Si tratta indubbiamente di uno dei temi caldi del giorno, nel mondo tech: da qualche ora, Twitter ha annunciato che è stata lanciata la possibilità di inviare tweet da 280 caratteri massimi, anziché 140. Per il momento, la feature è limitata ad una ristretta cerchia di utenza, essendo in test, e come di consueto accade di fronte a cambiamenti social così netti sta riscuotendo molto scetticismo dalla community del social network.Un confronto in cui si nota la differenza nell’uso dei caratteri per esprimere il medesimo concetto, in base alla linguaSul suo blog ufficiale, Twitter ha spiegato che i precedenti 140 erano un limite arbitrario ispirato dai 160 caratteri degli SMS. Ora, si è invece affidata ad uno studio, che ha rilevato che il miglior compromesso per i diversi idiomi—alcuni dei quali sono gravemente penalizzati dai 140 caratteri—è proprio quello di concedere 280 caratteri per i propri tweet.Anche uno dei co-fondatori, Biz Stone, si è espresso sulla questione, spiegando che i test sono in corso e che, proprio per le suddette differenze linguistiche, «140 caratteri era un limite ingiusto.» Ecco il suo tweet:
Originally, our constraint was 160 (limit of a text) minus username. But we noticed @biz got 1 more than @jack. For fairness, we chose 140. Now texts are unlimited. Also, we realize that 140 isn’t fair—there are differences between languages. We’re testing the limits. Hello 280!
— Biz Stone (@biz) 26 settembre 2017