Recensione

PES Management

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a cura di rspecial1

Gli amanti dei giochi calcistici si dividono da sempre tra estimatori di Konami, con il famoso Pro Evolution Soccer, e quelli di Electronic Arts, con FIFA; entrambi però amano le loro serie perché si può giocare e rivivere partite di calcio emozionanti e spettacolari. Cosa succede quindi se una di queste società decide di prendere il suo famoso franchise e trasformarlo in un manageriale calcistico che con la serie originale ha poco da spartire? Bhè qualcuno avrà pensato che PES potesse riuscire nel compito di rivaleggiare anche contro capi saldi di questo genere come Scudetto o Premier Manager; molto probabilmente, però, alla Konami hanno fatto male i loro conti e si sono sopravalutati un po’ troppo, commercializzando il loro titolo con un capitolo da dimenticare.

Meglio della TriadePES Management vi darà la possibilità, dopo aver assistito ad una delle presentazioni più brutte della serie, di affrontare subito una stagione manageriale o sfidare un amico o la CPU con una partita veloce. Ovviamente passeremo subito al cuore del gioco, quindi cominceremo con una stagione calcistica tutta nuova nella quale dovremo portare la squadra che sceglieremo alla conquista di tutti i suoi obbiettivi cercando però di non finire tutti i soldi a nostra disposizione. Il gioco inizierà con la creazione del nostro alter-ego virtuale, potendo sceglierne ogni singolo aspetto fisico (dal colore della pelle, occhi, naso, bocca, pettinatura, barba ecc. ecc. alla nazionalità, età e vestiario); tutti questi elementi sono esclusivamente estetici e non influenzeranno in alcun modo nè le partite nè il trattamento che riceveremo dalle varie società (questo perché sia che siate dei giovanotti o degli uomini di mezza età poco importerà ai vari presidenti). Quando avremo ricreato il nostro bel manager dovremo scegliere un contratto tra quelli che ci verranno proposti, che saranno tanti ed anche ad alti livelli; basti pensare che potrete selezionare sin da subito i team più famosi e blasonati dei campionati europei senza riserve. Scelta la squadra, non rimane che selezionare lo staff, che comprenderà oltre all’allenatore anche gli osservatori di mercato ed una bella assistente, che ci aiuteranno nel corso della partita a stipulare nuovi contratti, rinnovare quelli già esistenti o vendere i giocatori inutili; oltre ovviamente a gestire i soldi a nostra disposizione che non potremo sperperare come il signor Moratti. Tutta la gestione del calcio-mercato è trattata dai vostri collaboratori, persino le varie trattative di compravendita a meno che non decidiate di occuparvene personalmente; nel primo caso tutto ciò che potrete fare è consigliare il vostro osservatore di trattare in modo aggressivo o prudente, in base a quanto ci tenete ad avere il giocatore in questione nella vostra squadra.

La Master LeguePassando alla sezione più calcistica del gioco andiamo a vedere cosa i programmatori di Konami hanno inserito nel loro titolo. Come da consuetudine potremo decidere il tipo d’intensità dei vari allenamenti da far effettuare alla squadra, sia per la parte difensiva che offensiva, di passio, dribbling ecc. ecc. che ovviamente non avrà nessuna influenza in campo (i giocatori non sembrano migliorare realmente nonostante le loro statistiche aumentino nel corso delle stagione). Una volta scelto l’allenamento sarà il turno della tattica di gioco, della formazione, dei titolari e delle riserve (all’inizio potrete anche scegliere il numero da assegnare ad ogni calciatore); come era logico attendersi, non avendo le licenze ufficiali di tutti i campionati e neppure aggiornate, avremo quasi sempre nomi inventati e squadre mai sentite prima, con il database che è quello di Pro Evolution Soccer 5. Per fortuna potremo editare e creare sia i giocatori che le squadre, ma è normale che in un titolo del genere l’importanza dei nomi sia fondamentale. Prima di ogni incontro, invece, avremo un resoconto completo e dettagliato dei nostri avversari, sia dal punto di vista tattico che dalle preferenze nel modo di giocare: in questo modo sarà possibile scegliere delle contromosse adeguate se necessario, o cambiare qualche giocatore che possa essere più adatto a rivaleggiare con quelli che dovremo affrontare. Passando alla partita vera e propria le opzioni a nostra disposizione saranno ben poche,ma comunque immediate; sarà infatti possibile tramite i pulsanti L1 ed R1 scegliere la velocità dell’azione di gioco tra ben 5 disponibili, mentre con L2 potremo tenere d’occhio sia i nostri giocatori che quelli avversari. Purtoppo non sarà quasi mai possibile capire bene cosa avviene in campo se non ad una velocità moderata, questo perché manca una descrizione scritta dell’azione di gioco, come avviene invece per altri titolo del genere. Da segnalare le diverse prospettive con le quali è possibile scegliere di visionare le varie partite, che spaziano da quella tipica di PES 5 con lo stesso motore grafico, a quella dall’alto, a quella con i classici pallini in sostituzione dei giocatori od altre inquadrature più televisive dalle quali però non si capirà nulla per ciò che concerne eventuali modifiche tattiche. Alla fine di ogni incontro potremo visionare i vari risultati e statistiche sia complessivi che di ogni singolo giocatore per vederne l’andamento ed il miglioramento virtuale delle prestazioni; come era logico attendersi anche noi avremo i nostri meriti e demeriti, con una schermata che ci mostrerà la reputazione che guadagneremo nell’ambiente, che, come sempre, aumenterà o diminuirà a seconda delle vittorie che otterremo.

