L’industria dei videogiochi sta cambiando e, per continuare ad imporsi in un mondo che sta evolvendo e guardando con sempre maggiore insistenza verso il cloud, rimane fondamentale investire su una cosa: i giochi. Lo sa bene Sony, come spiegato da Jim Ryan, CEO di Sony Interactive Entertainment, sulle pagine del giornale giapponese Nihon Keizai Shinbun.
Dopo le precedenti conferme sulle intenzioni di Sony di acquisire nuovi studi per rimpolpare la sua offerta in vista di PlayStation 5, arrivano le dichiarazioni del CEO, che non ci gira intorno: la compagnia giapponese sta valutando acquisizioni di nuovi studi, di cui per ora non ci è dato conoscere i nomi, in maniera tale da poter contare su più sviluppatori first party sotto la sua ala protettrice per produrre nuovi giochi in vista della next-gen.
A spingere Sony in questa direzione è la presenza di nuovi importanti competitor sul mercato, come Google Stadia. Con una sfida sempre più serrata alle console tradizionali, l’importante per tenere a sé i giocatori è l’offerta di titoli. Una cosa su cui Sony vuole continuare a concentrarsi per il futuro, in un’epoca in cui «i contenuti diventeranno più importanti che mai».
Nella stessa intervista, gentilmente tradotta dal giapponese dai colleghi del sito Twinfinite, apprendiamo anche che Ryan afferma di essere molto fiducioso sui margini di profitto dell’industria dei videogiochi, che continueranno a crescere – nonostante con il cambio della generazione di hardware subentri di solito un periodo di perdita, legato ai costi di ricerca, sviluppo e produzione che hanno portato alla nuova console. In ogni caso, dal punto di vista di Sony le console avranno ancora vita davanti a sé, perché ci vorrà un po’ prima che il cloud prenda il sopravvento. Da qui, la convinzione di lanciare una nuova console, che per ora conosciamo come PS5 in attesa dell’annuncio del nome ufficiale.
Fonte: Twinfinite