Remedy sui giochi single player: ci vogliono cinque anni a crearli ed un weekend a giocarli

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Negli ultimi mesi, ha fatto tanto parlare di sé la questione relativa ai videogiochi single player, che a fronte dei costi affrontati dai publisher per realizzarli offrono esperienze di solito brevi rispetto ai giochi online persistenti—che garantiscono invece entrate costanti nel tempo. Ha discusso della questione anche Thomas Puha, responsabile delle comunicazioni per la finlandese Remedy Entertainment, che è nota soprattutto per i suoi titoli single player e story-driven, come Alan Wake e Quantum Break.«C’è qualcosa di folle nello sviluppo di un gioco, quando impieghi quattro o cinque anni a realizzarlo, e poi per il giocatore è finito più o meno nell’arco di un weekend. Da un punto di vista creativo, anche quando abbiamo realizzato Alan Wake, abbiamo passato tutto questo tempo a creare i personaggi, l’universo, le regole di questo mondo e tutto quanto. Dopo che crei tutto questo, vorresti che il giocatore ci passasse tanto tempo, il che è difficile da raggiungere con un tradizionale gioco single player» ha ragionato Puha.Oltre alla lunghezza dei processi creativi a fronte della longevità dell’esperienza di gioco, a scoraggiare alcuni publisher dagli investimenti sui giochi single player tradizionali è anche il loro costo: «la realtà è che le esperienze single player AAA tradizionali sono diventate davvero costose da realizzare. I livelli di aspettative dei giocatori sono davvero elevati in merito alla longevità e alle feature che devono essere offerte, alla qualità. Si tratta di cose che sono tutte molto costose da realizzare» ha aggiunto. «Se torniamo indietro di dieci anni, possiamo renderci conto che il mercato console ha più o meno le stesse dimensioni. Insomma, il pubblico al quale ti rivolgi ha mantenuto più o meno la stessa grandezza, ma i costi di produzione di un gioco sono decuplicati. Mi sembra ovvio che la cosa possa rappresentare un problema.»Vi ricordiamo che al momento Remedy Entertainment è impegnata sul suo misterioso Project 7, che sarà pubblicato da 505 Games. Trovate tutte le informazioni rese note fino ad ora sul titolo nella nostra scheda dedicata. Tra le ultime novità, ricordiamo gli indizi che lasciavano supporre che Project 7 potrebbe essere un gioco multiplayer online sulla scia di Destiny—indizi che, effettivamente, risultano coerenti alle riflessioni di Puha.Come sempre, rimanete sulle pagine di SpazioGames per tutte le novità in arrivo dal futuro di Sam Lake e compagni. Fonte: GamingBolt