Recensione

Soul Calibur 2 (Jap)

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a cura di Fabfab

Il 27 marzo, in Giappone, è finalmente uscito il nuovo capitolo di uno dei picchiaduro 3D più amati (e meglio riusciti) di tutti i tempi: parliamo di Soul Calibur II (d’ora in poi solo SC2) della Namco!Purtroppo l’attesa per i fan occidentali del gioco rischia di farsi davvero molto lunga visto che la sua uscita è stata annunciata ad Agosto per gli Usa, mentre non esiste ancora nessuna data certa per l’Europa: forte è quindi la tentazione di acquistare il gioco direttamente nella sua versione giapponese, specie dopo che l’uscita del Freeloader permette di fruire dei titoli import senza bisogno di modificare il proprio Game Cube.Ne vale veramente la pena? In questa recensione cercheremo di stabilirlo…

Il giocoInnanzitutto una premessa: SC2 è, senza ombra di dubbio, il miglior picchiaduro mai uscito per la cubettosa console della Nintendo! A dire il vero non è che il compito fosse particolarmente arduo, visto che le uniche alternative sono rappresentate da Bloody Roar – Primal Fury e Mortal Kombat, ma SC2 vince con merito e con un netto distacco!SC2 è il seguito del primo, bellissimo, episodio uscito anni fa sullo sfortunato Dreamcast di SEGA, a sua volta seguito dell’indimenticabile Soul Edge (Soul Blade in occidente) per PSX: sarà riuscita la Namco nell’impresa di migliorare ancora una volta un gioco con tali illustri antenati?Caratteristica peculiare di questo prodotto è il fatto che i vari personaggi non combattono a mani nude, ma utilizzano tutti quanti una determinata arma bianca.Il gioco offre ben 20 combattenti diversi, 13 “vecchie glorie” e 7 novità, tra le quali spicca Link, il giovane elfo protagonista della saga di Zelda, almeno per quanto riguarda questa versione Game Cube: come noto, per la prima volta un capitolo di questa serie esce contemporaneamente su più console e su ognuna di esse fa il suo esordio un personaggio inedito ed esclusivo. Link su Game Cube, Heiachi su PS2 e Spawn su XBox!Link viene presentato nella sua versione adulta, che non stona troppo con il resto dei personaggi, e possiede un discreto numero di attacchi e colpi speciali: la sua arma principale è, ovviamente, la celebre Master Sword, ma potremo anche scagliare frecce, bombe o il boomerang. Link ha una sua arena di combattimento personalizzata, musica compresa!In sostanza i molti dubbi sorti all’annuncio dell’inserimento di questo personaggio bonus nel gioco, sono stati in parte dissipati dalla cura riposta da Namco nella creazione e caratterizzazione del personaggio, dotato di movenze ed attacchi unici: resta innegabile che però, a volte, appaia un po’ troppo “pupazzoso” rispetto agli altri, e quindi fuori contesto…

Il gameplaySC2 si riconferma come un vero picchiaduro 3D, permettendo al giocatore di sfruttare appieno nel combattimento anche i movimenti in profondità, grazie al cosiddetto 8 Way Running: potremo infatti muovere il nostro personaggio nelle otto direzioni permesse dal pad ed approfittarne per scansare gli attacchi ed aggirare l’avversario.Purtroppo è stato eliminato il classico “fattore di deterioramento” delle armi, che ne comportava la rottura a seguito di un dissennato utilizzo (troppe parate, colpi a vuoto sul pavimento o sui muri, troppi colpi sull’arma dell’avversario…).La giocabilità è ottima, il piccolo pad del Game Cube viene sfruttato egregiamente e, visto che anche nell’originale si impiegavano solo quattro tasti, l’impresa non deve essere stata delle più complesse: è stato anche trovato un modo d’utilizzo per lo stick C al quale è possibile assegnare alcune combinazioni di tasti per eseguire mosse speciali.

Modalità di giocoRispetto alla versione per Dreamcast sono aumentate sia le modalità di gioco singolo che quelle in multiplayer.Sono presenti sia la classica modalità Arcade che la “Versus”, il “Time Attack”, il “Survival”, il “Team Battle”, il “Versus Team Battle” (ognuna di queste modalità dispone di una sorta di versione extra da sbloccare) e, naturalmente, il “Practice”, per imparare a dovere i comandi di gioco; ma la modalità caratteristica di SC2 è la “Weapon Master Mode”, che ricalca la storica “Edge Master” del primo capitolo.Nella “Weapon Master Mode” dobbiamo scegliere un combattente tra quelli disponibili, assegnargli un nome e quindi intraprendere un vero e proprio viaggio iniziatico che ci vedrà impegnati ad affrontare prove sempre più difficili per conquistarci il diritto ad impugnare nuove e più potenti armi, oltre che a sbloccare (comprandole con l’oro guadagnato) un gran numero di costumi, opzioni e modalità segrete: le sfide proposte sono numerose e via via sempre più impegnative. Dovremo affrontare più nemici contemporaneamente, oppure dovremo vincere un combattimento utilizzando unicamente determinati attacchi; il tutto senza contare che tali sfide avranno luogo su ring molto particolari, con sabbie mobili o veri e propri tifoni che spazzano via il nostro personaggio… In questa particolare modalità, per ogni incontro vinto aumenterà il nostro livello di esperienza, proprio come in un gdr, e che influenzerà lo status del nostro personaggio.E’ chiaro che questa modalità aumenta di molto la longevità in singolo, vero e proprio tallone d’achille di ogni picchiaduro; i capitoli dovranno essere completati più di una volta se si vorrà sbloccare tutto, e se al primo passaggio le cose possono sembrare abbastanza semplici, vedrete che le tornate successive saranno molto più dure e metteranno a dura prova anche il più calmo dei giocatori.

