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Da Call of Duty a The Last of Us: gli articoli della settimana | SpazioWeekly

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

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  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , 3DS
  • Data di uscita:

Nuovo appuntamento con SpazioWeekly, la rubrica in cui vi raccontiamo gli articoli usciti questa settimana su SpazioGames che non potete assolutamente perdervi. Dopo l’uscita zero della rubrica, anche questa volta gli argomenti non mancano: dalla recensione finale di Call of Duty: Black Ops 4 a quella di Dark Souls su Switch, passando per un appuntamento con Il dettaglio che ricorda uno dei momenti di The Last of Us che ci hanno fatto innamorare del gioco.

Call of Duty: Black Ops 4: la recensione finale

Addio jetpack, addio verticalità, viva l’orizzontalità. Lo grida forte Call of Duty: Black Ops 4, che nelle sue scelte di rottura rispetto alle ultime uscite trova un modo tutto suo di reinventarsi. Il risultato è un’esperienza che, tagliando la campagna per dedicare tutte le risorse all’online, sa divertire e offre un gunplay profondo e appagante, in cui l’introduzione della battle royale è una freccia aggiuntiva a un arco che avrebbe funzionato già di per sé.

call of duty black ops 4

Le sbavature del comparto tecnico e qualche sbilanciamento tra gli specialisti, nel giudizio firmato dal nostro Matteo Bussani, non compromettono un videogioco che, nel complesso, merita tutte le attenzioni degli appassionati degli sparatutto competitivi.

Dark Souls su Switch: compromessi e qualità?

Potremmo riassumere così, il giudizio del nostro Domenico Musicò su Dark Souls per Nintendo Switch: potrete giocare il titolo di From Software dove vorrete, ma con dei compromessi. Se già l’uscita rimasterizzata su PS4 e Xbox One non era esente da inciampi, il discorso vale anche per questo approdo su Nintendo Switch, instabile in alcune areee, ma tutta da godere al pensiero di potersi portare il gioco semplicemente in borsa.

Le performance sono meno precise proprio in modalità docked e, come accennato, se non è la possibilità di giocarci on the go, ciò che vi interessa, allora è bene tenere a mente che ci sono altre uscite superiori del primo Dark Souls.

Non solo Gwent: alla scoperta di Thronebreaker

Il nostro Marcello Paolillo è volato in Polonia per incontrare CD Projekt RED, qualche tempo fa, e per mettere le mani sullo spin-off Thronebreaker: The Witcher Tales. Dopo la robustezza di Gwent, i ragazzi polacchi sono riusciti a dare anima e struttura a un gioco di carte ambientato nell’universo narrativo di Andrzej Sapkowski, che tra un’inquadratura in un suggestivo 2D isometrico e un’altra vi mette per le mani un sistema di gioco ricco e profondo, ma anche molto (troppo?) complesso.

thronebreaker

Storie di Guerra da Battlefield V

Non c’è solo il multiplayer, negli sparatutto, almeno secondo Battlefield V. Lo aveva sottolineato Battlefield 1, lo rimarca la nuova uscita con le War Stories che il nostro Matteo Bussani ha provato direttamente in casa di EA. L’intento è invariato: raccontare diverse storie dal fronte che possano far vivere, almeno in minima parte, la quotidianità dell’orrore di un conflitto che ha spezzato in due il Novecento e perfino la Storia dell’umanità, suddivisa tra un prima e un dopo.

Le campagne saranno tre, con una quarta gratuita in arrivo a dicembre. Secondo Bussani, questa volta la struttura delle storie sarà più aperta, al punto che la storia Nordlys per buona parte fa di tutto per non farvi sparare, ma per votarvi a un approccio furtivo.

Battlefield V Demo

Le idee, insomma, non mancano, anche se per ora la realizzazione tecnica da work-in-progress ha influito sul pathos della nostra prova. Per i pareri finali bisognerà aspettare la recensione, ma non possiamo che raccomandarvi l’articolo completo dedicato alla nostra prova.

Il potere di una giraffa: The Last of Us

Dai, che ve la ricordate tutti. Lo sapete, di che scena stiamo parlando. E, se non lo sapete, fuggite immediatamente da queste righe, perché significa che dovete ancora giocare The Last of Us e non abbiamo nessuna intenzione di rovinarvela.

the last of us giraffe

Il nostro Francesco Ursino ha dedicato la nuova puntata della sua rubrica Il Dettaglio, che analizza dettagli dei videogiochi non sempre in evidenza, proprio alle giraffe del gioco Naughty Dog. Alla meraviglia di Ellie, alle sue maschere che quasi si sciolgono per restituirla a un mondo più normale, più adatto ai suoi quattordici anni, quando si ritrova di fronte a uno scampolo di innocente entusiasmo. Al simbolismo che, quieto, ricorre per tutto al gioco. Al suo rapporto con Joel che, tra un silenzio e l’altro, con i ricordi dei suoi traumi, compie la sua scelta per fare in modo che un giorno, chi lo sa, a quel momento di meraviglia ne seguano degli altri.

Non vogliamo anticiparvi altro dalla disamina di Ursino, vi rimandiamo semplicemente all’articolo completo.

C’è spazio per alcuni dei giochi più attesi dell’anno, in questo SpazioWeekly: dalle recensioni di Dark SoulsCall of Duty: Black Ops 4, passando quasi in controcorrente alla prova della campagna di Battlefield 1. E, infine, c’è spazio per il pathos dei ricordi di The Last of Us, in attesa del secondo episodio che, a modo suo, ci sta già dicendo che no, quel momento di innocenza e meraviglia non è stato seguito da altri.

SpazioGames vi augura come sempre buon weekend!

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C'è spazio per alcuni dei giochi più attesi dell'anno, in questo SpazioWeekly: dalle recensioni di Dark SoulsCall of Duty: Black Ops 4, passando quasi in controcorrente alla prova della campagna di Battlefield 1. E, infine, c'è spazio per il pathos dei ricordi di The Last of Us, in attesa del secondo episodio che, a modo suo, ci sta già dicendo che no, quel momento di innocenza e meraviglia non è stato seguito da altri. SpazioGames vi augura come sempre buon weekend!