Nintendo vuole potenziare l'apporto di amiibo nei suoi videogiochi

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Tatsumi Kimishima, nuovo CEO di Nintendo
, ha concesso un’interessante intervista al Time, parlando tra le altre cose anche delle statuette Amiibo, e della loro importanza all’interno dell’universo dei giochi della grande N. Secondo il presidente, queste ultime dovrebbero avere un impatto più evidente sull’esperienza dei giocatori, e dovrebbero essere in qualche modo “più utili.” “Una sfida che stiamo affrontando ora è che il nostro obiettivo iniziale con Amiibo era di collegarli ai software, affinché migliorassero l’esperienza per il consumatore, e spingessero altri a dire ‘ho visto il mio amico usare un Amiibo con quel software ed è fantastico’, e così aumentare l’attrattiva del prodotto. Quello che stiamo vedendo, invece, è che ora come ora gli Amiibo vengono comprati più che altro per collezione, che non per la loro interattività con i software. Non siamo riusciti ad affermarli come un vero miglioramento per i nostri software”
ha ragionato il presidente.“Credo che la sfida sia trovare il modo di collegare le nostre IP e i nostri software agli Amiibo affinché l’esperienza ludica ne esca migliorata […] Capisco che il mercato americano sia uno spazio molto molto affollato. Sono stato di recente ad un centro commerciale, ed ho visto quanti giocattoli e statuette di tutti i tipi ci sono – è un campo strapieno. Penso che però abbiamo possibilità di espansione nei mercati di Giappone ed Europa, perché ora come ora non sono saturi come quello statunitense.”Cosa pensate della questione? Vorreste una maggior interazione tra Amiibo e videogiochi, o siete felici di comprare le statuette anche solo per collezione?