Recensione

Everquest Online Adventures

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a cura di Fabfab

Benvenuti nella terra di Tunaria, dove uomini, elfi, nani ed altre creature fantastiche prosperano, costruiscono città e reami, si combattono in guerre senza fine, dove bene e male continuano la loro sfida senza fine per terra, per mare e nell’oscurità del sottosuolo: ma la vera particolarità di questo mondo è che vagando per le sue lande potrete fare la conoscenza di molti individui, eroi o ruffiani, dame e cavalieri, ma tutti, indistintamente, vivi e reali, mossi dalla IA migliore di tutte, la vostra, quella umana!

GdR on-lineEverquest è sicuramente uno dei giochi multiplayer on-line di massa (o MMORPG per gli amici, Massively Multiplayer Online Role Playing Game) per Pc più noti e giocati a livello mondiale: questa versione per PS2, ambientata sempre nel mondo di Norrath, ha luogo in un continente inedito, Tunaria, appositamente creato in esclusiva!La prima particolarità di questo Everquest Ondine Adventures è quella di essere un titolo completamente on-line: se non avete il Network Adaptor e la connessione ad internet non andrete oltre la schermata iniziale! D’altra parte il server ufficiale (l’unico disponibile, almeno per il momento) è più che affidabile e non avrete mai problemi a connettervi durante le sessioni di gioco.La seconda particolarità è quella di essere, al momento, l’unico titolo PS2 che richiede il pagamento di un canone per essere giocato (escluso FFXI Online in Giappone): al momento dell’acquisto potrete usufruire di un mese di gioco gratuito, dopo viene richiesto un modesto canone settimanale. Preciso che al momento dell’iscrizione iniziale non è richiesto l’inserimento di un numero di carta di credito, vi verrà richiesta solo più avanti…Una terza particolarità che occorre far presente è lo spazio che il gioco occupa sulla memory card, 3000kb minimo, che non sono pochi se avete altri salvataggi: alla vostra prima connessione il gioco scaricherà tutti gli aggiornamenti disponibili, quindi potrete cominciare a giocare.Per il resto Everquest non si discosta dalla tradizione dei giochi di ruolo, quindi troverete tutte quelle opzioni e situazioni cui siete abituati da anni di gioco.

Nascita di un eroeCome da tradizione, prima di cominciare a giocare dovrete creare un vostro alter-ego virtuale scegliendo tra una delle nove razze disponibili (tre per gli umani, poi nani, elfi, elfi oscuri, gnomi, orchi…): dalla scelta della razza dipende il luogo di partenza del gioco, quindi gli elfi cominceranno nella città degli elfi, gli umani in una di quelle umane e così via. E’ quindi molto importante, se giocate assieme a degli amici, scegliere la medesima razza, per evitare di dover viaggiare molto prima di incontrarsi (e la strada “virtuale” da fare per raggiungere un’altra città è davvero ragguardevole anche se, una volta che avete visitato una città e vi siete iscritti nell’apposito registro, potrete teletrasportarvici da città a città senza problemi…).Da tale scelta dipenderanno anche le classi disponibili tra cui scegliere la propria che, generalizzando, si possono suddividere in classi guerriere (guerriero, ranger…), di supporto (bardo, chierico, ladro…) e magiche (mago, sciamano…): ognuna di esse conferisce differenti valori nelle caratteristiche di base (come di consueto per i combattenti sono importanti forza e costituzione, per i ladri agilità e destrezza, per i maghi intelligenza e saggezza e così via…), liberamente potenziabili spendendo gli appositi Punti Allenamento assegnati ad ogni incremento d’esperienza.Peccato solo che la scarsità di opzioni di personalizzazione (poche facce, poche acconciature, abiti tutti uguali) renda fin troppo frequente l’eventualità di incontrare personaggi gemelli del proprio, a discapito della credibilità del mondo virtuale in cui ci si muove.Superate queste prime formalità potrete finalmente cominciare il gioco dalla città di partenza.Il mondo di Everquest è popolato da due differenti generi di personaggi: da una parte ci sono gli altri giocatori umani, dall’altra i png (personaggi non giocanti) governati dall’intelligenza artificiale, distinguibili in base al colore del proprio indicatore.Sostanzialmente esistono tre tipologie di png: quelli che vi istruiscono nei primi rudimenti di gioco e forniscono le quest da affrontare, i commercianti (armaioli, fabbri, negozianti…) a cui rivolgersi per acquistare, vendere o riparare oggetti e i mostri erranti, da combattere e sconfiggere per guadagnare esperienza.Nelle prime ore di gioco farete la conoscenza col vostro guildmaster (praticamente il capo della gilda della professione che vi siete scelti), familiarizzerete con la città ed i suoi abitanti e vi avventurerete (e perderete) nelle foreste, colline, montagne che circondano il centro abitato, alla ricerca di mostri da combattere per risolvere le varie quest o per accumulare punti esperienza: d’altro canto Everquest non è un gioco da affrontarsi in solitario, non vi sarebbe ragione di giocarlo on-line altrimenti, quindi avvertirete ben presto la necessità di trovare dei compagni od associarvi a qualche gruppo già esistente, sia per affrontare missioni altrimenti impossibili che per aumentare la dose di divertimento. Ogni gruppo di avventurieri può essere composto da un massimo di 4 persone, preferibilmente di classi ed abilità differenti, per diversificare al massimo l’offerta ed ampliare le possibilità di gioco.A questo proposito va detto che se è molto facile incontrare altri giocatori umani con cui associarsi per una o più missioni estemporanee, le terre di Tunaria sono molto popolate in tal senso e troverete sempre almeno due o tre pg (personaggi giocanti) con cui interagire, ben più difficile è riuscire a costituire un party fisso, con cui proseguire l’avventura attraverso innumerevoli sessioni di gioco: se quindi non avete un gruppo di amici fidati con cui concordare gli orari di connessione, preparatevi a girovagare e chiacchierare molto prima di riuscire a trovare qualcuno con i vostri stessi orari.

