– Tecnicamente solido

– Mappe ben realizzate

Il nuovo lavoro di Lightbox Interactive sembra procedere spedito vero la pubblicazione, prevista per l’anno prossimo ma ancora priva di una data precisa, forte di un’idea base interessante.

Il Build and Battle funziona e riesce a donare una ventata d’aria fresca nel genere, stratificando l’esperienza online, decisamente più tattica e basata sul lavoro di squadra rispetto ad altri prodotti concorrenti. Tecnicamente Starhawk non presta il fianco a particolari critiche, apparendo solido già da ora sia nella realizzazione grafica che nelle performance dei server.

Per quanto riguarda i contenuti al momento non si hanno altre informazioni né ci sono novità rilevanti sul fronte della campagna singolo giocatore, ma la beta in continuo aggiornamento potrebbe nelle prossime settimane svelare qualche nuovo interessante aspetto. Rimanete con noi per non perdervi le prossime novità.