Recensione

Ben 10: Protector of Earth

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a cura di OrsoR@ro

Sempre più spesso i giochi prodotti traggono spunto da film o cartoni animati, ed è così che ci troviamo di fronte all’ennesimo esempio: Ben 10: Protector of earth, che, sfruttando la licenza originale di un recente cartoon in onda sull’emittente televisiva “Cartoon Network”, ci trasporterà all’interno delle atmosfere della prima serie animata, composta da ben trenta episodi decisamente interessanti e piacevoli. Andiamo ad analizzare più nel particolare le vicende del nostro protagonista.

Chi è Ben?Molti forse non conosceranno le avventure di questo stravagante ragazzino. Ben Tennyson, 10 anni, durante un campeggio con il nonno e l’odiosa cugina trova nella foresta un misterioso artefatto. Questo strano oggetto simle a un orologio, nasconde un potere sovraumano e una volta messo al polso non potrà più essere rimosso. Dapprima spaventato, il giovane Ben cerca di disfarsene ma resterà estasiato quando verrà a conoscenza delle potenzialità acquisite grazie all’aiuto del sorprendente dono ottenuto. Esso permetterà al nostro giovane eroe di trasformarsi in moltissime creature dalle poderose capacità, incoraggiando Ben a diventare un eroe a difesa delle persone più deboli. Come spesso accade però, da “grandi poteri derivano grandi responsabilità” e così lungo il cammino saranno molti coloro che brameranno il potente arnese, che presto verrà riconosciuto come l’Omnitrix, arma pericolossissima che nelle mani sbagliate potrebbe portare alla distruzione dell’intero universo. Seguendo le tappe del Caravan, sul quale Ben, insieme al nonno Max e alla cugina Gwen viaggia per tutta l’America, partità la nostra avventura. Durante la notte infatti un misterioso alieno risucchierà il potere dell’Omnitrix lasciando al nostro eroe la preoccupazione di recuperare – per il bene dell’umanità – quanto sottrattogli, prima che sia troppo tardi.

Da “Ben 10” a “Ben 5”A differenza di quanto si legge nel titolo, durante il gioco ci sarà concessa la possibilità di trasformarci in cinque alieni, rispetto ai dieci della prima serie del cartone animato. Inizialmente non saranno possibili tutte le trasformazioni, proprio perché le gemme che alimentano l’Omnitrix sono state rubate. Soltanto due saranno le mutazioni disponibili sin dal primo livello, ossia: “Inferno” e “2×2”. Ogni alieno ha capacità peculiari e poteri che dovranno essere utilizzati durante l’avventura per poter procedere da livello a livello.

Inferno, ha il potere di manipolare il fuoco, potendo cosi estinguere barriere incandescenti che altrimenti ci negherebbero l’accesso ad alcune aree. Ha inoltre l’abilità di creare palle infuocate e di raggiungere alcune piattaforme lontane, grazie ad una scia di fuoco che per alcuni instanti lo lascia levitare in area.

2×2 è un grosso alieno, dotato di quattro robuste braccia che ci consentiranno in combattimento di mettere al tappeto anche i nemici di grossa stazza. Proprio per le sue fattezze non ha una grande agilità e i suoi movimenti sono alquanto pesanti e meccanici, con salti che non coprono grandi distanze.

