'PUBG non è pronto per gli eSports'

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a cura di Paolo Sirio

Secondo il creatore Brendan ‘PlayerUnknown’ Greene, PUBG
non è pronto per gli eSports.Il commento di Greene è arrivato durante una recente intervista di Stevivor, durante la quale ha ammesso che ad oggi Bluehole non sta spingendo su questo tasto perché vuole prima trovare la formula giusta, e soprattutto che i tornei organizzati sin qui sono più un riconoscimento per i membri attivi della community che vere e proprie competizioni.“Il tipo standard di eSport è tutto incentrato sull’azione. Possiamo mostrarvi l’azione e fare replay al momento giusto che catturano tutte le morti. Perché è un gioco difficile in cui fare da spettatore, e da un punto di vista professionale, con 100 giocatori, gli organizzatori semplicemente ci guardano e dicono ‘Oh, che ca**, perché? Non potete farlo con 10 giocatori?'”, ha raccontato il padre di PlayerUnknown’s Battlegrounds.“Ma è difficile, nessuno ha mai fatto un eSport battle royale prima e ci vorrà del tempo. Stiamo provando a sviluppare sistemi che supporteranno quel tipo di livello di spectating. (…) Non stiamo provando a spingere gli eSports, stiamo provando a ricompensare i giocatori che ci hanno supportato dando loro eventi in cui giocare. Ci sono pro team adesso, anche se abbiamo chiesto a tutti di ‘darsi una fo**ta calmata. Esports ready? Non siamo ancora pronti’. Ma vogliamo esserlo e probabilmente non lo saremo fino all’anno prossimo”.
Sul tema eSports, sembra proprio che – visti i numeri in termini di utenti simultanei e copie vendute – PUBG avrà voce in capitolo non appena vorrà entrarci seriamente.Questo che piaccia o meno a Federica Pellegrini, che di recente ha bocciato l’apertura del CIO ai videogiochi come disciplina olimpionica.