Ninja Theory e il passaggio a Microsoft Studios: vogliamo puntare più in alto che mai

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Microsoft ha le idee chiarissime per il suo futuro, come detto da Phil Spencer: vuole costruire, per le generazioni a venire, la più grande infrastruttura disponibile di Microsoft Studios, che ora possono contare anche sull’acquisizione di Ninja Theory
, oltre che di diversi altri team.Interpellato in merito, Tameem Antoniades, creative lead presso Ninja Theory, ha spiegato le motivazioni che hanno convito il team a cedere alla corte del gigante di Redmond: «quando Microsoft si è messa in contatto con noi, era totalmente inatteso e non era nemmeno una cosa che stavamo pensando di fare. Ci hanno chiesto quali fossero i nostri obiettivi e le nostre ambizioni come studio in un mondo ideale. Gli abbiamo detto che volevamo essere liberi dalla macchina dei tripla A per realizzare dei giochi che si concentrassero sull’esperienza, non sulla monetizzazione. Vogliamo prenderci rischi creativi maggiori, vogliamo poter definire creativamente il genere dei nostri giochi senza dover affrontare il costante rischio di essere annientati»
ha spiegato Antoniades.«Vogliamo realizzare i nostri giochi a modo nostro, senza che ci dicano cosa fare o come farlo e, soprattutto, vogliamo proteggere il nostro team, la nostra cultura la nostra identità. Perché tutto questo è l’essenza di Ninja Theory» ha aggiunto. Con l’accordo con Microsoft e il passaggio sotto Microsoft Studios, Ninja Theory è sicura di poter vivere nuove certezze: «ora sono convinto che questa sia un’opportunità, per tutti noi, di fare un salto in avanti di anni, di puntare più in alto di quanto non abbiamo mai fatto, di volare sul serio, senza il pericolo di precipitare che in passato ci ha tenuti frenati.»Le indiscrezioni parlano di un accordo che ha offerto a Ninja Theory il totale controllo dei lavori sui suoi progetti, oltre all’accesso all’infrastruttura Microsoft di ricerca, marketing, supporto e aiuto tecnico. «Abbiamo creato Hellblade con un piccolo team di venti persone e risorse estremamente limitate. Immaginate cosa potremmo fare con un team completo di cento persone supportate da Microsoft e concentrate unicamente sulla visione di Ninja Theory» ha concluso Antoniades.Fonte: GamesIndustry