Processo alle loot-box: secondo la Francia non è gioco d'azzardo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Continuano le inchieste in giro per il mondo per verificare, dopo la popolarità negativa avuta con il caso Star Wars: Battlefront II, che le loot-box non siano gioco d’azzardo.Uno degli elementi cardine della questione risiede anche e soprattutto nell’età di chi gioca, che è spesso minorenne, e che sarebbe esposto a possibili spese per ottenere premi in-game il cui valore non è quantificabile nel mondo reale – né, oltretutto, è chiara la percentuale di successo nell’ottenimento del premio.Secondo quanto appurato in Francia dalla Autorité de Regulation des Jeux en ligne (ARJEL), al momento le loot-box non sono da considerare gioco d’azzardo, ma è opportuno continuare a indagare sull’argomento perché possono indurre comportamenti assimilabili a quelli che possono condurre al gioco d’azzardo, “normalizzandoli”, soprattutto nei più giovani. Inoltre, secondo ARJEL, potrebbero ispirare questi comportamenti fino a portare a una futura dipendenza dal gioco d’azzardo. Il gioco d’azzardo e le loot-box sono assimilabili?Attendiamo di scoprire a cosa porteranno le ulteriori e future analisi e se, come già accaduto presso EA stessa, le loot-box si ritroveranno a vivere un periodo in ombra, dopo l’enorme e quasi preoccupante popolarità degli scorsi mesi.Fonte: GamesIndustry.biz