Wolfenstein: Youngblood, il producer parla delle questioni politiche presenti nel gioco

Il produttore esecutivo Jerk Gustafsson ha parlato del gioco nel corso di un'intervista a GamesIndustry.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Wolfenstein: Youngblood è disponibile da poche settimane su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.

Sulle nostre pagine vi abbiamo proposto la nostra recensione del gioco, accompagnata anche dalla video recensione dello sparatutto firmato MachineGames e Arkane Studios.

Ora, il produttore esecutivo Jerk Gustafsson ha parlato del gioco nel corso di un’intervista a GamesIndustry, più in particolare circa la possibilità che il titolo contenga un messaggio politico:

No, ma ovviamente in qualche modo la politica è presente, dal momento che abbiamo i nazisti, giusto? In un certo senso, ha un messaggio politico perché per come rappresentiamo i nazisti, Hitler e il regime nazista è il male del mondo. Hanno conquistato ogni cosa e sono stati respinti in una certa misura anche in questo gioco, simboleggiano ancora ciò che è male e tu sei il protagonista che combatte quel male. Quindi, in questo senso, [Youngblood, n.d.R.] è un gioco politico perché vi è un messaggio su come liberare il mondo da quel male.

Al giorno d’oggi ci sono molte cose che puoi dire siano politiche. Ma quando scriviamo le storie dei nostri giochi, non pensiamo davvero a un messaggio politico. Scriviamo solo la storia che vogliamo raccontare. Tuttavia non ci rifuggiamo se notiamo che ci sono elementi di politica al suo interno. E speriamo che valga anche per altri giochi.

Per tutti gli ulteriori approfondimenti, video e notizie dedicate a Wolfenstein: Youngblood, fate riferimento come sempre alla nostra scheda dedicata.

Voi ci state giocando? Ditecelo nei commenti!

Fonte: GN