Recensione

Game Boy Player

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a cura di Maxnikk

Il ritorno del Super Nintendo?Tra le console che hanno fatto la storia dei videogiochi un posto privilegiato è riservato senza dubbio al Super Nintendo, l’eccellente macchina a 16 bit che ha fatto la felicità di più di una generazione di giocatori.Non è un caso, forse, che il Game Boy Advance abbia voluto riproporre in formato tascabile alcuni dei più grandi successi di quella storica console rappresentandone, di fatto, la sua versione portatile.Ma Nintendo non si è fermata qui e ha saputo tirare fuori dal cilindro un’innovativa periferica che consente di utilizzare i giochi del Game Boy (a parte alcune rarissime eccezioni riguardanti perlopiù cartucce speciali con rilevatore di movimento e altre) su di un normalissimo televisore.Il risultato di ciò è duplice: da un lato gli utenti hanno ora la possibilità di utilizzare un parco giochi a dir poco enorme sul televisore di casa, con tutti i vantaggi in termini di visione che questo comporta (bypassando così i limiti dello schermo del Game Boy Advance prima versione); dall’altro i videogiocatori di vecchia data hanno la possibilità di riprovare le stesse emozioni provate ai tempi del Super Nintendo.Provate a inserire nel Game Boy Player la cartuccia di Super Mario World: Super Mario Advance 2 oppure The Legend of Zelda: A Link to the Past e ditemi se non è vero…

Procediamo all’istallazioneLa confezione del Game Boy Player contiene, oltre all’hardware, un dettagliato manuale e un cd di boot (simile al Freeloader di Datel) che andrà in seguito utilizzato per “dirottare” l’attenzione del sistema operativo sul software Gba.Ma andiamo con ordine.Per inserire correttamente la periferica dobbiamo ribaltare il nostro GameCube e sollevare il piccolo coperchio di plastica che nasconde la porta ad alta velocità dove andremo ad inserire il connettore del Gba Player.Fatta questa semplice operazione dovremo andare ad agire su due viti (è possibile utilizzare anche una semplicissima moneta) per fissare in maniera più appropriata la periferica alla console e non correre così il rischio di vederla staccarsi durante eventuali spostamenti.Come potete vedere da una delle foto qui a fianco l’altezza del Gba Player non è eccessiva (circa 2,5 cm) e, qualora possediate un GameCube nero (è infatti questo l’unico colore previsto in Europa per il Gba Player) il risultato finale sarà pure esteticamente molto gradevole.Nella parte anteriore potete notare la presenza di un porta di collegamento (EXT), necessaria per collegare tramite apposito cavo link altri Gba e lo slot per l’inserimento delle cartucce che andranno posizionate con il lato dell’etichetta rivolto verso il basso.Sulla parte laterale è invece presente un’utile leva atta a favorire l’espulsione della cartuccia stessa.

E ora passiamo al software e alle impostazioniTerminata l’istallazione dell’harwdare è finalmente l’ora di passare a quella del software che, come anticipato sopra, è contenuto in un mini DVD che tanto ricorda quello del Freeloader utilizzato per bypassare la protezione dei giochi di importazione.In effetti il funzionamento è molto simile solo che, nel caso del Gba Player, il software serve per abilitare la lettura delle cartucce di gioco del Gba.Inserito dunque il mini DVD e la cartuccia di gioco non ci resta che accendere la console e prepararci a giocare. Ma prima possiamo sbizzarrirci con tutta una serie di impostazioni.Su schermo, infatti, sono disponibili una serie di icone deputate a diverse funzioni.Per prima cosa è possibile selezionare la grandezza dello schermo (normale o grande): in modalità normale il gioco sarà visualizzato all’interno di una finestra (peraltro di ampie dimensioni), mentre nel secondo caso sarà a pieno schermo con conseguente perdita di definizione dell’immagine, avvertibile in maniera più o meno sensibile a seconda del gioco utilizzato.Una seconda icona ci consentirà, invece, di scegliere la cornice che più ci aggrada qualora avessimo deciso di giocare in finestra: ne sono disponibili una ventina, con i più svariati motivi e colori.L’opzione senza dubbio più importante, però, è quella che ci consente di regolare la qualità dell’immagine. Le 3 opzioni disponibili (sfumata, normale e nitida) sono state pensate, infatti, per ottenere la miglior qualità possibile dell’immagine in relazione alle diverse tipologie di gioco. Per i giochi del “vecchio” Game Boy, che sono monocromatici, è stata introdotta, invece, la possibilità di selezionare una dozzina di colorazioni a piacimento.Effettuando delle semplici e veloci prove saremo in grado di trovare la soluzione migliore che farà al caso nostro.Abbiamo infine altre 3 icone: una per impostare un timer d’allarme, una per cambiare cartuccia senza spegnere la console e un’altra relativa alla configurazione del joypad.La necessità di adeguare il pad del GameCube ai ben più semplici comandi del Gba ha portato come conseguenza la scelta di scegliere come predefiniti i tasti A e B, nonché la croce direzionale e lo stick analogico (indifferentemente deputati al movimento).Gli altri tasti sono invece configurabili a piacere. Di default i tasti X e Y svolgono la funzione dei tasti L e R del Gba, ma è ovviamente possibile dirottare tali funzioni sui due grilletti posteriori.Per quanto riguarda i giochi in multiplayer sottolineiamo l’impossibilità di utilizzare un secondo joypad del GameCube. A tale scopo resta ancora necessario collegare al Gba Player una console Gba tramite apposito cavo link.

La prova su stradaLa prova è stata condotta utilizzando le cartucce di Super Mario World: Super Mario Advance 2, Iridion II e The Legend of Zelda: A Link to the Past.Nel primo e nell’ultimo caso l’immagine è risultata ottima utilizzando anche la modalità a schermo intero, mentre nel caso di Iridion II abbiamo ravvisato una perdita di dettaglio alquanto fastidiosa che ci ha indotto a ripiegare sulla modalità a finestra.Detto questo va comunque precisato che la periferica si è dimostrata ottima sotto tutti i punti di vista, garantendo qualità generale delle immagini e del sonoro più che buona.L’utilizzo del joypad del GameCube, inoltre, si è rivelato migliore rispetto alla pulsantiera del Gba SP che non presenta un’adeguata sagomatura.

-Supera i problemi di luminosità dello schermo del Gba Advance

-Consente di utilizzare una sterminata ludoteca

-Pratico e facile da istallare

-Non è possibile utilizzare un secondo joypad del GameCube per le partite in multiplayer

-Disponibile in Europa solo in colore nero

9

Un acquisto obbligato per chi, non possedendo il Gba, volesse godere in toto della sua sterminata ludoteca e per chi, memore dei fasti del Super Nintendo, vuole avere per poco meno di 60 euro una periferica in grado di restituirgli le emozioni di un tempo.

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