Scandalo del gioco d'azzardo in Counter Strike: niente provvedimenti per due YouTuber

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ricorderete sicuramente, un anno fa, la questione dello scandalo del gioco d’azzardo legato a Counter Strike: Global Offensive, in cui alcuni oggetti di gioco venivano invece utilizzati per ottenere soldi in modo improprio, in un vero e proprio circolo di scommesse. Vi parlammo della questione in un lungo speciale dedicato, mentre Valve dichiarò guerra a tutti coloro che stavano rovinando l’esperienza di gioco, incassando impropriamente grazie ai suoi videogiochi.La questione è ora tornata attuale perché due YouTuber, che avevano promosso apertamente il loro sito di scommesse dedicato a Counter Strike: Global Offensive, non saranno perseguiti per non aver espresso chiaramente la loro partecipazione al sito. Parliamo di “TmarTn”, al secolo Trevor Martin, e di “ProSyndicate”, ossia Thomas Cassel. Dopo l’indagine eseguita dalla Federal Trade Commission statunitense, si è deciso di non punire i due streamer per non aver fatto subito chiarezza sui loro interessi nella questione. L’unica misura intrapresa è che dovranno, in futuro, sempre rendere manifesto il loro coinvolgimento in eventuali attività che promuoveranno. In caso non lo facciano, saranno multati per $40.000.Il fenomeno è ormai estremamente diffuso e vanta dei numeri impressionanti: secondo quanto appreso da Bloomberg, nel 2015 è stato scommesso un valore pari a $2,3 miliardi, tutto in oggetti e skin in-game di Global Offensive. Gli oggetti in-game, che hanno un valore corrispondente in moneta reale, vengono giocati nella speranza di vincerne di più pregiati—la cui rivendita, con buona pace di Steam e Valve, frutta quindi più denaro.Le polemiche, dopo la decisione della FTC, sicuramente non si sopiranno: prima di tutto, perché nei 13 milioni di spettatori dei due YouTuber ci sono anche molti bambini, esposti quindi alla promozione del sito di scommesse. In secondo luogo, perché viene da domandarsi quanto autentici siano i video di chi parlava di un servizio di sua proprietà, che voleva quindi fortemente vendere. In terzo luogo, perché è tutto estremamente provvisorio: gli oggetti in-game non sono mai stati considerati come una valuta, quindi non esiste una regolamentazione relativa al gioco d’azzardo da essi generato.Vedremo se ci saranno novità e nuove leggi in futuro sull’argomento.Fonte: GameSpot