Ratchet & Clank: Il chiarimento di Aldo Stella

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a cura di Raxias

Qualche giorno fa abbiamo riportato una news relativa alle critiche di Aldo Stella sulla scelta di alcuni doppiatori per il film Ratchet & Clank. Oggi, per completezza, vi segnaliamo un altro post pubblicato dallo stesso Aldo Stella per mettere le cose in chiaro:“Ragazzi, a me le arrabbiature durano dieci minuti, poi me ne faccio una ragione. Ma considerando il delirio seguito al mio post (che mai avrei immaginato) e soprattutto l’incazzatura successiva quando ho visto alcuni miei commenti “screenati” e utilizzati per imbastire un caso, ritengo doveroso chiarire alcuni punti (tra l’altro, non riesco materialmente a rispondere, com’è mio costume, a tutti i messaggi pubblici e privati che sto ricevendo; perdonatemi).Io capisco la necessità di riempire spazi giornalistici, e la creazione di pseudo-scandali e così via, ma il risultato che ne è conseguito è il ritratto di uno incazzato perché teme che non gli facciano fare Clank, e quindi non possa guadagnare dei soldini. Guardate che non è così.1- Ho visto l’annuncio dell’uscita del film, con la partecipazione di due “talent”. Non avendo ricevuto nessuna richiesta di disponibilità, ne ho dedotto che i giochi erano fatti. Ho aggiunto “L’avrei giurato”, perché ero sicuro che sarebbe andata così, da quando ho saputo che questo film esisteva.2- Le recriminazioni sul budget e la questione economica in generale sono state inventate di sana pianta. Io non ho fatto cenno a niente del genere, anche perché il problema che molto di più importa a me, e alla categoria cui appartengo, è un po’ più vasto e, temo, serio. Caso mai si riferivano a questo aspetto molti dei commenti sottostanti.3- Io non ce l’ho con i due youtuber in particolare, né con la categoria in generale. Non li conosco, vuoi per età, vuoi per formazione, ma so che sono una realtà ormai ufficiale e considerata. Anzi, ritengo che se si sono visti offrire un lavoro, da parte di chi teoricamente sa cosa è giusto e lecito e professionale fare, sono totalmente legittimati a farlo: perché non dovrebbero? Loro, personalmente, non c’entrano: c’entra chi porta avanti queste strategie di marketing.Ed è questa, a mio parere la cosa grave: l’andazzo che va avanti da tempo, ormai, e prende sempre più piede. Da una parte le campagne diffuse contro il doppiaggio a favore della lingua originale, e dall’altra questa moda per cui chiunque è sostituibile – uno vale l’altro, una cosa vale l’altra – manderanno in malora questo lavoro. Per metà c’è già andato. Sono decenni ormai che si espropria il pubblico (e non solo) degli strumenti critici. L’abbattimento della barriera tra professionalità e spontaneismo toglie ogni dignità al doppiaggio e al lavoro dell’attore, o dell’artista, in genere. E non solo – ripeto : è un elemento, in fondo, che fa parte della generale voglia di togliere dignità a qualunque lavoro, a qualunque professione, anche se il caso di noi attori e/o doppiatori e/o musicisti eccetera eccetera riguarda solo una piccola parte della popolazione.Non sono le sole cause, ovviamente, ma incidono in maniera molto rilevante.Lasciate perdere le petizioni e roba del genere: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. A me non me ne importa nulla, davvero. Mi importa del futuro di questa professione per i colleghi giovani, futuro che sto vedendo disintegrarsi, e sono ben contento di aver trascorso, di essa, gli anni migliori.P.S. per quanto riguarda l’improperio (“espressione rabbiosa e irriverente!”) che mi è sfuggito nei “cinque minuti” di rottura di coglioni… e passatemelo, accidenti! Visto che normalmente sembro un manuale di comunicazione cauta e rispettosa. Non era rivolto ai due youtuber, ovviamente, ma a queste indefinite entità-individualità che hanno potere decisionale e perseguono strategie miopi e pericolose, che concorrono a creare i disastri. Un po’ come quando si dice “i mercati”.P.S. 2: con questo, vorrei chiudere l’argomento.”