Il sistema di controllo del personaggio è davvero semplice e intuitivo ma al contempo efficace e divertente. Lo stick analogico del Nunchuk controlla i movimenti del nostro personaggio in tutta libertà. Il tasto Z consente di spiccare salti da una piattaforma all’altra e il pulsante C di parare i colpi dei nemici. Il sistema di combattimento invece può essere gestito in due differenti modi. Tenendo presente che gli attacchi fondamentali sono due: quelli leggeri e quelli pesanti, potremo decidere se utilizzare i classici pulsanti A e B oppure sostituire a queste combinazioni un oscillamento verticale e orizzontale del Wii Remote, sfruttando i sensori del Wii. A modesto parere di che scrive è consigliato l’utilizzo del metodo classico, poiché l’oscillare il pad wii per aria causerebbe una grande ripetitività durante le missioni e renderebbe più difficile la realizzazione delle varie combo che si possono sbloccare nel corso del gioco (delle quali parleremo più approfonditamente in seguito). Oltre alle mosse di base, esistono poi attacchi personalizzati per ciascun alieno e che verranno effettuati con la pressione verso il basso del D-Pad, che servirà inoltre a gestire le varie trasformazioni. Queste avranno una durata limitata nel tempo, che però potrà essere prolungata grazie ai numerosi power up che troveremo rompendo casse ed oggetti presenti sulla scena di gioco. Man mano che si avanzerà guadagneremo inoltre punti grazie ai quali verranno sbloccate nuove combo, sempre più complesse e devastanti. Le mosse da noi realizzabili sono numerosissime, arrivando a toccare le ottanta combinazioni, numero che consente una vasta variabilità negli scontri e che scongiura ogni pericolo di monotonia. Il gioco si svolge tendenzialmente con uno scrolling orizzontale, qualificandosi al 50% come classico platform e per l’altro 50% come picchiaduro a scorrimento. L’esplorazione di ogni livello non sarà libera; la telecamera si bloccherà ad ogni porzione di livello e non potremo proseguire fin quando non avremo eliminato tutti i nemici che appariranno in tale area. Il senso di viaggio è quindi a senso unico da sinistra a destra, senza possibilità di tornare indietro. A proposito dei nemici, segnaliamo come ogni categoria viene presentata da una piccola scheda che li qualifica in base a caratteristiche come potenza, agilità ed altro, indicandoci anche le peculiarità di ogni di essi magari, i punti deboli e come combatterli. Alla fine di ogni livello, ognuno dei quali corrispondente ad una precisa area degli States, troveremo un boss finale che – nella maggior parte dei casi – rivelerà un frammento di gemma necessaria al nostro Omnitrix e che ci rilascerà solo dopo che lo avremo eliminato. Particolare la visuale adottata per gli scontri con molti nemici di fine stage, che segue lo stile che avevamo ritrovato ad esempio in Sonic Adventure per DS. Essi si posizioneranno sullo sfondo e noi saremo di fronte a loro con la telecamera virtuale posizionata alle nostre spalle. Oltre al normale utilizzo di calci e pugni ci sarà chiesto – per eseguire il colpo di grazia – di eseguire combinazioni di tasti premendoli con il giusto tempismo, oppure mirando con il Wii Remote ad alcune zone predefinite. Una volta ottenute tutte le gemme potrmo controllare anche altri alieni:

XLR8 è uno strano lucertolone nero dotato di una velocità disarmante, capace di circondare ogni nemico senza nemmeno dare loro il tempo di accorgersene. Tale destrezza ci consentirà molto spesso di attivare due o più leve contemporaneamente in maniera tale da aprire cancelli o portoni.

Rotolone somiglia invece ad un grosso Pokemon ed è in grado di appallottolarsi e scatenare una forza incontrastabile. Le poderose braccia lo aiutano ad eliminare facilmente qualsiasi nemico; è una furia che nessuno può fermare quando diamo inizio ad una serie di combo.

Ultimo mostro disponibile è Wildvine sorta di pianta aliena proveniente dal pianeta Verdance. Questi ci permetterà di sferrare attacchi a lunga distanza grazie ai lunghi tentacoli che si ritrova al posto delle gambe.

