Valve si pronuncia sullo scandalo Counter-Strike e fa il punto della situazione

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Vi abbiamo parlato in uno speciale, nei giorni scorsi, dello spinoso caso di gioco d’azzardo che si è costruito intorno a Counter-Strike, dopo che si sono generati in Rete dei veri e propri casinò virtuali sulle skin del gioco targato Valve. In caso vi foste persi i dettagli della vicenda, potete recuperarli nel nostro ricco speciale. Dopo qualche giorno di silenzio, Valve stessa ha finalmente pubblicato una nota ufficiale, nella quale si espone sul fenomeno e dichiara che chiederà la cessazione delle attività collegate a Steam per i siti coinvolti nel fenomeno.“Nel 2011, abbiamo aggiunto su Steam una feature che consentiva agli utenti di eseguire il trade-in degli oggetti, rendendo molto più facile ottenere gli oggetti che volevano. Da allora, un certo numero di siti di scommesse ha cominciato a usare a proprio vantaggio il sistema di scambio di Steam, e ci sono state alcune false supposizioni relative al nostro coinvolgimento con questi siti” si legge nella nota ufficiale, firmata da Erik Johnson.“Vorremmo chiarire che non abbiamo nessuna relazione d’affari con nessuno di questi siti. Non abbiamo mai ricevuto denaro da questi. E Steam non ha un sistema che consenta di convertire gli oggetti in-game in moneta reale. Questi siti hanno messo insieme le loro operazioni in due passi. Prima di tutto, utilizzano le API OpenID per far dimostrare agli utenti la proprietà dei loro account e oggetti di Steam. Qualsiasi altra informazione che riescono ad ottenere dall’account Steam dell’utente, viene fornita manualmente da quest’ultimo, oppure ottenuta dal profilo della Community in caso sia pubblico. In secondo luogo, creano degli account Steam automatizzati che creano le stesse web call degli utenti Steam individuali.”“Utilizzare le API OpenID e fare le stesse web call degli utenti Steam per mettere su un business di gioco d’azzardo non è consentito né dalle nostre API, né dal nostro user agreement. Cominceremo ad inviare delle notifiche a questi siti, chiedendogli di cessare le operazioni mediante Steam. Andremo oltre, se necessario. Gli utenti dovrebbero tenere conto di queste informazioni, mentre gestiscono il loro inventario in-game e le loro attività di scambio.”Rimanete con noi per futuri aggiornamenti sulla vicenda, quando capiremo quale sarà la risposta dei siti alle azioni di Valve.