Volete sembrare ricchi? Comprate un iPhone - Spazio Tech

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non mancano, anche questa settimana, le novità tech e social di cui parlare in Spazio Tech, la nostra rubrica settimanale che vi parla di quelle più calde. Tra gli argomenti di oggi, la conferma che iPhone viene visto come status symbol, la bocciatura della nuova direttiva sul copyright da parte dell’Unione Europea e le novità per WhatsApp.

Nei giorni scorsi vi avevamo riferito dell’oscuramento volontario di Wikipedia, che per protestare contro la nuova direttiva per il copyright in discussione presso l’Unione Europea aveva deciso di sospendersi per qualche giorno. A far discutere erano soprattutto alcuni punti della direttiva, come la possibilità di introdurre una licenza da pagare per poter linkare o citare contenuti non propri in Rete. Discorso simile anche per un altro punto della normativa, l’articolo 13, che proponeva un filtro simile a quello già presente su YouTube per evitare l’upload di contenuti protetti dal copyright
Discussa il 5 luglio scorso, la direttiva è stata respinta dal Parlamento Europeo, che ha deciso di rispedirla al mittente affinché venga ridiscussa ed eventualmente modificata. Vedremo, a questo punto, cosa succederà nei prossimi mesi.

Le battaglie di WhatsApp: occhi puntati contro spam e fake news

Nei giorni scorsi, WhatsApp ha annunciato ufficialmente il suo impegno in due battaglie: quella contro le fake news e quella contro lo spam.
Per quanto riguarda la prima, il gigante della messaggistica istantanea ha deciso di destinare un premio di $50.000 a chi troverà un modo per arginare il fenomeno, così da evitare il diffondersi senza contraddittorio di notizie prive di fondamento. L’allarme è scattato soprattutto dopo che diverse persone sono state linciate, in India, a causa di un’accusa di traffico di minori che era stata inventata di sana pianta in una notizia.
Per quanto riguarda lo spam, invece, l’app sta integrando una funzione di analisi dei link che ricevete via messaggio, con la possibilità di segnalarvi quelli che ritiene essere dannosi. In questo modo, dovrebbero limitarsi i rischi per chi si espone, cliccando innocentemente su link che non riteneva malevoli.

Instagram vi avvisa quando avete visto tutte le novità

Piccoli aggiornamenti anche per Instagram, che sta introducendo una nuova feature per farvi risparmiare del tempo: quando, infatti, avrete scrollato tutti gli ultimi post dei vostri contatti, il social ve lo farà sapere con un apposito messaggio, evitandovi così di continuare a tentare di districarvi tra i vecchi post in cerca dei nuovi. Sicuramente, una nuova mossa in direzione della politica recente del social, che vuole ottimizzare il tempo speso dai suoi utenti a sfogliare le sue foto, le sue Storie e i suoi video.

Fatturazioni ogni 28 giorni: operatori telefonici devono risarcirvi

Ci sono più o meno buone notizie per gli utenti degli operatori telefonici che, qualche tempo fa, hanno dato il via alle fatturazioni ogni 28 giorni anziché mensili. L’AGCOM, infatti, ha sancito che i suddetti operatori sono costretti a risarcire i consumatori, anche se purtroppo non parliamo di risarcimenti in denaro. Dovranno, invece, integrare progressivamente in bolletta i giorni già pagati e sottratti con il passaggio dal mese ai 28 giorni, in modo da restituire così, con i “giorni”, le cifre extra che i clienti sono stati costretti a pagare.
Si tratta di una soluzione possibile per chi si serve ancora dello stesso operatore, mentre bisognerà vedere come potranno muoversi i clienti che sono passati a altre compagnie telefoniche.

L’iPhone è uno status symbol, ora è ufficiale

Sentiamo spesso dire che iPhone sia il telefono di chi ha tanti soldi da spendere e ora è arrivato lo studio che lo conferma. Secondo quanto rilevato dall’Università di Chicago, infatti, possedere un iPhone corrisponde ad un alto reddito del suo proprietario nel 69,1% dei casi presi in analisi, almeno negli Stati Uniti d’America. Più basso il risultato di Android, che ha consentito di legare correttamente lo smartphone e il reddito dell’utente solo nel 59,5% dei casi.
Si tratta, ovviamente, di uno status symbol che va al passo con i tempi: come riportato da Business Insider, ad esempio, nel 2004 era ritenuto uno status symbol avere alla propria tavola la salsa di soia Kikkoman.

L’ufficializzazione del fatto che iPhone, a prescindere dalla qualità elevata o meno del suo hardware, sia un vero e proprio status symbol era solo una formalità. Nel frattempo, vedremo se le battaglie di WhatsApp riusciranno a sconfiggere le fake news e lo spam, mentre l’Unione Europea ha rinviato le discussioni per la nuova direttiva per il copyright.