Per la Casa Bianca bisogna salvaguardare i millennials da COVID-19 (e c'entrano i videogiochi)

I millennials sono quelli più agili con i videogiochi, sono quelli che ci hanno portato le innovazioni, secondo la dottoressa Deborah Birx

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L’emergenza coronavirus è sicuramente l’elemento chiave di questo momento storico, che ci richiede di tenere al sicuro le persone che potrebbero essere più vulnerabili al contagio, rallentandone la diffusione. E, a quanto pare, ci richiede anche di tenere un occhio di particolare riguardo per i millennials (i nati tra gli anni ’80 e fine anni ’90). Perché? Perché sono quelli che sanno come giocare agilmente con i videogiochi – il che significa che ci hanno portato la confidenza nei confronti delle innovazioni.

A riferirlo è stata la dottoressa Deborah Birx, della commissione per l’emergenza coronavirus della Casa Bianca, che durante il suo intervento ha spiegato che i millennials devono prendono molto seriamente la minaccia dell’infezione. I motivi? Perché «sono la generazione parte di quel gruppo che ci ha portato l’innovazione, soprattutto attraverso la loro abilità di guardare in tutti gli angoli e saltare da una parte all’altra dei giochi. Io andavo sempre di livello in livello, non mi rendevo conto che si poteva andare dal livello 3 al livello 7: questo ce lo hanno insegnato i millennials. Sono in grado di andare in cerca di cose che noi non vediamo nemmeno, abbiamo bisogno di loro per rimanere in salute.»

Se state pensando che tutto questo potrebbe essere un riferimento a Super Mario Bros. 3, è perché probabilmente lo era – ma il toto-nomi è ancora aperto.

Il commento della dott. ssa Birx arriva in seguito al fatto che le è stato segnalato che in Francia e in Italia anche tantissimi millennials sono stati coinvolti nell’infezione, forse, afferma, perché l’hanno inizialmente sottovalutata e pensavano fosse pericolosa solo per i più anziani. Speriamo, quindi, che le nostre capacità nel gaming ci possano tornare presto utili come la dottoressa ritiene.

Fonte: Kotaku