Per il creatore di A Way Out, longevità e rigiocabilità non sono importanti

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a cura di Paolo Sirio

In un’intervista concessa a VG247.com, il creatore di A Way Out Josef Fares ha discusso dei concetti di rigiocabilità e longevità, molto cari agli appassionati di videogiochi e a quanto pare ai publisher.Secondo Fares, questi concetti non sono importanti come sembrerebbe, dal momento che A Way Out è stato finito soltanto dal 52% circa di quanti lo hanno acquistato. Una percentuale che, per quanto positiva relativamente ad altri titoli (GTA IV è stato finito da meno del 30% degli utenti), è alquanto significativa.“Quello che mi preoccupa è che tu pensi sia una buona percentuale”, ha spiegato il director scandinavo al sito britannico. “Abbiamo insegnanti di design che ormai dicono ai loro studenti di concentrarsi sul primo 40% del gioco perché il resto probabilmente la gente non lo guarderà neanche”.“Perché impegnarsi così tanto per niente? Dovremmo vedere i giochi come esperienze. Non importa quanto sono lunghi. Se è comune che la gente non completi i giochi, allora perché dovremmo persino commentarne la rigiocabilità e quanto sono lunghi? Perché dovrebbero avere un impatto sui voti? Non dovrebbero”, ha aggiunto.“Quando il mio publisher mi ha chiesto della durata del gioco, io ho risposto ‘perché me lo stai chiedendo? Non risponderò nemmeno a queste ca**te”.Un’osservazione, com’è da tradizione con Fares, non banale nonché un buono spunto di riflessione. Voi che ne pensate?