Recensione

Soldier of Fortune 2: Double Helix

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a cura di Matty

Un po’ di storiaIl primo Soldier of Fortune, uscito nel 2000, rappresentò per il mercato PC una piccola rivoluzione all’interno di un già affollato genere, quello dei First Person Shooter, grazie all’introduzione del Ghoul. Si trattava di un sistema che consentiva di riprodurre realisticamente qualsiasi tipo di ferita, ricreandone in maniera fedele le conseguenze e gli effetti. Il titolo venne apprezzato dalla gran parte dei videogiocatori, sia per la presenza e la caratterizzazione del personaggio principale, sia per una buona modalità online, che andava ad affiancarsi ad un’opzione single player niente male. Il sequel, Soldier of Fortune 2: Double Helix, fece a sua volta breccia nei cuori degli utenti PC. Ora è il turno della versione Xbox, che tenta di sfondare con l’ausilio dell’online gaming e di tutta la potenza della console Microsoft…

John… is backJohn Mullins, il duro, rozzo mercenario che avevate conosciuto in Soldier Fortune, è tornato. La sua missione è sconfiggere i terroristi (che hanno scoperto e sviluppato un virus letale geneticamente modificato) per conto delle Forze Speciali dell’esercito americano, aiutato dal vecchio amico Sam Gladstone e da Madeline Taylor. Mullins non può fallire, e avrà bisogno del vostro supporto.

GameplaySingle PlayerSoldier of Fortune 2: Double Helix è, al pari dei predecessori, un FPS puro. Ed è proprio per questo che si caratterizza per una giocabilità abbastanza lineare, a detta di alcuni priva di profondità, ma che al contempo richiede una certa dose di tattica.Sarete subito catapultati nel bel mezzo dell’azione, e potrete utilizzare più di venticinque armi differenti (realmente esistenti), tra pistole, granate, fucili e mitraglie: troverete sicuramente la vostra preferita e la più consona al vostro comportamento. Ogni arma, infatti, presenta peculiarità diverse, che ne influenzano le modalità di fuoco, la velocità nella risposta ai comandi, eccetera.I nemici che vi capiterà di incontrare godono di un’Intelligenza Artificiale non eccezionale: sebbene siano in grado di lanciare granate e fumogeni (i quali vi oscurano completamente la visuale!), non sono particolarmente “furbi”, anche ai livelli di difficoltà più elevati, e non faticherete sette camicie per liberarvene. Il discorso cambia, ovviamente, quando ve ne troverete molti contemporaneamente su schermo: se armati a dovere potrebbero rendervi la vita un po’ più difficile.Veniamo ora all’implementazione del Ghoul II (l’evoluzione del Ghoul), che è una piccola chicca, capace di migliorare in tutto e per tutto il sistema di ferite visto nel primo SoF. Sono ben trentasei le parti del corpo che potrete trucidare a vostro piacimento, dalle braccia, alla testa, passando per le gambe, fino ad arrivare… alle parti basse. State attenti a dove mirate, perché potreste vedere un soldato toccarsi quel posticino… Insomma, il Ghoul II è veramente un tocco di classe, seppure non sia riprodotto così efficacemente come nella release PC (difatti in alcune circostanze i nemici non reagiscono a dovere, ma accade raramente).Allo stesso modo, una nota di merito va data al sistema di controllo, semplice ed intuitivo, anche se non completamente configurabile a proprio piacere.Le opzioni fruibili in singolo sono essenzialmente due: la campagna (la modalità principale) ed il generatore di missioni casuali. In quest’ultima avrete la possibilità di settare determinati parametri al fine di ottenere uno scenario creato a puntino; potrete decidere la modalità di gioco, il tipo di mappa, se giocare di giorno o di notte, la difficoltà e se effettuare una cernita sull’inventario (scegliendo le armi da usare).Per quanto concerne la campagna, c’è da dire che non coinvolge e non sa esaltare, né trasmettere emozioni forti. E’ duro da ammettere, ma è così. Tutto il fascino che suscitava il single player della controparte PC è, su Xbox, incredibilmente svanito, complici numerose carenze tecniche (l’IA di cui sopra su tutti) e l’assenza di una reale innovazione (SoF II, giocato da soli, è il solito sparatutto, che non propone niente di nuovo). Si nota inoltre una certa mancanza di spessore: le fasi d’azione si susseguono con ripetitività, e non si avverte quella ventata d’aria fresca che molti, compreso il sottoscritto, avrebbero voluto.

