Recensione

NFL Fever 2003

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a cura di Eric Lindros

Cosa vi viene in mente se inizio a parlarvi di audible, fumble, quarterback, first down, meta, yard? No, non sono improvvisamente impazzito e non sto schiacciando dei tasti a caso sulla tastiera, citavo semplicemente dei termini tecnici usati nel poco conosciuto mondo del football americano, sport che all’apparenza potrebbe sembrare basato unicamente sulla forza bruta e sulla prestanza fisica ma che in realtà ha una natura estremamente tecnica e strategica. Nel paese di 90° Minuto e dei movioloni di Biscardi siamo davvero in pochi a capire ed apprezzare questa disciplina, ma forse pur rimanendo modestamente nel nostro piccolo, questa recensione dell’ultima “fatica sportiva” targata Microsoft Game Studios e chiamata NFL Fever 2003 potrà contribuire a stuzzicare l’interesse di qualcuno, e magari far conoscere qualcosa in più di questo sport che sembra così “alieno” e storicamente lontano dalla nostra cultura.Dopo un primo buon tentativo con NFL Fever 2002 quindi, il colosso di Redmond ci riprova, e come vedremo i risultati sono più che positivi anche questa volta.

La palla non è tonda ma ovaleUna volta inserito il DVD nel tray dell’XBOX, dopo i numerosi loghi che ci ricordano delle varie licenze ufficiali utilizzate, parte una bellissima presentazione in full motion video che cominciando da un ingiallito filmato d’epoca arriva alla modellazione 3D e all’animazione di un giocatore dei nostri tempi, passando per sequenze in-game, schizzi su carta e pianificazioni di strategie di gioco visualizzate su una lavagna elettronica che ricorda un po’ quanto visto recentemente in “Minority Report”. Il tutto è accompagnato da una musica moderna alla quale si alterna sul finale uno stralcio della “Cavalcata delle Valchirie”, che da un tocco di “solennità” alla scena.Arrivati nel menu iniziale, ci ritroviamo di fronte ad un numero davvero nutrito di modalità di gioco e opzioni, che spaziano dai settaggi dei controlli, alla regolazione dei volumi e tantissime altre cose che non vado avanti ad elencare.Salta subito all’occhio la modalità XBOX Live, per giocare in internet con altri utenti XBOX (a patto di avere una connessione in broadband ed un modem adatto, ma il tutto è spiegato nel manuale di istruzioni o al sito http://www.xbox.com/live), vera e propria potenziale “marcia in più” per i titoli Microsoft che la supportano. Sono presenti comunque anche tutte le più classiche modalità di gioco, come partita veloce, stagione, editor dei giocatori e dei profili, general manager o allenamento. Se non si conoscono bene le regole o comunque per impratichirsi un po’ con i comandi, la modalità Practice è l’ideale. Essa si divide in tre diverse categorie che vi permettono di apprendere più che adeguatamente le basi del gioco. Il primo è un tutorial guidato che vi allena gradualmente partendo dalle pratiche più facili come correre o schivare ostacoli, arrivando piano piano alle cose più elaborate e difficili. C’è poi “Chalk talks” ossia l’insegnamento “a tavolino” di tattiche e strategie di gioco, aspetti che imparerete presto a non sottovalutare. Infine c’è la pratica libera che consiste in vere e proprie sessioni di allenamento con la squadra al completo.Scontata, ma comunque da segnalare, è la licenza ufficiale della National Football League, che permette di avere nel gioco nomi, divise, foto e statistiche delle squadre e dei giocatori.Detto questo, facciamo passare in secondo piano tutte le cose “su carta” e passiamo all’azione vera e propria…giù il sipario, si comincia a giocare.

