Swatting: californiano condannato a 20 anni di carcere

Una pena esemplare per un caso di swatting fatale negli Stati Uniti

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a cura di Paolo Sirio

Un californiano è stato condannato a 20 anni di carcere per aver praticato lo swatting, ovvero fatto diverse telefonate alle forze di polizia richiedendone l’intervento presso case di utenti con cui stava giocando online.

La condanna è arrivata oggi dopo che una di queste telefonate aveva portato alla morte, durante uno degli interventi delle forze armate, di un giocatore di 28 anni, Andrew Finch, nel 2017 nel Kansas.

Il giudice Eric Melgren ha emesso la sentenza di venti anni nei confronti del 26enne Tyler R. Barriss – che era stato assoldato a sua volta da un gamer dell’Ohio – dopo un accordo che prevedeva si dichiarasse colpevole di fronte a 51 capi d’accusa federali.

Un particolare che desta amarezza è che lo swatting fatale è partito nel contesto di una scommessa da 1 dollaro e mezzo su una partita di Call of Duty WWII.

Inoltre, si è trattato di uno scambio di persona visto che non era Finch il destinatario dello swatting ma un giocatore di Wichita, che da qualche tempo aveva cambiato residenza.

In casi del genere la speranza è che la severità delle pene, oltre naturalmente alle conseguenze estreme che ne sono derivate purtroppo sul campo, funga da ostacolo ad un fenomeno di rara stupidità.

call of duty wwii

Fonte: ResetEra