Yamaoka e lo sviluppo in Giappone

Avatar

a cura di bl4ckm4x

Forse abbiamo raggiunto il massimo che potevamo raggiungere e dobbiamo ammetterlo. Penso che i giapponesi che non capiscono la cultura oltreoceano non saranno capaci di creare prodotti d’intrattenimento per il mercato globale.” È l’analisi sul mercato nipponico di Akira Yamaoka, compositore di Silent Hill, Shadows of the Damned e del prossimo Sine Mora. Intervistato dai colleghi di Edge, Yamaoka ha infatti riflettuto sull’attuale situazione videoludica giapponese: “Creare videogiochi è un servizio. Se non si può, o non si vuole, capire e venire incontro agli utenti in tutto il mondo, io non penso sia possibile creare l’intrattenimento che desiderano.“Un parere che trova riscontro nelle parole di Theodore Reiker, creative director presso Digital Reality, team ungherese che ha collaborato allo sviluppo di Sine Mora, che paragona l’attuale situazione con quella della cinematografia degli anni passati: “Il videogiochi giapponese ha regnato per molti anni ma ora i tempi stanno cambiando. I designer giapponesi stanno creando ancora giochi fantastici e freschi, ma come l’Europa ha perso il primato nel cinema cedendo il passo a Hollywood, così il Giappone ha perso contro i blockbuster e i social network. Sarà interessante vedere come si adatteranno.”