Wonder Woman 2: Gal Gadot non parteciperà finché non sarà cacciato il producer accusato di molestie

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Importante intoppo nella produzione di Wonder Woman 2, il nuovo film dedicato all’iconica eroina dei fumetti DC interpretata da Gal Gadot, che sarà ancora una volta diretto da Patty Jenkins.L’attrice ha infatti annunciato che non tornerà a lavorare sul film fino a quando Warner Bros. non avrà ufficialmente cacciato dal team Brett Ratner, producer accusato di molestie sessuali da diverse attrici.Secondo quanto riferisce la fonte, «Gadot ha fatto sapere che non firmerà per il sequel fino a quando Warner Bros. non caccerà Brett, interrompendo l’accordo finanziario con lui.»Il producer in questione, mediante la sua compagnia RatPacDune Entertainment, ha partecipato anche alla lavorazione del primo film, investendo dei soldi per renderlo realtà e, ovviamente, incassando la parte spettante per il successo. L’accordo di finanziamento è stato proposto anche per il sequel, ma Gadot ha spiegato che «so che Warner sa qual è la parte giusta da cui stare», dal momento che «non è possibile realizzare un film che affondi le sue radici nel dare fiducia e forza alle donne facendolo in parte finanziare da un uomo accusato di molestie nei confronti delle donne stesse.»Tra le artiste che hanno accusato Ratner per i suoi comportamenti ci sono Olivia Munn e Natasha Henstridge, oltre ad Ellen Page che lo aveva additato per la sua omofobia—avendola insultata in quanto omosessuale. Dopo le loro denunce, Warner Bros. aveva già dichiarato di voler via via interrompere i suoi rapporti con il producer, che però per ora è rimasto al suo posto in Wonder Woman 2.Vedremo se le cose cambieranno nelle settimane a venire, dal momento che Warner può sicuramente trovare un altro finanziatore—ma non può di punto in bianco trovare una nuova Wonder Woman all’interno delle pellicole della serie DC Extended Universe. Fonte: IGN.com