Stephane D’Astous critica Square Enix per la gestione dei suoi migliori franchise

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a cura di Alexander

Negli utlimi giorni Stephane D’Astous è balzato agli onori delle cronache videoludiche per il suo addio a capo dello studios Eidos Montreal, che dirigeva da sei anni e col quale ha contribuito allo sviluppo di Deus Ex: Human Revolution e al reboot di prossima uscita della serie Thief.Le divergenze con il publisher Square Enix erano ormai insanabili e il dirigente ha deciso di lasciare, ma non senza criticare e rimproverare la compagnia giapponese, che ha avuto un anno finanziario tribolato nonostante avesse nel proprio portfolio titoli tripla A del calibro di Tomb Raider, Hitman: Absolution e Sleeping Dogs. D’Astous crede che la compagnaia abbia fallito nel tradurre la qualità dei titoli in un succeso monetario.Ecco le parole che ha rilasciato a Polygon: “Ci troviamo in una situazione in cui abbiamo grandi giochi che avrebbero potuto vendere di più. L’anno scorso sarebbe dovuta essere una grande stagione ma così non è stato. Il publisher ha bisogno di imparare alcune cose su come vendere i propri giochi. Hanno grandi franchise, ma devono imparare a gestirli meglio”. Altro punto critico attaccato da D’Astous è quello relativo la comunicazione tra la compagnia madre e i suoi studios, ritenuta carente.