Recensione

Layton Brothers: Mystery Room

Avatar

a cura di SamWolf

Il mondo del Professor Layton fa la sua comparsa nell’universo iOS con Mystery Room, titolo sviluppato come sempre da Level 5. I protagonisti del gioco stavolta sono però Alfendi Layton, figlio del famoso professore, e Lucy Baker, una giovane aspirante detective. I due, appartenenti alla sezione investigativa “Mistery Room” cercheranno di risolvere casi man mano più complicati, mentre un’interessante trama di fondo prenderà corpo con il proseguire della storia.

Indagini a tappetoL’inizio della storia ci presenta la giovane Lucy Baker, desiderosa di entrare a Scotland Yard. La giovane protagonista si ritrova quindi affiancata a Layton, come immancabile partner durante la risoluzione dei casi più spinosi. Sin dal primo impatto la grafica del gioco risulta decisamente buona, con i disegni dei personaggi ben realizzati. Dopo le prime scene del gioco e i dialoghi iniziali, il giocatore inizierà ad assumere i panni di Lucy e la impersonerà in tutte le fasi delle indagini. Per cominciare Alfendi mostrerà le prime informazioni sul caso mostrandoci la vittima, la scena del crimine e i sospettati. La fase successiva consisterà nell’ispezione della scena del crimine: avremo un tempo limite (molto ampio) entro cui analizzare ogni minimo particolare per poter arricchire il nostro database di tutte le informazioni necessarie. Le aree ispezionabili saranno evidenziate con dei cerchi tratteggiati con i quali sarà possibile interagire. Per ogni zona sarà poi possibile utilizzare una lente di ingrandimento, che consentirà di scovare indizi altrimenti irreperibili. Quando ogni elemento della zona sarà stato esaminato (con un semplice doppio tap) questa verrà spuntata e quando avremo indagato in tutte le aree saremo pronti per dichiarare chi è, a seconda degli indizi raccolti, il nostro colpevole.

Il gioco è interamente in inglese e dunque non aiuta i giocatori che non masticano perfettamente la lingua di Albione rendendo difficile la comprensione di alcuni dialoghi e di alcune schede di sospettati e indizi. Una volta che avremo fatto il nostro “pronostico” sapremo cosa ne pensa Alfendi in merito, attraverso una percentuale che ci mostrerà le probabilità che la nostra previsione sia quella corretta. A questo punto inizia la fase due dell’indagine. I sospettati verranno interrogati e ognuno di loro avrà un particolare indicatore: un cuore avvolto in una sorta di scudo di pietra mostrerà la loro sicurezza e il nostro compito sarà quello di distruggere questa barriera per portare il colpevole a confessare il crimine. Per farlo dovremo utilizzare le giuste parole e le giuste accuse nel momento più opportuno. Spesso infatti Layton ci farà concludere una sua deduzione mostrandoci quattro possibili conclusioni. Se sceglieremo immediatamente quella esatta la nostra efficacia sarà maggiore altrimenti il sospettato avrà modo di ribattere la nostra argomentazione. Nonostante questo accorgimento sarà praticamente impossibile “fallire” un caso, scegliere la risposta errata infatti non farà che concederci un nuovo tentativo, e un altro ancora, fino a quando non daremo la giusta conclusione per poter sbloccare la fase successiva del dialogo.

Ecco il colpevoleTerminata la prima fase degli interrogatori seguiranno nuove indagini, che però questa volta differiranno da caso a caso. L’obiettivo comune sarà comunque quello di costruire l’identikit del colpevole. Alfendi ci darà dei compiti precisi, come per esempio trovare l’arma del delitto sulla scena del crimine e, come in precedenza, potremo analizzare ogni singolo elemento fino a quando non avremo trovato quello giusto. Quando avremo costruito l’identikit potremo chiamare il colpevole nell’interrogatorio finale e farlo crollare definitivamente con le ultime prove schiaccianti raccolte e risolvere così il caso, potendolo archiviare. Sarà possibile comunque riaprire il file a piacimento, ma dovremo effettuare le indagini dall’inizio, di fatto annullando tutti i progressi ottenuti fino a quel momento.

Ogni fase dell’indagine sarà caratterizzata da una particolare musica, e la qualità dei temi riesce a rendere la colonna sonora uno dei punti di forza del titolo Level 5. Il numero dei casi da risolvere, scaricando semplicemente il gioco, è veramente esiguo: senza mettere mano al portafoglio saranno infatti solamente due gli omicidi sui quali potremo indagare, mentre attraverso gli acquisti In-App potremo sbloccare i casi successivi; a loro volta questi saranno divisi in due gruppi distinti: i casi contenuti nei file 003-006 costeranno 2,69 € mentre i restanti (007-009) avranno un costo di 1,79 €. Sarebbe stato di gran lunga preferibile comprare il gioco pagandolo solamente al download e con questo ottenere tutti i contenuti previsti. Per poter completare il titolo è inevitabile quindi scaricare anche i casi successivi, che permetteranno di scoprire anche la trama che si sviluppa sotto traccia e i misteri che questa porta con sé.

– Ottimo comparto tecnico

– Trama avvincente

– Gameplay intuitivo

– Musiche

– Presenza della sola lingua inglese

– Acquisti In-App necessari per la conclusione del gioco

8.0

Mystery Room è sicuramente un ottimo titolo con una grafica ben realizzata, un gameplay estremamente intuitivo e una trama interessante. La presenza della sola lingua inglese potrebbe ostacolare però una buona parte dei giocatori, mentre il fatto che per terminare il gioco sia necessario intervenire con gli acquisti In-App potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Complessivamente, ad ogni modo, il livello del prodotto è sicuramente alto, e alla fine i circa 5 € che si andrebbero a spendere per il pacchetto completo risultano un adeguato costo.

Voto Recensione di Layton Brothers: Mystery Room - Recensione


8