MultiplayerSe il single player non è in grado di catturare l’utente, il multiplayer fa restare incollati allo schermo per ore intere. Mi riferisco specialmente alla modalità Xbox Live, assolutamente superba, soprattutto se si gioca a squadre. Le opzioni disponibili sono:

Cattura la bandieraLe due squadre devono difendere la propria base con rispettiva bandiera e cercare contemporaneamente di impossessarsi dello stendardo avversario.– DeathmatchLa più classica tra le modalità online: al solito, vince chi totalizza il maggior numero di uccisioni.– Deathmatch a squadreCome sopra, con l’eccezione che i giocatori sono divisi in due team.– DemolizioneUna squadra è in possesso di una bomba che deve piazzare in uno o più determinati luoghi; il team avversario ha l’incarico di impedire che ciò avvenga, difendendo le postazioni.– IncursioneSimile alla Demolizione, questa modalità prevede che una squadra debba raggiungere un dato obiettivo, il quale deve essere difeso dal team avverso.– EliminazioneVince l’ultima squadra che sopravvive.

Anche per quanto riguarda il multiplayer, tuttavia, non sono tutte rose e fiori. Innanzitutto gli utenti che possono competere contemporaneamente sono dodici, e non sedici come abitualmente accade in altri titoli, e solo quattro possono comunicare oralmente sullo stesso canale. Al di là di queste (abbastanza marginali) pecche, incredibile ma vero, è completamente assente una modalità offline sulla stessa console! E’ infatti possibile giocare offline esclusivamente tramite System Link. Ciò è semplicemente inaccettabile se si pensa agli standard attuali definiti da Halo e compagnia bella.Ciononostante, online il prodotto diverte, eccome. Le mappe sono variegate, ben strutturate e numerose; il supporto del Voice Communicator è, come sovente capita, pressochè perfetto, e facilita le comunicazioni tra compagni. Unico neo, l’Optimatch, abbastanza lento. Si consiglia pertanto di cercare sempre dei tipi di partita ben definiti per facilitare le ricerche.

Grafica e AudioÈ dal punto di vista puramente grafico che Double Helix mette in evidenza i suoi maggiori difetti. Gli scenari hanno un aspetto spigoloso e statico, aiutati anche dalle fonti di luce, che risultano pre-calcolate e prive di dinamismo. Le texture che ricoprono i (pochi) poligoni su schermo si distinguono negativamente per una definizione che rasenta il ridicolo; risibili sono altresì le animazioni dei personaggi, legnose ed assolutamente inverosimili.Inoltre c’è da segnalare come non si sia fatto il benché minimo usufrutto degli effetti possibili con l’Nv2A, il chipset video di Xbox: vi basti sapere che le fiamme sono riprodotte mediante delle texture piatte, simili a immagini gif. E malgrado tutto questo – attenzione – sono presenti rallentamenti. Il comparto grafico si salva, raggiungendo appena la sufficienza, per l’abilitazione dell’Antialiasing (che elimina i bordi scalettati) e perché presenta comunque una pulizia visiva passabile.A fronte di un reparto grafico abbastanza incerto, i programmatori hanno pensato bene di curare quello sonoro, che propone degli effetti ambientali convincenti, sempre adatti ad ogni situazione. Buone a loro volta le musiche, che è però meglio disattivare per aumentare l’atmosfera e calarsi ancor più nei panni di un vero soldato (da quando in qua i mercenari vanno in giro con il walkman?).

LongevitàRiassumendo, la modalità in giocatore singolo presenta diverse lacune che le impediscono di attirare l’attenzione a lungo; al contrario, il multiplayer online intrattiene e convince, accrescendo il numero di ore che passerete davanti alla TV. Contando poi che a breve si potranno scaricare dalla Rete nuove mappe multigiocatore, la longevità si attesta su buoni livelli, ma solo se si dispone di un account Xbox Live.

– Ottime le funzioni Xbox Live

– Buono il sonoro

– Semplice ed immediato

– Generatore di missioni casuali

– Comparto grafico appena sufficiente

– Deludente in singolo

– IA scarsa

– Non esiste una modalità multiplayer da sfruttare in più utenti sulla stessa console

6.7

Soldier of Fortune II: Double Helix, attesissimo titolo Live Enabled, approda su Xbox dimostrando parecchie incertezze, a fronte di una realizzazione grafica non certo esaltante, di una modalità single player alla lunga noiosa e ripetitiva e… di un’opzione multiplayer online accattivante e coinvolgente. Un titolo riuscito a metà, quindi, da comprare solo ed esclusivamente nel caso in cui si disponga di un abbonamento a Xbox Live.

Double Helix è, a tutti gli effetti, un capolavoro mancato, un prodotto con ottime potenzialità malamente sfruttate, che abbassa notevolmente la qualità della serie di Soldier of Fortune, nella speranza che un eventuale seguito sappia risollevarne le sorti…

Voto Recensione di Soldier of Fortune 2: Double Helix - Recensione


6.7