Un Trofeo in L'Ombra della Guerra è un ironico riferimento ad Assassin's Creed

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Qualche tempo fa, l’uscita di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor
(2014) suscitò qualche perplessità tra gli sviluppatori della serie Assassin’s Creed, ed in particolar modo nel combat designer Charles Randall. All’epoca, infatti, quest’ultimo rimase molto stizzito di fronte alle somiglianze tra le animazioni del gioco Monoltih e Assassin’s Creed II
, al punto che fece notare la cosa sul suo profilo Twitter.«Seriamente, qualcuno mi dica come è potuto succedere che del codice e degli asset di Assassin’s Creed 2 siano finiti in questo gioco La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor? C’è il *mio* codice in questo gioco» denunciò ai suoi follower sul noto social network. «Ho passato due anni a guardare Assassin’s Creed 2, lo riconosco quando lo vedo.»Dal momento che l’accusa rischiava di gonfiarsi notevolmente—di fatto, un dipendente Ubisoft accusava un’altra compagnia di aver in qualche modo messo le mani sul suo codice—Randall cercò in seguito di calmare le acque, precisando che non voleva intendere che qualcuno avesse rubato il suo lavoro, ma solo che fosse palese che Assassin’s Creed II fosse una «pesante influenza» per L’Ombra di Mordor. A quanto pare, a diversi anni di distanza, la questione non è ancora completamente risolta e l’ascia di guerra—è proprio il caso di dirlo—è stata ironicamente disotterrata in La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra.All’interno del gioco è infatti disponibile un curioso Trofeo/Achievement, che in lingua originale recita “Everything is permitted”. In italiano suona come “tutto è lecito”, esattamente lo slogan di Assassin’s Creed, anche se per qualche motivo nella localizzazione nostrana di L’Ombra della Guerra si è tramutato in “tutto è permesso”.In ogni caso, la descrizione del Trofeo lascia ancora meno spazi a dubbi: «umilia un Assassino fino a farlo impazzire.»Il riferimento è insomma estremamente palese e potrebbe strappare qualche sorriso a chi ha seguito questa diatriba nel corso degli anni. Chissà che Ubisoft non voglia rispondere con qualche battuta simile all’interno del suo atteso Assassin’s Creed Origins…Fonte: Eurogamer.net