L'evoluzione dei videogiochi nei modelli dei volti dei protagonisti

Sony ha pubblicato alcune curiose immagini che vi faranno sentire (molto) vecchi

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Quando guardiamo indietro ai videogiochi arrivati sul mercato una ventina d’anni fa, di solito proviamo un misto di nostalgia e “meraviglia”, per come quelle immagini, a loro tempo, ci sembrassero praticamente fotorealistiche. Se, ad esempio, anche voi da bambini avete giocato titoli come Gran Turismo, vi ricorderete che i bolidi e i circuiti in cui si sfrecciavano, per la tecnologia dell’epoca, sembravano quanto di più realistico si potesse anche solo immaginare.

Una ventina d’anni dopo, abbiamo visto la tecnologia che anima i videogiochi fare passi da gigante – così da gigante, che PlayStation ha deciso di colpire dritta nei feels pubblicando alcune interessanti immagini che, in caso ne aveste bisogno, vi faranno sentire straordinariamente vecchi.

Prendiamo come esempio il volto di Kratos: nel primo God of War, su PlayStation 2, era stato realizzato 1.200 poligoni. Su PlayStation 3 ne servirono 5.700. Su PlayStation 4, Sony Santa Monica ne ha utilizzato 32.000. Il risultato è quello che vedete di seguito.

Pronti a un altro esempio? Sony cita Sir Daniel Fortesque, protagonista di MediEvil, che sta vivendo una nuova giovinezza grazie al ritorno su PlayStation 4. Nel gioco originale, su PlayStation, il suo ossuto volto venne realizzato con 60 poligoni appena. Sul recente remake, invece, è stato messo insieme con 1.734 poligoni.

Guardiamo anche Kazuya Mishima della saga Tekken: è passato da circa 100 poligoni utilizzati per il suo volto su PlayStation ai 2.800 di PlayStation 4, che salgono a 6.000 se consideriamo anche la modellazione dei capelli e dell’interno della bocca.

La tecnologia dei videogiochi, insomma, continua a evolvere – ma probabilmente ve ne eravate già resi conto quando, qualche giorno fa, siamo tutti rimasti a metà tra il meravigliato e l’inquietato di fronte ai livelli raggiunti dal trailer di Hellblade II, in arrivo sulla nuova Xbox.

Allora, qual è il videogioco che, quando eravate bimbi, vi sembrava una copia sputata della realtà – perché l’immaginazione e il coinvolgimento contano sempre molto di più dei poligoni, alla fine?

Fonte: PlayStation