PlatinumGames pianifica il futuro: lavoriamo a qualcosa di mai fatto prima

La celebre software house PlatinumGames ha le idee chiare per il futuro e per le sue proprietà intellettuali

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

PlatinumGames guarda al futuro con forte entusiasmo e voglia di fare. È questo quello che emerge dalle parole di Atsushi Inaba, che ha concesso un’intervista al portale specializzato Video Games Chronicle, discutendo del futuro della compagnia e dei suoi progetti — che passano anche per una maggiore indipendenza.

I grandi piani di PlatinumGames

Come dichiarato da Inaba, che ha parlato anche di Bayonetta 3, il 2019 sarà legittimamente un grande anno per PlatinumGames. La compagnia ha infatti in cantiere dei progetti molto importanti che consentiranno di migliorare la sua struttura e di farle ottenere più stabilità ed indipendenza:

Il 2019 sarà un anno di incredibile importanza, per noi. Senza parlare direttamente del numero di titoli che potremmo o non potremmo annunciare, posso dire con certezza che sarà un anno in cui avremo alcuni nuovi approcci ad alcune sfide, in cui sfodereremo nuovi metodi per lavorare. Stiamo costruendo delle nuove fondamenta che, più avanti nell’anno, pagheranno i dividendi. Per noi, le nuove sfide saranno davvero importanti.

Sì, ma cosa sta bollendo in pentola? A quanto pare, qualcosa di rivoluzionario.

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Un progetto misterioso che mira in altissimo

Purtroppo, per ora Inaba non si è sbottonato, ma ha fatto intendere che uno dei giochi in lavorazione presso PlatinumGames sarà qualcosa di mai visto o mai fatto prima. Cosa potrebbe significare? Per ora, rimane tutto nel campo delle ipotesi, basate su queste dichiarazioni:

Proprio in questo momento siamo nel bel mezzo delle fasi di design di un qualcosa che non è mai stato fatto prima. So che molte persone lo dicono, ma il gioco a cui stiamo lavorando noi è davvero diverso da qualsiasi cosa mai fatta.

Anche per la nostra storia di sviluppatori che hanno spaziato molto, questa è una cosa mai progettata prima. Da un punto di vista del puro game design, in questo momento siamo davvero molto entusiasti.

Accettiamo le vostre ipotesi nell’area commenti sotto la nostra notizia.

I piani di PlatinumGames non si limitano però solamente ai videogiochi: l’idea della compagnia giapponese è più generalmente intesa a un nuovo approccio che le consenta anche di reinventarsi, di avere un equilibrio tra sue proprietà intellettuali, da gestire con indipendenza e piacimento, e collaborazioni con terze parti, come nel caso di Bayonetta.

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Più indipendenza per PlatinumGames

Sull’argomento, Inaba ha fornito dichiarazioni molto interessanti per chi ama tuffarsi nei dietro le quinte dei suoi giochi e delle sue software house preferiti:

È assolutamente vero che ci sono dei casi in cui tu vorresti fare un sequel, ma siccome non sei proprietario della proprietà intellettuale, allora semplicemente non lo puoi fare. È davvero così semplice e, sinceramente, nel caso di Bayonetta sono servite tantissime energie e pazienza per arrivare al punto in cui si potessero realizzare dei sequel. Non è stato facile come prendere un telefono e chiedere “hey, possiamo farlo?”. C’erano tantissimi pezzi che dovevano andare al loro posto e moltissime negoziazioni da svolgere.

Si tratta, insomma, di un processo molto stressante, che ruba energie ai creativi dello studio:

È una seccatura. Per noi autori, vorremmo arrivare al punto in cui l’autopubblicazione ci consenta di essere proprietari della nostra IP e farne quello che ci pare, compreso farne dei sequel. Più velocemente raggiungeremo questa libertà, meglio sarà per tutti i creativi che lavorano qui.

Significa che PlatinumGames non lavorerà più con altre compagnie? Assolutamente no, come precisato da Inaba:

Detto in sincerità, significa che avremmo molte possibilità per il modo in cui vorremo realizzare videogiochi. Continueremo potenzialmente a lavorare a giochi in cui faremo partnership con dei publisher, con grosse IP. Ci saranno anche delle opzioni di co-pubblicazione, magari.

Il cammino che PlatinumGames vuole tracciare, insomma, è molto chiaro. Non possiamo che augurarle di riuscire nella sua visione, con questi nuovi progetti, affinché possa garantire ai suoi creativi il totale controllo — e di conseguenza la piena espressione del proprio potenziale — sui suoi videogiochi.