Recensione

Orde dal Sottosuolo

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a cura di Fei

Un oscuro terrore giunge dal sottosuolo di Waterdeep, o Profondacqua se preferite: i Drow, gli elfi oscuri, sono pronti all’attacco e molti misteri covano nel Sottosuolo.È tempo di avventurieri e grandi eroi, buoni o malvagi che siate, è tempo di tornare nel mondo di Neverwinter Nights, nel mondo virtuale dei Forgotten Realms e di Dungeons & Dragons.

Un’impresa epicaDopo avere installato la vostra espansione Orde dal Sottosuolo (OdS) sarete pronti ad iniziare questa nuova intrigante avventura.Potrete importare il vostro personaggio dal gioco base o dalla vecchia espansione Shadows of Undrentide oppure ricrearlo da zero. Il livello iniziale sarà il quindicesimo e quindi, con i dovuti aggiustamenti, appena sarete pronti verrete catapultati in questa nuova storia.Come detto nell’introduzione, sarete chiamati ad una nuova avventura che si svolgerà attraverso tre capitoli per oltre 20 ore di gioco e le possibilità di creare il personaggio che più vi aggrada sono molteplici.Le implementazioni basate sulle regole di Dungeons & Dragons sono notevoli: la possibilità di accedere alle classi epiche fino al livello 40, nuove classi di prestigio, nuovi mostri, armi, equipaggiamento, talenti, abilità ed incantesimi. Insomma OdS darà la possibilità a tutti i fan della serie di sbizzarsi nel personalizzare il proprio PG.La creazione del vostro eroe sarà, come al solito, assai buona. Numerose scelte per i più avvezzi al genere, un sistema guidato per i neofiti.Da registrare però vi sono purtroppo anche alcune pecche. Le sottorazze vanno inserite a mano come descrizione e quindi non ci saranno tutte quelle innumerevoli caratteristiche differenti che un appassionato di D&D può trovare sui manuali. Le classi di prestigio sono ancora poco numerose e, soprattutto, se non avete installata anche la precedente espansione Shadows of Undrentide la maggior parte di esse vi saranno precluse.I difetti appena elencati passano tuttavia in secondo piano con l’inizio dell’avventura che è ben strutturata.Un’altra interessante novità presente in OdS è l’abilità di creare e modificare armi, vesti ed armature: ciò vi darà la possibilità di personalizzare fino nei minimi dettagli il vostro alter ego virtuale.Tutte queste novità sono sicuramente un grande passo avanti ma, sinceramente, potevamo aspettarci di più da questa espansione.Analizziamola nei dettagli.

GraficaOdS ha una grafica sicuramente buona ma che inizia ad accusare il peso degli anni.La migliore qualità delle texture, il maggior numero di poligoni, l’ottimo cielo modificato, qualche aggiunta fisica ai personaggi (cfr. le ali nel Discepolo del Drago Rosso), le vesti dei maghi ed altre chicche non bastano a far competere il gioco con gli standard attuali. Vi è pure da registrare un passo indietro, rispetto alle precedenti versioni, sulle animazioni che appaiono ora più rigide e legnose anche se assai più varie.Nel complesso ritengo appunto che la grafica sia buona, assai gradevole nel corso dell’avventura, ma nulla di più. Neverwinter Nights fu impressionante per l’atmosfera che riusciva ad avvolgere il giocatore, OdS lo è sicuramente altrettanto: da un’espansione era lecito non aspettarsi chissà quali passi in avanti ma ormai ci siamo abituati ed è quindi logico che l’occhio si soffermi più sui difetti.

SonoroLe musiche epiche di Jeremy Soule sono, come sempre, affascinanti e conferiscono alla trama il miglior accompagnamento possibile; come nelle precedenti versioni, anche in OdS, queste sono uno dei fiori all’occhiello del titolo.Gli effetti sonori, molti dei quali provengono dal gioco base, sono anch’essi ottimi, malgrado il tempo passato, e nel computo del giudizio di questa voce sono anche essi importanti.Le voci degli attori sono in inglese e, ancora una volta, riescono ad immergervi perfettamente nelle vicende dei Forgotten Realms: recitazione, timbro di voce e tono, caratterizzazione dei PG e dei PNG sono di assoluto rilievo.

GiocabilitàOdS è un titolo immediato e coinvolgente. Per alcuni potrebbe essere all’inizio un po’ ostico ma la curva di apprendimento è sicuramente elevata e l’esperienza nei capitoli precedenti è sicuramente utile.Nelle fasi iniziali sarà l’azione ad essere da protagonista e la componente di ricerca è relegata in secondo piano. Gli enigmi presenti non sono difficili anche perché soprattutto sanno di già visto e questo alla lunga potrebbe tediarvi.Superato il primo capitolo avrete finalmente la possibilità di relazionarvi maggiormente con i PNG ma bisogna dire che rispetto a Neverwinter Nights e Shadows of Undrentide in OdS i game designer Bioware hanno fatto un passo indietro. A parte rare eccezioni il vostro allineamento conterà poco e le vostre scelte tenderanno a incidere sul gioco solo dalla metà in poi, in alcuni casi profondamente in altri solo marginalmente.Dopo l’inizio, OdS vi vedrà impegnati non solo nell’Underdark ma anche su altri piani e questo rappresenterà un’interessante sfida per tutti, affascinante in particolare per i fan dei Forgotten Realms.I richiami alle “puntate” precedenti sono diversi e solo in OdS verrete a capo di alcuni enigmi visti in Shadows of Undrentide: il Mietitore e la reliquia trovata nella vecchia espansione avranno qui una grande importanza.L’evolversi della trama ed il finale di OdS sono probabilmente i migliori della serie e lo porterete volentieri a termine.Questo titolo vi darà la possibilità di creare un personaggio davvero potente e fin dall’inizio con equipaggiamento e delle armi fin troppo devastanti: i power player saranno sicuramente soddisfatti ed andranno a nozze con OdS, tuttavia ciò vi fa facilmente capire che la sfida non sarà poi così ardua ed alla lunga, se non fosse per la trama, potrebbe stancarvi.Infine dobbiamo sottolineare la consueta ottima localizzazione in italiano di tutti i testi, nei quali forse l’unica pecca è la traduzione sistematica di alcuni termini che forse sarebbe stato meglio lasciare in inglese.

