Recensione

Shaman King : Power Of Spirit

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a cura di rspecial1

Quanti di voi seguono le serie animate in televisione si saranno accorti dell’arrivo di un nuovo eroe che accompagna i dopo pranzo di tutti noi giovani ragazzini (io mica tanto) che adorano sognare e volare con la fantasia. Ebbene, come sempre accade, è inevitabile che un cartone animato di successo non scateni un marketing incredibile che sfrutti tutto ciò che si può vendere per spillare più soldi possibile ai fan ed appassionati: questo è, ovviamente, anche il caso di Shaman King che qui andremo ad analizzare nella sua veste ludica per Playstation 2 dopo la sua apparizione sul portatile di casa Nintendo, niente male, tra le altre cose.

Yoh alla conquista del mondo!Per questo tie-in Konami non si è sbizzarrita molto per la realizzazione di una storia che si amalgamasse alla serie animata o parallela ad essa. Ha infatti ben pensato di metterci proprio nei panni del nostro eroe Yoh e di iniziare l’avventura di shamano li dove il cartone della Shonen Jumps ha inizio. Il nostro protagonista è un giovane ambizioso e molto coraggioso, nella sua vita desidera diventare uno shamano, ovvero una persona in grado di controllare gli spiriti e, grazie al loro aiuto, cercare di allietare le esistenze dei meno fortunati. Come ogni suo simile anche Yoh riuscirà, dopo lunghe ricerche, a trovare il suo spirito e questo sarà un samurai di nome Amidamaru che tra le altre cose si rivelerà essere anche molto potente. Gli shamani, però, non possono andarsene in giro senza uno scopo ben preciso: ecco quindi che tutti sono invitati ad un grande torneo al quale bisognerà partecipare, una volta portate a termine determinate missioni, per decretare chi tra tutti sarà il più forte…o come il titolo stesso dice, il Re Shamano. Mi fermo qui senza spoilerare sulla storia, ma con un breve e vago racconto, sappiate però che nel videogioco dovrete ripercorrere tutte le tappe già viste nell’anime per riuscire a portarlo a termine. A differenza di ciò che ci si poteva attendere da Konami, vista anche la versione destinata a GBA, per ciò che concerne il genere videoludico a cui far appartenere questo Power of Spirit, non ci troveremo di fronte ad un action ma ad un più atipico gioco di ruolo con elementi classici mixato con elementi degni di un picchiaduro. Ma andiamo a spiegarci meglio.

Da un grande potere…I programmatori della Konami hanno immerso il mondo di Shaman King in un ambiente da gioco di ruolo tattico molto semplicistico, denotando da subito che il loro prodotto non è rivolto ad un pubblico abile ed esperto ma unicamente di appassionati. Come ogni gioco del genere, dovrete guidare Yoh ed il suo gruppo di amici lungo la mappa virtuale fino al raggiungimento di una compagine di nemici; qui entriamo nella fase di scontro del titolo, cuore dell’azione, e non sarà difficile scoprire, per gli esperti del genere, che ci ritroveremo su un piano piatto ed unico in cui saranno irrilevanti le posizioni dei contendenti. Ovvero, di solito essere posizionati su una superficie alta aumenta le vostre capacità di offesa e difesa rendendo indispensabile, per l’esito positivo dello scontro, il tenere in considerazione anche questi elementi. In Shaman King nulla influenzerà le diverse capacità già in possesso dei personaggi per avere la meglio sui propri nemici, semplificando moltissimo la parte tattica del gameplay che si ridurrà, per tutta la durata del gioco, in due semplici fasi; la cosa migliore da effettuare sarà infatti, quasi sempre, quella di dividere il gruppo nemico in modo da isolare il “boss” ed attaccarlo direttamente con Yoh facendo in modo che i nostri compagni si dedichino ai gregari; l’altra cosa che dovremo calcolare sarà la posizione dei nostri pedoni per cercare di farli co-operare tra essi. Basterà soltanto far allineare due nostri amici per far sì che possano combinare i propri attacchi in modo tale da causare il doppio dei danni in un unico turno di gioco (già, come tutti saprete questo genere di titoli si basa sui turni…) o decidere di utilizzare la nostra magia stando però attenti a non terminarla. Tutto qui? Certo che no. Una volta impostata la parte tattica, passeremo ad una bella visuale in puro stile picchiaduro che ci farà subito esaltare…almeno finchè non capiremo che alla fine si tratterà di una mezza sola, anche perché in questa “modalità” potrà combattere solo Yoh e nessun’altro dei componenti del nostro party. Diciamo comunque che il tutto è troppo semplice, sia i colpi che le combo sono pochissime e simili tra i vari personaggi. Se poi consideriamo che i fondali sono inesistenti e che, grazie all’uso della nostra magia, il Furyoku, avremo la meglio su quasi tutti i vari rivali con facilità. Non ci sono altre modalità di gioco e il titolo, tra le altre cose non ha neanche una grande durata; cosa inaspettata, visto che l’anime dava spunti e spunti per cercare di allungare un po’ di più il tutto, ed invece oltre ad essere ripetitivo e noioso all’inverosimile lo finiremo anche presto data la troppa semplicità del gameplay…questo però non sappiamo sino a quanto possa essere considerato un fattore negativo.

…poche responsabilità!Cosa ci propone la Konami dal lato tecnico di questo ennesimo tie-in? Bhè la mediocrità più assoluta. Dopo aver realizzato motori grafici come quello del mitico Metal Gear Solid 3 vedere questo Shaman King fa pensare…meglio uniformarsi o beccarsi texture di bassa qualità, animazioni ridotte all’osso e comunque che non rendono giustizia alle controparti televisive dei vari personaggi, ed aggiungerei effetti speciali poco azzeccati. La risposta è ovvia. Da segnalare però gli splenditi artworks dell’autore Hiroyuki Takei. Musiche carine ed azzeccate, che riescono a ricreare bene le atmosfere dell’anime, effetti sonori nella media e doppiaggio, in inglese, degno di nota anche se almeno le voci in italiano sarebbero state gradite, così come la sigla di Marco Masini.

– Ottime Musiche

– Troppo Semplice

– Ripetitivo

– Manca l’atmosfera dell’anime

5.5

Nuovo tie-in, nuova conferma della fama di questi giochi; a differenza della versione per GBA infatti questo Shama King: Power of Spirit si presenta come un Tactical-RPG molto semplicistico e ripetitivo, che annoia velocemente il giocatore presentandosi anche con una realizzazione tecnica mediocre e che non spicca se non per le musiche. Se siete dei fan di Yoh ed Amidamaru vi consigliamo la versione per la console portatile Nintendo, lasciate perdere quest’ennessima commercialata, in giro c’è molto di meglio.

Voto Recensione di Shaman King : Power Of Spirit - Recensione


5.5