Un Dante giapponese di colore

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a cura di Alex Overkilll

Per la campagna promozionale nipponica di Dante’s Inferno a impersonare il protagonista del gioco è stato chiamato un ragazzo di colore. Scelta bizzarra questa agli occhi di un occidentale, ma nient’affatto sopra le righe o inusuale per il pubblico orientale.La scelta dei promoter videoludici in Giappone si basa pesantemente sulla loro notorietà pubblica. E se a questa, posseduta a pieno diritto dall’afroamericano in esame, si aggiunge poi il possesso dello stesso nome del sommo poeta (la star si chiama infatti Dante Carver)… il contratto è bello che pronto.