LongevitàIl fattore longevità va giudicato da un duplice punto di vista: l’avventura in single player e il tool-set Aurora con ciò che ne consegue a livello di creazione di nuove avventure e MMORPG, cose delle quali parleremo nel paragrafo Multiplayer.L’avventura di OdS vi vedrà piacevolmente impegnati per più di una ventina di ore. Vi sono più finali e quindi potreste rigiocarlo piacevolmente ma i limiti di allineamento, il “power playing” ed altri difetti emersi parlando della giocabilità potrebbero annoiarvi alla lunga. Dico “potrebbero” ma non è detto: la trama davvero intrigante, la buona realizzazione del titolo e il fascino di questa nuova avventura nei Forgotten Realms sicuramente vi divertiranno.

HARDWARE

Requisiti:– Windows 98, ME, 2000 SP2, XP– Processore 800 MHz, consigliato 1,3 GHz– 128 MB RAM, consigliati 256 MB per XP 256 MB, consigliati 512 MB.– 1,5 GB su disco– Scheda video 32 MB, consigliata 64 MB

Sistema di prova:– Windows XP Professional– Processore Pentium 4 3,2 GHz– 1024 MB Ram– 70 GB x 2 HD SATA– Ati Radeon 9800 XT 256 MB

MULTIPLAYER

Come anticipato nel paragrafo longevità, analizziamo qui un aspetto importante sia per la stessa longevità che per la giocabilità: il fattore multiplayer.Il tool-set Aurora beneficia delle novità introdotte da OdS in modo egregio: infatti, oltre a nuove specifiche peculiarità fatte ad hoc, ci troviamo di fronte ad un gioco che dà infinite possibilità di creare proprie avventure e di giocare online, senza costi aggiuntivi, prolungando così la longevità oltre ogni limite.Oltre alla gratuità della cosa, Neverwinter Nights con le sue espansioni si presenta come l’unico vero MMORPG dove esiste davvero la componente rpg, ovvero avventura ed interpretazione, anche se per pochi. Ci troviamo quindi di fronte ad un sancta sanctorum videoludico, ad una turris eburnea, ad un hortus conclusus per i giocatori di ruolo, per chi gioca per il piacere di giocare e divertirsi.Confrontare ciò con come la maggior parte giocatori hanno ridotto il capolavoro Final Fantasy XI Online fa effetto.Per questi ed altri motivi Neverwinter Nights, Shadows of Undrentide e Orde dal Sottosuolo insieme si pongono come un prodotto davvero notevole, forse il più adatto a chi apprezza e ama davvero i gdr online ed è stufo sia dei mezzucci di molte software house per far pagare e tenere in game la gente sia dei giocatori frustrati che passano la vita online solo per avere un pg forte e perché non hanno altro da fare nella vita.

– Trama e finali di alto livello

– Musiche d’atmosfera

– Livelli epici, nuovi talenti, incantesimi ed altre numerose novità

– Il consueto ottimo tool-set Aurora

– La grafica accusa il peso degli anni

– Più azione e power playing che cervello, immedesimazione e ricerca

– Se non avete Shadows of Undrentide alcune classi di prestigio ed altre cose vi saranno precluse

8.0

Da fan della serie, dei Forgotten Realms e di Dungeons & Dragons personalmente sono soddisfatto di questo Neverwinter Nights: Orde dal Sottosuolo.

Come espansione, la consiglio senza riserve a tutti i possessori di Neverwinter Nights, mentre per chi non ce l’ha già OdS non è sicuramente un prodotto che possa spingere immediatamente all’acquisto dei capitoli precedenti. I fan dei Drow e dei Forgotten Realms credo che difficilmente non abbiamo Neverwinter Nights…

Neverwinter Nights, Shadows of Undrentide e Orde dal Sottosuolo giudicati nel loro complesso accontentano tutti i tipi di giocatori e videogiocatori di ruolo e si attestano intorno al 9, tuttavia analizzando le espansioni nello specifico è ovvio che si scenda come voto.

Al di là della grafica ormai invecchiata, OdS presenta qualche difetto che però non inficia la qualità di un prodotto sicuramente buono.

Restiamo in attesa di un nuovo capitolo che, correggendo i piccoli difetti, riunendo le caratteristiche della serie e stando al passo tecnico con i tempi, potrebbe diventare uno dei più grandi capolavori di sempre.

Voto Recensione di Orde dal Sottosuolo - Recensione


8