Scudetto!Per essere il primo titolo manageriale ispirato alla famosa serie di Konami, non possiamo che esprimere tutto il nostro disappunto per un gioco che non può competere con i titoli simili se non per il motore grafico della partita (la cosa più inutile in un manageriale). Al di là dell’estrema facilità del titolo stesso, della possibilità di essere sempre aiutati e della quasi totale inutilità di molte scelte tattiche o di allenamento che faremo, ci sono aspetti ben peggiori che lo relegano ad un pessimo prodotto. Oltre ad avere nomi fittizi e per nulla reali, la cosa peggiore è che ogni giocatore è valutato in modo assolutamente casuale, con un criterio utilizzato dai programmatori che non è ben chiaro; ci saranno calciatori di 35 anni che costeranno una montagna di soldi, altri quasi vicini alla pensione, con giocatori invece giovani e promettenti regalati spesso e volentieri. Altre cose inutili sono le varie scenette in cui parlerete con il Presidente, con la stampa ecc. ecc. che oltre ad essere realizzate male sono sempre di contorno; forse i ragazzi della Konami avrebbero fatto meglio a concentrarsi su cose più concrete e sfruttare il nome del loro famoso titolo calcistico in modo migliore e meno superficiale, calibrando meglio anche la differenza tra i vari giocatori (che hanno delle statistiche molto dubbiose) e la reale risposta sul campo della maggioranza delle scelte fatte nel pre-partita.

PES 5, rivisto e corretto!Almeno nella parte grafica. Konami ha sfruttato il motore poligonale del suo titolo per dare vita alle partite e agli intermezzi presenti nel gioco, con un risultato che può tranquillamente decretare questo PES Management come il manageriale con la grafica in-game migliore in circolazione. Peccato, però, per i menù poco curati ed immediati, oltre che ad un interfaccia nella selezione tattica e di allenamento troppo povera. Decisamente peggio il sonoro, con musiche quasi assenti, come i cori ed una totale assenza del parlato nelle sezioni comprendenti i comunicati con la stampa od il presidente; una quasi totalità del silenzio più completo, non certo salvabile dai rumori del pallone o dei contrasti in campo.

– Motore Grafico di PES 5

– Troppo Semplice

– Niente Licenze

– Valutazioni dei Giocatori Casuali

– Modifiche non Rispettate in Campo

5.0

Konami ha realizzato quello che è lo sfruttamento di un franchise famoso e popolare per cercare di piazzare un prodotto scarso e decisamente insufficiente, con la speranza di vendere grazie al nome. Una cosa che non fa piacere e che denota una tendenza di mercato della società giapponese che sembra sempre più intenzionata a diventare la Electroni Arts del Sol Levante. PES Management è un titolo troppo semplice e poco longevo, ha solo sei stagione calcistiche e neppure una misera coppa, con la totale assenza di licenze ufficiali e la mancanza delle nazionali; se stavate cercando un titolo manageriale evitatelo e rivolgetevi ad altro, sperando che la Konami si impegni maggiormente se intende sfidare titolo come Premier Manager o Scudetto, altrimenti è preferibile che si dedichi solo alla serie principale.

Voto Recensione di PES Management - Recensione


5