La longevità del titolo si attesta su livelli discreti. In generale ogni livello riprende un’area geografica dell’America, percorrendola da nord a sud, da est a ovest. Per completare ogni missione occorreranno da 15 ai 20 minuti, ricordando che non potremo attraversare il livello a nostro piacimento, ma che sarà la cpu a farci avanzare ogni qual volta avremo eliminato tutti i nemici comparsi in quella porzione. Sempre più spesso il parametro della longevità viene associato alla rigiocabilità e anche su questo aspetto Ben 10 si comporta bene. Molto spesso saremo richiamati a rigiocare il livello per trovare frammenti di DNA o tessere magnetiche che ci consentiranno di sbloccare gli extra selezionabili dal menu principale.Ci sarà concesso così di scoprire gli Art Work di personaggi o ambientazioni, visualizzare le schede dei nemici, alcuni video o trucchi da inserire durante il gioco per potenziare ulteriormente i nostri alieni. Purtroppo la difficoltà del titolo è relativamente bassa, soprattutto per giocatori esperti, ricordando così che il target è destinato ai più piccoli. Il “game over” è praticamente inesistente e potremo perdere un numero infinito di vite ricominciando l’azione dal punto esatto in cui ci eravamo bloccati. La barra dell’energia si ricarica anche troppo spesso grazie ai bonus nascosti nelle casse o altri oggetti sparsi per il livello, e la durata delle nostre trasformazioni è pressocchè illimitata tenendo conto che anche per questa sono presenti numerosissimi power up che permetteranno di rimanere trasformati a lungo.Nota positiva da segnalare è la presenza della modalità multiplayer in cooperazione, decisamente divertente e piacevole. Tra i suggerimenti che ci verranno dati durante il caricamento prima di inizare una missione c’è proprio questo: “il giocatore due può entrare in qualsiasi momento nell’azione”. Secondo il noto teorema “two is megl che one”, la giocabilità raddoppia, consentendo di spartirci tra amici i compiti e i nemici da abbattere, coordinando per l’appunto le nostre azioni al fine di avanzare più facilmente verso il boss finale.

Dal cartone al videogioco, tutto in sintonia!Ben 10 è realizzato con una veste grafica in cel shading, caratteristica che ben si adatta alla trasposizione dal cartone al gioco. La grafica però risulta semplice, forse fin troppo. Ancora una volta i programmatori si arrestano di fronte al reparto visivo che – tanto per cambiare– possiamo considerare da old generation. Queste parole sono confermate dal possibile raffronto con la versione PS2, praticamente identica. Le brevi cut-scene animate rispecchiano perfettamente il cartone animato, segnale questo, che ci indica una licenza sfruttata sostanzialmente bene. Le location sono varie e numerose, da grandi foreste si va alle complesse metropoli americane, passando per aspre zone desertiche o grandi canyon. L’interazione con l’ambiente che ci circonda è completa, potendo distruggere tutto ciò che ci capita sotto tiro: casse, autovetture, cassonetti per l’immondizia e veicoli vari. Si poteva fare di più sotto questo punto di vista, tendando di sfruttare un tantino meglio questa console di nuova generazione, altrimenti l’acquisto per tale piattaforma potrebbe non essere del tutto legittimato dovendo scegliere un titolo in questo periodo così caldo e affollato di uscite.

– Semplice ed immediato

– Ottanta combo a disposizione

– Modalità cooperativa

– Grafica migliorabile

– Un pò troppo facile

– Potevano inserire più alieni

6.5

Ben 10 è un gioco sufficiente, che nella sua semplicità riesce a divertire rispecchiando pienamente il cartone animato. I controlli sono ben implementati e consentono una facilità e rapidità di attacco notevole ma, come detto in precedenza, è consigliato l’utilizzo dei pulsanti piuttosto che sfruttare la nuova feature del Wii Remote. Peccato per la scarsa difficoltà che indirizza all’acquisto solo un pubblico giovane. Per il resto che dire, se in futuro dovessero proporre un secondo capitolo della serie, implementando magari più trasformazioni aliene e un miglior bilanciamento, potremmo accoglierlo molto più favorevolmente, aspettandoci anche maggiore profondità. Al momento però godiamoci questo Ben 10: “It’s hero time”.

Voto Recensione di Ben 10: Protector of Earth - Recensione


6.5