Mortal Kombat 11 troppo violento, sviluppatori hanno sofferto di stress post-traumatico

La violenza di Mortal Kombat 11 non ha lasciato immuni gli sviluppatori che ci hanno dovuto lavorare

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Tutte le persone, lo sappiamo, reagiscono in modo diverso di fronte alla violenza. Davanti a immagini che impressionano, alcuni urlano, altri reagiscono con lo stomaco, altri ancora non riescono a semplicemente ad avere nessuna apparente reazione tangibile. Si tratta di un argomento complesso, anche quando è correlato alla violenza virtuale, in particolare quando questa si lega a doppio mandante con quella reale.

Uno sviluppatore di NetherRealm Studios, che ha lavorato al recente Mortal Kombat 11, ha riferito che dopo il suo ruolo avuto nella produzione del violento titolo di combattimento gli è stata diagnostica la sindrome da stress post-traumatico. A riprova del fatto che ognuno ha una sua reazione di fronte alle scene violente (e particolarmente gore), questo sviluppatore che sceglie di rimanere anonimo ha spiegato di essere stato impiegato nel team per le sequenze filmate.

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Si tratta, insomma, di chi realizza le letali Fatality, il che ha portato questa persona ad avere a che fare ogni giorno, al lavoro, con immagini e animazioni legate a queste spietate uccisioni. In particolare, questo sviluppatore afferma di essere stato circondato da materiali che facevano parte di una ricerca, che mostravano sanguinolente immagini reali da usare come riferimento per ricreare gli effetti gore all’interno del gioco.

Se questo, magari, non ha avuto particolare impatto sui suoi colleghi, lo sviluppatore racconta invece di avere iniziato a sentire via via un effetto negativo. Quando dormiva, racconta, «facevo dei sogni estremamente violenti, brutali. Ho smesso di voler andare a dormire, mi tenevo sveglio per giorni per cercare di non dover andare a dormire». Questi incubi, che la persona in questione ha ricollegato alle immagini sanguinolente con cui doveva lavorare, hanno quindi creato in lui un vero e proprio disturbo da stress.

Ma in cosa consistevano questi materiali reali usati per basare le fatality? Lo sviluppatore fa riferimento a video in cui delle persone venivano impiccate, ma anche foto di vere vittime di omicidi, oltre che video in cui degli animali venivano macellati. Questi materiali hanno turbato questa persona al punto che ha cercato supporto presso degli specialisti, che hanno diagnostica ufficialmente il PTSD, disturbo da stress post-traumatico.

Non è chiaro se ora lo sviluppatore abbia lasciato NetherRealm ma, a quanto risulta, dovrebbe essersene andato (o andata, ndr) nel corso del 2018. Dopo il problema relativo al crunch, quindi, ci troviamo di fronte a un’altra questione spinosa relativa ai lavoratori che rendono possibili le opere del nostro medium preferito, visto che si parla di un vero e proprio PTSD originatosi nell’ambiente di lavoro.

Vedremo se NetherRealm commenterà la vicenda. Mortal Kombat 11, intanto, è disponibile su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.

Fonte: GameRant