Anteprima

Nosgoth

Avatar

a cura di Pregianza

Uh. E chi se lo sarebbe mai aspettato. Viviamo in un’epoca di reboot, non è così? Tomb Raider è rinato e ha avuto un successo lodevole (“sotto le aspettative”, ma comunque lodevole), Devil May Cry è ripartito da capo, Thief sta per tornare sotto nuova veste, Syndicate si è trasformato in uno shooter, e in generale la moda del momento pare sia recuperare marchi leggendari per riadattarli alle tecnologie e ai videogiocatori odierni. 
E allora come mai Legacy of Kain no? Parliamo di una serie storica, con un’ambientazione tra le più complesse ed evocative mai create e non priva di protagonisti carismatici, eppure nessun progetto è stato annunciato ufficialmente. Questo almeno fino al reveal di ieri, il primo video ufficiale di Nosgoth, un nome caro agli amanti della saga che in rete girava da tempo e aveva fatto sperare in un suo ritorno in grande stile. 
Beh, indovinate un po’, per Square Enix il progetto è risultato troppo rischioso, un salto nel buio in un periodo estremamente ballerino per le finanze del colosso nipponico. Quindi Nosgoth non continuerà le avventure di Kain e Raziel, ma sarà un titolo free to play, multiplayer, e competitivo. Tre categorie che per molti fan di Legacy of Kain equivalgono a tre belle coltellate al fegato. Si sapeva in verità da mesi che non si sarebbe trattato di un titolo singleplayer classico, troppi rumor assicuravano che il progetto iniziale fosse stato scartato e, considerando che Square ha ritenuto un flop un’opera che ha venduto milionate di copie come il già citato Tomb Raider, era improbabile veder puntare l’azienda su un nuovo reboot. Qualcosa però dev’esser scattato nella mente dei capoccia del publisher quando hanno osservato quello che doveva rappresentare inizialmente il multiplayer del gioco previsto. Un free to play è, dopotutto, un’operazione ben più sicura ed economicamente meno dispendiosa di un tripla A legato a doppio filo al passato, e un nome prestigioso a cui attaccarsi resta un ottimo modo per guadagnare qualche utente extra tra le masse. 
Fatto sta che le masse tanto bene non l’hanno presa. Per sicurezza i commenti sul tubo del video di presentazione sono stati bloccati e la furia internettiana, che in questi casi non si fa mai attendere, è esplosa in un tripudio di “non ce ne vogliate, ma preferiremmo un reboot fatto con i guanti” (nota della redazione: i commenti reali potrebbero essere un tantinello più ineducati di quanto riportato).
Noi facciam parte del coro dei non felicissimi, ma in quanto giornalisti videoludici siamo comunque interessati al nuovo progetto, e curiosi di scoprire se merita di venir preso in considerazione o se si tratta di una mera operazione commerciale senz’anima. Ecco quindi che procediamo imperterriti a rivelarvi tutte le info attualmente disponibili su Nosgoth. Speriamo non ci morda.
Raziel ‘ndo stai? Nel turbine?
Partiamo dal video. Il trailer di presentazione è stato abbastanza… banale, ma comunque discretamente illuminante. Tra la pletora di fondali artistici alle spalle di sviluppatori e producer random, è apparso chiaro come Nosgoth non sia un MMO, bensì un competitivo a classi. Non è chiaro quante e quali modalità ci saranno, ma almeno sappiamo che le fazioni in guerra sono due, vampiri e umani, come prevedibile. 
Stando ai ragazzi di Psyonix, il team di sviluppo a cui è affidato il gioco, tutti quelli al lavoro su Nosgoth sono grandi fan della serie Legacy of Kain, e hanno tratto grande ispirazione da Soul Reaver, dunque il loro titolo sarà molto fedele al lore e al background del marchio e cercherà di omaggiarlo il più possibile. Ora, dimentichiamo per un momento il fatto che questa è la frase fatta che sentiamo dire ogni santa volta che spunta fuori il reboot di qualcosa, perché effettivamente nel titolo paiono esserci elementi correlati ai Legacy of Kain. I clan vampirici tra cui scegliere, almeno per ora, sono