E via verso la meta!Una volta scesi in campo ci si rende conto che l’impostazione di NFL Fever 2003 è costituita da un ibrido tra simulazione e arcade, un “compromesso” che rende il gioco discretamente profondo ed interessante senza però penalizzare troppo il neofita, con la possibilità di selezionare il livello di difficoltà nell’apposito menu. Questa impostazione a metà fra arcade e simulazione rende la produzione Microsoft più adatta ai principiati ed ai profani del football rispetto ai suoi concorrenti diretti, e risulta spesso meno frustrante nelle fasi di gioco più impegnative, pur restando valida anche per i giocatori più smaliziati. D’altra parte, è naturale che ciò renda il gioco anche leggermente meno realistico, soprattutto ai livelli di difficoltà più bassi.I controlli sono piuttosto intuitivi ed il gioco risponde tempestivamente ai comandi impartiti tramite il joypad, assicurandovi una certa agilità e reattività dei giocatori sia in fase di corsa che di difesa.A difficoltà due o tre, la mira dei vostri lanciatori, la precisione dei ricevitori e la permissività della difesa avversaria vi permettono di passare la palla abbastanza facilmente anche con lanci di decine di yard, ma la cosa si attenua decisamente scegliendo difficoltà superiori. L’aspetto difensivo è migliorato rispetto alla scorsa edizione e con il giusto tempismo si riescono ad imbastire azioni di copertura davvero degne di nota.La più consistente nota negativa della giocabilità è, come leggerete più avanti, strettamente legata alla grafica: essa consiste nella poca varietà delle animazioni che spesso porta a collisioni fra giocatori poco convincenti e situazioni poco credibili; ciò comunque non mina il gameplay in modo pesante, anzi col tempo diventa una cosa alla quale ci sia abitua e viene dimenticata.L’attuazione degli schemi è implementata adeguatamente, ed andare in meta o guadagnare preziosissime yard esattamente come pianificato “da copione” è davvero molto appagante.Durante il corso della modalità di gioco principale, ossia la stagione, c’è la possibilità di comprare, vendere o scambiare giocatori, ingaggiare atleti liberi con tanto di contratti a scadenza, salari e quanto altro necessario per il management della squadra. Per permettere all’utente di non sprecare i suoi soldi virtuali, sono presenti un grandissimo numero di statistiche e possibilità di monitorare i vari atleti sul mercato per decidere quale di loro acquistare successivamente.Con gli appositi editor è poi possibile creare un giocatore da inserire nella vostra squadra partendo da zero, personalizzandolo nei parametri fisici, estetici e di abilità. Oltre ai giocatori si possono editare anche le tattiche di gioco personalizzate, cosa che sulla carta garantisce una varietà delle situazioni di gioco pressoché infinita.Nuova feature rispetto all’edizione precendente è il DPPM, Dynamic Player Performance Model) che consente al giocatore di guidare i progressi degli atleti e delle squadre della NFL, aumentando la loro abilità di pari passo con la propria.Vincendo particolari competizioni è possibile sbloccare gli stadi e le numerosissime squadre segrete presenti, alcune fra queste molto bizzarre: le squadre spaziano dai team storici del passato ad alcuni molto fantasiosi ed improbabili che non vi anticipo, ma che vi assicuro essere molto pittoreschi :)Una volta imparati i meccanismi di gioco ed avventuratisi nella stagione, NFL Fever 2003 garantisce una buona longevità sia in single player che in multiplayer, longevità destinata ad aumentare fortemente con il prossimo supporto XBOX Live, servizio online supportato dal gioco che dovrebbe entrare a breve in funzione nel territorio europeo.