Grafica e sonoroIl comparto grafico del gioco, pur presentandosi molto valido, non sfrutta appieno la potenza hardware della macchina su cui gira ed appare molto simile alla versione per PS2.Non tragga comunque in inganno questa mia osservazione perchè il gioco, in sé, è perfetto e non presenta difetti rilevanti: i rallentamenti sono praticamente inesistenti, i personaggi si muovono ad una velocità e con una fluidità sorprendenti, rendendo assai frenetici i vari incontri; ambienti e personaggi sono colorati, ben dettagliati e fantastici a vedersi ed i caricamenti tra un combattimento e l’altro sono davvero ridotti al minimo.Peccato anche per il filmato introduttivo, che pur presentandosi di ottima fattura, non riesce tuttavia ad eguagliare la bellezza di quello, indimenticabile, del primo capitolo per PSX.L’audio si attesta sui consueti, ottimi, livelli: le musiche sono epiche e coinvolgenti al punto giusto, ogni personaggio è dotato di un discreto campionario di frasi che pronuncia, al solito, prima e dopo i combattimenti. Una nota di merito va all’introduzione, qualora si scelga Link, del famosissimo tema di Legend of Zelda!

La longevitàTrattandosi di un picchiaduro, la longevità generale del prodotto è più che buona, anche se appare minata da alcune scelte discutibili.La prima riguarda i finali del gioco, che non sono rappresentati, come ci aspetterebbe, da godibili filmati, ma piuttosto da schermate statiche con testo da leggere… non molto invitante, vero? Potremmo quindi non trovare sufficienti motivazioni a completare il gioco con tutti i personaggi.Sono relativamente pochi anche i personaggi da utilizzare, con solo 5 combattenti nascosti da sbloccare.Inoltre se da un lato la “Weapon Master Mode” contribuisce alla longevità e rigiocabilità globale del prodotto, questa tuttavia è a sua volta limitata da alcuni difetti come la possibilità di comprare tutte le armi disponibili utilizzando solo un personaggio (mentre precedentemente ogni personaggio poteva sbloccare unicamente le armi da lui utilizzabili) e la sostanziale, a lungo andare, ripetitività delle sfide, che potrebbero venirvi a noi ben prima di essere completate.Da segnalare infine l’irrisoria facilità della modalità “Arcade”, a meno che non selezioniate il livello di difficoltà maggiore.

Il gioco in versione importLa versione giapponese del gioco si rivela sorprendentemente comprensibile anche per un occidentale, grazie alla scelta di scrivere tutti i menù di gioco in inglese (sottotitolato in giapponese!); inoltre, trattandosi di un picchiaduro e non, ad esempio, di un gdr dalla trama complessa, non è che sia necessario un approfondito grado di comprensione per apprezzare il prodotto.Tuttavia, se i menù di selezione e di navigazione sono in inglese, lo stesso non vale per i testi di gioco e le schermate esplicative: la storia e le sfide nel “Weapon Master Mode”, ad esempio, sono interamente trascritte in giapponese. Naturalmente è sempre possibile capire cosa occorra fare e dove andare (pensiamo ad esempio ad una sfida che ci obblighi a sconfiggere l’avversario usando unicamente un tipo di attacco: saremo in grado di dedurlo perché solo quella mossa offensiva sortirà un qualche effetto sul nostro opponente), ma chi privilegia una completa comprensione del prodotto per apprezzarlo in pieno, oppure chi non ha voglia di perdere del tempo in tentativi alla cieca, potrebbe trovare insoddisfacente il portare a termine obiettivi ignoti.Occorre inoltre tenere presente che risulterà del tutto incomprensibile la storia dei vari personaggi che, come detto, viene presentata non mediante filmati, ma attraverso schermate statiche corredate di testo (in giapponese, appunto): lo so che in un picchiaduro la storia non è mai un elemento particolarmente importante, ma ad alcuni giocatori potrebbe far piacere sapere cosa sta succedendo…

– Il miglior picchiaduro per GCN

– C’è anche Link!

– Grafica migliorabile

– Solo 5 personaggi segreti

9.2

Soul Calibur II è, senza ombra di dubbio, il miglior picchiaduro attualmente disponibile per Game Cube! La giocabilità è altissima, il sistema di controllo si presenta, allo stesso tempo, semplice ma approfondito e i combattimenti danno molta soddisfazione; belle anche le musiche ed i campionamenti vocali dei personaggi, oltre che i suoni “standard” di battaglia. L’unica pecca riscontrabile è relativa ad un comparto grafico di pregevole fattura che, tuttavia, non sfrutta appieno l’hardware del Game Cube ed appare troppo simile alla versione PS2: il che non significa che la grafica non sia di ottimo livello, solo che poteva essere maggiormente curata!

Il gioco resta comunque un “must” per tutti gli appassionati del genere, che dovrebbero prendere seriamente in considerazione l’acquisto della versione import del gioco, per tutta una serie di ragioni: grazie al Freeloader potete giocare senza modificare il vostro cubetto, i menù di gioco sono tutti in inglese (ma solo i menù, vedi recensione…) e la versione europea arriverà solo ad autunno inoltrato (se siamo fortunati)…

Voto Recensione di Soul Calibur 2 (Jap) - Recensione


9.2