tre, e tra essi sono facilmente riconoscibili i Razielim, succhiasangue alati derivanti proprio dal protagonista di Soul Reaver. Se, come spiegato, il titolo si svolge dopo la ribellione di Raziel e il suo lancio aggraziato nel Lago dei Morti da parte di Kain, l’esistenza di un clan di vampiri mutati in rapido degrado per via delle condizioni del loro fondatore può avere senso nel lore, anche se si tratta di una mezza forzatura. Il problema sta nella natura del gioco: un’arena online ha poco a che spartire con una narrativa di livello, pertanto non aspettatevi grandi trame da Nosgoth. Qua, come nella maggior parte dei free to play online, ci si picchia e poco altro. 
Cacciatori di vampiri. Cacciatori di umani
Perlomeno le botte paiono dotate di una certa varietà. Le fazioni in gioco sono molto diversificate e, mentre gli umani combattono dalla distanza con armi varie e tecnologia, i vampiri sfruttano i loro poteri per avvicinarsi e massacrare i malcapitati che gli si parano davanti con denti e artigli. Detta così, la formula ricorda in parte gli Alien vs Predator, con una mistura di combattimento corpo a corpo e battaglie dalla distanza, e la necessità di adeguare il proprio stile di gioco alla razza scelta. E’ piacevole notare come anche le poche classi per ora svelate paiano molto diverse fra loro: gli umani hanno arcieri che fungono da cecchini, alchimisti che usano lanciafiamme, gadget e poteri di supporto, e cacciatori che sembrano dei commando armati di balestra. I vampiri invece possono contare, appunto, sui Razielim, dotati di ali e capaci di colpire dal cielo, sui giganteschi Turelim che possono creare onde d’urto con la loro forza bruta e paiono essere perfetti come tank, e sui Dumahim, agili cacciatori dotati di abilità stealth. Non male, specie se si valuta la certa apparizione di nuove possibilità in futuro, ma si sa che in questi titoli un gran numero di classi non basta. Ci vogliono modalità ispirate, un sistema di sviluppo ben calcolato e una serie di trovate originali. Troppo poco si è visto al momento per fidarsi ciecamente.
Almeno, gli sviluppatori hanno voluto chiarire che Nosgoth non sarà un pay to win sui forum ufficiali. Nessun potenziamento sarà acquistabile, e nulla di ciò che potrà influenzare la forza dei personaggi sarà precluso a chi deciderà di non sborsare denaro. Forse gli Psyonix puntano a store basati solo sulle modifiche estetiche? Sarebbe una scelta meritevole d’attenzione e apprezzabile, ma fatichiamo a crederci visto che le mosse “economiche” del titolo non dipendono puramente da loro. 
Ricapitolando, Nosgoth è un free to play online, basato su scontri a squadre pvp in terza persona, con classi variegate, due fazioni in guerra e un gameplay che pone mobilità aumentata e abilità corpo a corpo contro team di guerrieri che colpiscono dalla distanza. A originalità non siamo esattamente sulla cima dell’Everest, tuttavia potrebbe funzionare se gestito degnamente. Ne sapremo di più quando spunterà una closed beta, anche se ancora non abbiamo una data.

– Si basa su un marchio storico molto amato

– Gameplay molto diversificato tra umani e vampiri

Nosgoth forse sembrerà un progetto furbo ai piani alti di Square Enix, ma la verità è che i ragazzi di Psyonix si sono infilati in un tunnel da cui non è facile uscire. La serie è storica, abbastanza da essere ricordata con passione da un discreto manipolo di fan, che non hanno trattenuto i commenti nucleari davanti all’annuncio ufficiale e al primo video mostrato. Questi sviluppatori dovranno superare un muro di pregiudizi spaventosamente alto per riconquistare le falde estremiste della fanbase dei Legacy of Kain, e dimostrare di avere più di un asso nella manica per distinguersi tra la massa di free to play in circolazione. Qualche idea decente pare esserci nella struttura di Nosgoth, ma per ora non sembra davvero abbastanza per farci desiderare il gioco. Cambieremo idea? Chissà.