Monster HunterLe terre di Tunaria sono popolate da ogni tipo di creatura, alcune aggressive che attaccano a vista (ci sono anche i “nemici razziali” che possono diventare letali se appartenete alla genia sbagliata), altre più miti ed indifese, tutte liberamente cacciabili dal giocatore per acquisire punti esperienza ed eventualmente beni ed oggetti da raccogliere tra i suoi resti: col tasto R1 potete lockare le varie creature e rendervi conto se il combattimento sia o meno alla vostra portata grazie ad un apposito indicatore che mostra se la preda è più debole del giocatore, allo stesso livello o addirittura più potente. Più forte è la creatura maggiori saranno i punti esperienza che guadagneremo abbattendola, ma sfidare un essere troppo forte significa morte certa a meno che non si possa contare su validi alleati ed un’efficiente strategia di gruppo.I combattimenti sono in tempo reale ma non appaiono particolarmente tattici, si “aggancia” un avversario e si finisce per lo più a suonarsele di santa ragione fino a che uno dei due non crolla, sempre che non si decida di darsela a gambe in caso di mal parata: un minimo di strategia è attuabile solo quando ci si trovi a coordinare un combattimento di gruppo.D’altronde la morte non rappresenta la fine dell’esperienza di gioco: una volta esauriti i propri punti vita si viene automaticamente rigenerati nella propria gilda (ma è sempre possibile modificare il luogo del “ritorno”), anche se questo comporta una leggere penalizzazione nei propri punti esperienza.Completare le quest, uccidere mostri, vendere gli oggetti recuperati ci permette di accumulare soldi spendibili per migliorare il nostro equipaggiamento, potenziare le abilità o acquisire nuovi poteri: è possibile, inoltre, dedicarsi ai cosiddetti Trade Skills, praticamente una sorta di artigianato per cui, con il giusto equipaggiamento, potremo lavorare gioielli, fabbricare armi o creare oggetti per noi stessi o da rivendere: più alto è il nostro livello di esperienza, maggiore sarà la qualità delle nostre elaborazioni. Se la vita dell’avventuriero non fa per voi, oltre che all’artigianato potrete dedicarvi con profitto anche alla pesca…cosa chiedere di più?

Avventure infiniteIl continente di Tunaria (1300 km quadrati virtuali!) è vasto e diversificato – si passa dalle foreste alla brughiera, dalla montagna al mare, dalle città ai dungeon sotterranei – e densamente popolato, anche se i png sono poco più che distributori di quest o di oggetti: ma il vero punto di forza ed il limite di Everquest risiedono proprio nel suo essere un mmorpg!E’ bello poter interagire con altri giocatori umani, stringere alleanze, formare un party, elaborare strategie e partire all’avventura con gli amici in un mondo dove buona parte dei personaggi incontrati sono governati da un’intelligenza umana e per questo imprevedibili e per nulla scontati: gli altri giocatori possono essere preziosi alleati, dispensatori di consigli, spietati avversari od anche procacciatori di lavoro. Una comodissima opzione permette di sapere, in tempo reale, quanti giocatori umani ci sono nella stessa zona in cui ci troviamo, in modo da contattarli e cercare di comporre un gruppo anche solo per poche avventure: in verità nulla impedisce di affrontare l’avventura in solitario, senza cercare compagni che ci aiutino, ma in tal caso il gioco rischia di risolversi in una continua caccia a creature da sconfiggere, per guadagnare esperienza e cercare di raggiungere l’agognato cinquantesimo livello.D’altra parte la necessità di offrire un universo digitale frequentato dagli utenti più disparati e con gli orari più diversi ha comportato l’assenza di una vera trama portante che guidi e sproni i giocatori: nella realtà messavi a disposizione da Everquest troverete una miriade di cose da fare, incarichi da portare a termine, obiettivi da raggiungere, ma non c’è nessun Male supremo che ne minacci l’esistenza e nessuno, pertanto, verrà a supplicarvi di salvare il mondo!Chiarito questo punto vale la pena sottolineare come le cose da fare non manchino di certo ed il coinvolgimento aumenta esponenzialmente al numero di amici con cui giocate o che riuscirete ad arruolare.

