Sekiro: il producer parla dell'agilità del protagonista e della resurrezione

Sekiro: Shadows Die Twice si avvicina alla sua uscita e il producer risponde ad alcuni quesiti sul gioco

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Mancano pochi giorni al 22 marzo, la data che sarà quella del debutto di Sekiro: Shadows Die Twice, prossima fatica firmata da Hidetaka Miyazaki e dal suo team From SoftwarePlayStation Blog ha proposto sulle sue pagine un’intervista nel corso della quale il producer di Activision, Robert Conkey, ha parlato di alcuni aspetti delle meccaniche di gioco, tra cui l’agilità del protagonista e la tanto chiacchierata possibilità di resurrezione.

Un gioco diverso firmato From Software

Conkey ha approfondito prima di tutto l’argomento della grande mobilità del protagonista di Sekiro, che è molto più agile rispetto ai protagonisti degli abituali titoli firmati From Software. Come spiegato dal producer:

La mobilità è uno degli aspetti di questo gioco che ci entusiasmavano di più, perché apre la via a nuovi modi di combattere. Avere semplicemente la possibilità di salto dedicato cambia completamente l’idea del combattimento, perché devi improvvisamente pensare in tre dimensioni. Puoi e devi saltare in alto per evitare degli attacchi, puoi deviare, puoi utilizzare gli strumenti del tuo braccio per farti strada, ma anche attacchi aerei e così via.

sekiro shadows die twice

Il fatto che il protagonista sia così agile, secondo il producer, consente anche di avere degli incontri con i nemici pensati in modo diverso, che coinvolgano anche ampi gruppi di nemici per volta:

Questa mobilità aggiuntiva significa che gli incontri con i nemici possono venire progettato affinché sia possibile combattere contro ampi gruppi di nemici contemporaneamente. C’è una varietà di tecniche che sono state progettate appositamente con questo intento e penso che sia divertente servirsene.

Morire e risorgere in Sekiro

In merito alla meccanica di resurrezione, di cui qualche tempo fa parlò ampiamente anche Hidetaka Miyazaki, Conkey ha sposato la linea del director: grazie a quest’idea, il giocatore può contemporaneamente sentire la fragilità di uno shinobi senza però che la cosa diventi troppo frustrante.

Non è tutto, però, perché è anche un elemento strategico:

Si tratta di una feature che consente anche ai giocatori di avere l’opportunità di utilizzare a loro vantaggio la morte, perché possono ingannare i nemici, facendogli pensare che ormai sei morto e sono al sicuro. Alcuni giocatori astuti probabilmente se ne saranno accorti, ma alle demo all’E3 e alla Gamescom abbiamo mostrato anche un oggetto che consente di causare la tua stessa morte: serve proprio a darti questo tipo di vantaggio tattico.

Anche il producer, comunque, assicura che la presenza della resurrezione non renderà il gioco più semplice:

Ovviamente, From Software aveva bisogno di fare in modo che questa meccanica non semplificasse troppo il gioco — e così non è stato, state tranquilli. Il gioco è stato plasmato intorno al fatto che il giocatore possa risorgere. Insomma, se è vero che questo crea un flow diverso rispetto alle precedenti opere di From Software, è anche vero che il livello di sfida che potete aspettarvi è il solito di sempre.

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Sekiro: per i fan storici di From Software e per i neofiti

Infine, il producer ha anche parlato di quello che i fan devono assolutamente sapere in vista dell’uscita di Sekiro, facendo sapere che, dal suo punto di vista, sarà un gioco che piacerà sia ai fan di From Software che a chi vuole avvicinarsi alle produzioni della celebre software house giapponese.

Vi ricordiamo che l’appuntamento con il gioco è fissato su PC, PS4 e Xbox One e che non ci saranno recensioni prima del day-one, proprio per scelta del publisher Activision. Quanto siete impazienti di scoprire Sekiro? Avete già dato un’occhiata alla nostra prova sul campo?

Fonte: PlayStation Blog