L'E3 2020 punterà su ospiti, influencer e giocatori

L'E3 guarda al futuro e si prepara a rinnovare la sua formula, aprendosi sempre più al pubblico consumer e non solo alla stampa e ai media

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

C’era una volta l’Electronic Entertainment Expo, meglio noto come E3, una fiera dedicata ai videogiochi – la maggiore fiera dedicata ai videogiochi – in cui stampa e media potevano scoprire le ultime novità sull’industria e riferirle ai loro lettori. Negli ultimi anni, la kermesse ha deciso di seguire la scia di molte altre come la Gamescom o il Tokyo Game Show, aprendo le porte anche al pubblico dei consumatori, anche se in numero limitato.

Sembra, tuttavia, che la direzione per il futuro sia proprio quella: secondo i piani dell’ESA, Entertainment Software Association, per l’E3 2020 si punterò soprattutto sul coinvolgere celebrità e influencer che possano essere graditi al grande pubblico.

Inoltre, saranno resi disponibili altri 10.000 badge per l’accesso del pubblico, il che andrà ad ampliare il numero massimo di visitatori che potranno unirsi alla fiera – limitato a 15.000, per l’E3 2019. Tra gli altri piani di ESA per il pubblico, anche la possibilità di prenotare l’orario per provare un gioco, in maniera tale che le code vengano ridotte al minimo, attraverso un’apposita app che si potrà scaricare sul proprio telefono.

Cosa ne sarà della parte giornalistica della fiera? Secondo quanto emerge fino ad ora, potrebbe essere relegata al martedì, mentre le porte al pubblico si spalancherebbero dal mercoledì in poi.

Sempre prefissarsi, insomma, un E3 2020 molto diverso e sempre più incentrato sul fare colpo sul grande pubblico. Vi piace quest’idea?

Fonte: GamesIndustry.biz