Un mondo da plasmareSe dal punto di vista della quantità di carne messa al fuoco non c’è davvero da lamentarsi, più di una pecca va segnalata, invece, per quanto concerne il comparto tecnico.L’aspetto grafico, innanzitutto, si presenta a dir poco essenziale: il mondo di Tunaria è un regno spoglio, puntellato da radi alberi ed ancor più rari elementi architettonici o naturali, di textures scarne e poco dettagliate, con scarsissime possibilità di interazione. Della limitata varietà dei modelli si è già detto, ma rimane incomprensibile il perché un titolo che della diversità tra i vari giocatori dovrebbe fare il suo cavallo di battaglia sia stato trascurato un particolare così importante: le poche scelte a disposizione rendono i personaggi dei vari giocatori tutti molto simili tra loro, specie all’inizio, visto che l’equipaggiamento base è uguale per tutti. Ci sarebbe voluto davvero poco a migliorare quest’aspetto, specie considerato che i programmatori non sono certo alla loro prima esperienza (su Pc Everquest gira fin dal lontano 1999).D’altronde grafica scarna non significa necessariamente brutta ed in effetti locazioni e paesaggi sono piacevoli a vedersi nella loro essenzialità e danno un’idea di libertà ed estensione non indifferenti, con una linea dell’orizzonte sufficientemente ampia ed una convincente sensazione di “essere” nel gioco, di vivere effettivamente in quel mondo fantasy che avete sempre sognato: sarà la vostra fantasia a compensare le lacune del motore grafico e a farvi impersonare ed amare il vostro eroe digitale!Anche il sonoro non si discosta dal basso profilo del comparto tecnico, con poche musiche epiche, rari suoni d’ambiente e trascurabili effetti sonori.In un gioco di ruolo on-line, inoltre, la comunicazione con gli altri giocatori è fondamentale: in “Everquest Online Adventures” oltre ad una serie di frasi e gesti pre-impostati (praticamente tutto l’essenziale tipo “ciao”, “seguimi” o “all’attacco”), è concesso di comunicare direttamente con gli altri giocatori umani via chat. In ogni momento è infatti possibile accedere ad una sorta di tastiera virtuale con cui comporre il proprio messaggio da inviare agli altri; purtroppo scrivere messaggi di una certa lunghezza giostrandosi con il solo pad è impresa lunga e snervante e proprio per questo è stata implementata la compatibilità con la (non proprio economica) tastiera usb per PS2, che riduce i tempi morti durante la conversazione. D’altronde è facile immaginare come nei momenti più concitati, tipo durante i combattimenti, risulti praticamente impossibile ritagliarsi il tempo di comunicare con gli altri giocatori, pena l’inattività del proprio personaggio, ed è in questi frangenti che maggiormente si rimpiange l’incomprensibile, mancata inclusione della compatibilità con l’headset della PS2, che avrebbe reso l’esperienza di gioco immensamente più divertente e gratificante!

– Primo gdr online per PS2 qui in Europa

– Possibilità di incontrare e fare gruppo con giocatori umani di tutta Europa ed oltre

– Un mondo enorme da esplorare

– Richiede il pagamento di un canone periodico (peraltro piuttosto contenuto)

– Tecnicamente migliorabile

– Non supporta l’headset

7.6

Nonostante Everquest Ondine Adventures sia in assoluto il primo gioco di ruolo interamente on-line uscito su PS2 (e probabilmente lo rimarrà a lungo, visto che l’annunciato “Champions of Norrath” pare sarà tutt’altro tipo di prodotto e l’uscita degli attesissimi “Final Fantasy XI” e “Monster Hunter” è ancora in forse a causa dell’incognita della distribuzione dell’hard disk per PS2 in Europa, tutt’altro che sicura), certe mancanze non possono comunque essere perdonate ad un team di sviluppo che proviene direttamente dalla quinquennale esperienza con l’Everquest per Pc.

A fronte, quindi, di un gioco immenso, talvolta maestoso, ed al divertimento conseguente al trovarsi a vivere e lottare in un mondo fantastico assieme ad amici e compagni “umani” e non governati da un’IA più o meno deficitaria, stanno alcune imperdonabili trascuratezze quali un comparto tecnico appena sufficiente, le scarse opzioni di personalizzazioni e la difficoltà nel comunicare con gli altri giocatori derivante dalla necessità di avere una tastiera usb e dal mancato supporto per l’headset.

Si tratta di problemi che è necessario rimarcare, ma che non inficiano più di tanto un’esperienza di gioco comunque davvero divertente, spesso esaltante e sicuramente longeva: i reami di Norrath ed i suoi abitanti vi attendono, sarete in grado di raccogliere la sfida?

Voto Recensione di Everquest Online Adventures - Recensione


7.6