Rocket League 2? Psyonix preferisce concentrarsi sui servizi per il gioco originale

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L’industria videoludica si sta ormai dividendo tra chi preferisce reiterare una proprietà intellettuale con nuove release e chi invece sviluppa videogiochi online da proporre come game as a service – titoli persistenti che puntano sulla community di utenti attivi e sulla vendita di contenuti in-game per incassi persistenti. Rocket League, a quanto pare, non seguirà le orme di Destiny e The Division, e rientrerà nella seconda categoria.A riferirlo è Scott Rudi, director di Psyonix, che ha dichiarato apertamente che il team è concentrato a continuare a supportare il gioco, piuttosto che a realizzare un possibile Rocket League 2.«La cosa preferibile da fare sarebbe seguire la strada del game-as-a-service. La cosa di maggior valore nel nostro gioco sono i nostri fan. Molte delle cose che facciamo si concentrano sul tenerli con noi. Vogliamo tenerli interessati e coinvolti nel nostro gioco, dobbiamo offrire un’esperienza davvero benfatta per assicurare ai giocatori divertimento per gli anni a venire» ha aggiunto, parlando dei futuro progetti per Rocket League, a tre anni dal debutto.Avete già letto delle novità in arrivo per il terzo compleanno del gioco? Fonte: Videogamer.com