GraficaL’impatto grafico di NFL Fever 2003 è sicuramente adeguato, e pur non impressionando come fece nella scorsa stagione il suo predecessore targato 2002, fa una buona figura anche agli occhi del giocatore più pignolo.Il numero di poligoni contemporaneamente su schermo è piuttosto elevato, i giocatori sono ben modellati ed estremamente differenziati tra di loro sia per aspetto fisico (bellissimi i giocatori panzoni) sia per l’accurata riproduzione facciale e delle divise, tanto care ai più esperti conoscitori della National Football League.Anche la trasposizione poligonale degli stadi è fatta in modo più che adeguato, e si può ammirare una delle migliori realizzazioni del pubblico finora apparse in un videogioco, pur sempre parlando di sprite animati in 2D.Ben diverso è invece il bordo campo, dove il colpo d’occhio è molto più forte: le zone esterne all’area di gioco pullulano di cheerleaders (le classiche ragazze pon-pon), fotografi, allenatori, addetti ai lavori e giocatori stessi facenti parte della panchina, tutti poligonali ed animati a dovere. Le texture che vanno a ricoprire i poligoni sono generalmente buone, piuttosto definite e unitamente all’uso di un ottimo anti-aliasing consentono un’adeguata pulizia grafica, con assenza quasi totale di scalettature e artefatti dell’immagine. Buoni gli effetti usati per gli eventi atmosferici, e le piccole chicche come le impronte lasciate dai giocatori in un campo innevato.L’unico neo di questo quadro grafico generale piuttosto positivo sono le animazioni degli atleti durante il gioco vero e proprio, che figurano piuttosto limitate e un po’ troppo “legnose”, non presentando inoltre alcuna sorta di differenziazione di stile fra i vari ruoli. A nostra consolazione vengono però le curate quanto varie animazioni a gioco fermo o nei festeggiamenti, pittoresche e ben realizzate. Certo che sarebbe stata preferibile una maggiore attenzione per gli eventi in-game che per quelli a gioco fermo.

The sound of footballL’importanza di buoni commentatori è ormai altissima nei giochi sportivi, soprattutto in quelli di football. Da questo lato il gioco Microsoft non delude certo le aspettative, anzi accontenta i nostri esigenti padiglioni auricolari con Kevin Colabro e Ron Pitts, due professionisti inappuntabili che ci accompagneranno durante le partite sul manto erboso commentando le azioni di gioco con una buona naturalezza e senza dare l’impressione di sterile “automatizzazione”. Anche il pubblico fa la sua parte, con un tifo parecchio partecipe e adatto alle situazioni di gioco che si verificano in campo. Carini i classicissimi stacchetti musicali fra un’azione e l’altra, immancabili negli sport americani. Gli effetti sonori in-game sono ben realizzati e all’altezza della situazione, mentre le musiche delle presentazioni e dei menu vantano una discreta varietà, spaziando dal rap più canonico a musiche sinfoniche molto “hollywoodiane”.Tutto questo arriva alle vostre orecchie con il supporto Dolby 5.1, che contribuisce senza dubbio ad accrescere l’immedesimazione del giocatore.Unica nota negativa è la totale mancanza di una localizzazione: il gioco è infatti interamente in lingua inglese, pecca che potrebbe non essere tale per chi mastica un po’ della lingua anglosassone e preferisce non rinunciare all’atmosfera prettamente yankee che ci accompagna in NFL Fever 2003.

– fortemente curato nella maggior parte degli aspetti.

– buona sezione tutorial e editors.

– grafica e sonoro decisamente buoni.

– supporto Live.

– parliamo di una disciplina estremamente poco popolare in Italia.

– animazioni da rivedere.

– un po’ troppo simile al predecessore.

– i puristi potrebbero trovarlo troppo arcade.

7.5

La cura che i Microsoft Game Studios hanno utilizzato per la realizzazione di NFL Fever 2003 traspare chiaramente sin dai primi minuti di fruizione del prodotto. Le numerosissime opzioni e modalità di gioco, l’ottima implementazione delle strategie del football, il buon mix simulazione/arcade, l’originale accostamento di diversi generi musicali e tantissimi altri elementi già citati nel corpo della recensione fanno della produzione Microsoft un’alternativa ai più famosi e collaudati rivali targati Sega e EA Sports. Il gioco presenta ancora qualche “pecca di gioventù” ma è già in grado di garantire un buon livello generale. Sicuramente consigliato agli appassionati ma anche a chi si avvicina per la prima volta con curiosità al mondo del football videoludico: con NFL Fever 2003 potreste trovare un divertimento inaspettato.

Voto Recensione di NFL Fever 2003 - Recensione


7.5