Recensione

Laser League, provato l'accesso anticipato del nuovo titolo competitivo di Roll7

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a cura di Daniele Spelta

Redattore

L’Esport è un movimento in continua crescita ed è quindi giusto che le software house cavalchino l’onda. Anche quelle che apparentemente sono distanti anni luce da questo mondo, come la Roll7 dei vari OlliOlli e NOT A HERO? Se il risultato è Laser League, la risposta è sì, senza ombra di dubbio. Il titolo, nato quasi per scherzo nel lontano 2014 come passatempo per sfidare il proprio vicino di divano, col tempo è cresciuto, è passato attraverso varie fasi di alpha e poi di beta e racchiude nelle sue poche e all’apparenza semplici meccaniche di gioco, un’anima puramente volta al competitivo, che ben si sposa con il crescente fenomeno Esport. Attualmente, Laser League è ancora in fase di accesso anticipato, necessita di qualche contenuto aggiuntivo, ma i server sempre ben popolati sono un chiaro indizio di come Roll7 abbia pienamente centrato l’obiettivo con la sua ultima opera.
Lo sport del futuro
Laser League è la perfetta esemplificazione del detto “Easy to learn, hard to master”, un titolo tanto immediato da apprendere nei suoi pochi comandi, quanto dannatamente profondo e appagante quando emergono le sue varie sfaccettature. Le regole del gioco sono semplicissime: due squadre composte rispettivamente da due, tre – nelle partite online – o quattro – solo nei match in locale – membri, si sfidano in arene futuristiche, con lo scopo di eliminare tutti i giocatori del team opposto. Il modo principale per “uccidere” un giocatore avversario è quello di attivare i laser presenti sul terreno di gioco, passando sopra i vari nodi che ciclicamente appaiono e si mouvono sul campo: se si tocca una barriera del colore nemico si è fuori gioco, ma solo momentaneamente, perché i respawn sono infiniti durante il match e per riportare in vita un compagno basta toccare l’icona posta nel luogo in cui è caduto. Anche i comandi sono di  quanto più semplice ci si possa immaginare e sono limitati all’analogico per i movimenti e ad un unico tasto per l’abilità speciale differente fra le varie classi. L’introduzione di più tipologie di giocatori rappresenta la prima stratificazione di un gameplay che, apparentemente congelato nella varie partite, risulta invece in continua mutazione grazie a poche ma vincenti trovate. Complessivamente, in Laser League esistono sei differenti classi, chiamate rispettivamente Blade – classe offensiva e capace di eliminare gli avversari a suon di fendenti – Smash – classe corazzata in grado di scaraventare i nemici al suolo con un colpo di scudo – Snipe – classe assimilabile al cecchino e che si avvale di traccianti letali lasciati sul terreno – Shock – classe di supporto che immobilizza i giocatori avversari con delle scariche elettriche – e Thief – ladri che “rubano” i nodi nemici e li tramutano in barriere a loro favore. Inoltre, ogni classe possiede due modificatori, i quali incidono sulle rispettive abilità speciali: ad uno sguardo superficiale, le variazioni sembrano di poco conto, ma in realtà incidono non poco sul modo di giocare, soprattutto quando si inizia a prendere la mano. Le differenze fra le classi aggiungono un tocco di strategia alle partite, perché un team ben assortito è spesso la chiave per la vittoria: ad esempio, un Blade e uno Shock sono ideali da usare all’unisono, mentre due classi prettamente difensive potrebbero trovarsi in difficoltà con l’avanzare del match. Come tutti i giochi online, anche Laser League, se affrontato con dei compagni di viaggio casuali, rischia di nascondere qualche attimo di frustrazione, dovuto a mancate sinergie e a giocatori che lavorano completamente per sé stessi.
Ad un passo dalla gloria
Alle volte, per alcuni giochi, ci si deve scervellare per scovare i meriti e i pregi, Laser League, semplicemente, diverte. Le partite sono strutturate in modo tale da non durare mai più di una decina di minuti, sono composte da tre round ciascuno suddiviso in mini-set al meglio dei tre, e la loro brevità è perfetta anche per quei giocatori mordi e fuggi, che vogliono solo svagarsi per una mezz’oretta, ma allo stesso tempo possono tenere incollati davanti agli schermi quegli utenti che decidono di lasciarsi trasportare da quel turbinio infernale di laser, luci e colori. Allo stato attuale, l’unico vero difetto a livello di giocato imputabile a Laser League sono i pochi contenuti, mancanza tranquillamente giustificabile, trattandosi ancora di un accesso anticipato. Al di là del materiale meramente estetico, quello di cui si sente il bisogno è un numero maggiore di mappe, perché il level design gioca un ruolo cruciale e scandisce – soprattutto nelle battute iniziali – l’andamento dei match. Dopo un po’ di pratica, si finisce infatti con il conoscere in modo mnemonico il punto di spawn dei vari hot spot utili per attivare i laser, con la conseguenza di dare il via ad una serie di mosse eseguite in modo pedissequo attorno agli stessi punti di interesse impressi nel cervello. Se si esclude questo difetto di gioventù tranquillamente perdonabile, i ragazzi di Roll7 hanno fatto un lavoro egregio a livello di mappe, anche grazie al wall wrapping, trovata che garantisce una maggiore mobilità ai giocatori, capaci di mettere in campo trovate sempre differenti. Laser League riesce nell’impresa di essere un prodotto tanto rapido e adrenalinico, quanto tattico e profondo, senza per questo sommergere il giocatore di combo e incroci strani di tasti. Anche il semplice punto di respawn di un nemico può essere un luogo chiave e strategico: sorvegliarlo da vicino per garantirsi la maggioranza numerica e lasciare che il proprio compagno elimini i restanti nemici, oppure sfruttare il predominio per dare la caccia tutti assieme ai rimanenti membri del team opposto? Attenzione, perché se poi appare un nodo proprio accanto a quel punto di respawn e viene attivato dagli avversari, si rischia di essere colpiti in men che non si dica e le sorti del match sono presto che ribaltate. Ad aggiungere ulteriore carne al fuoco ci pensano poi i power up, che appaiono in modo randomico sul terreno di gioco: questi poteri sono croce e delizia, alcuni sono decisamente utili – come la ricarica per l’abilità speciale – ma non è detto che fiondarsi a capofitto sull’icona sia una buona mossa, perché si rischia di far cambiare colore a tutti i raggi laser, di accelerarli o, ancora, di spezzettarli in tantissimi fasci.
Laser poco appariscenti
Al di là dell’accesso anticipato, escludendo i contenuti futuri su cui comunque deve rimanere sospeso il giudizio, dove Laser League lascia indifferenti è nel suo aspetto estetico. Preciso, l’Unreal Engine fa il suo dovere, il titolo va liscio come l’olio e non ci sono cali di frame rate, ma la caratterizzazione estetica dei giocatori sul campo lascia indifferenti e proviene dal classico futuro tutto luci al neon e colori fluo à la Tron, ma non fa nulla per cercare di variare qualcosa sul tema. Ci sono sin da ora tantissimi costumi e varianti estetiche, ma nessuna che faccia davvero quel passo oltre al qualcosa di già visto. Infine, qualche difetto di gioventù è presente sul lato matchmaking e stabilità dei server: per trovare una partita, i tempi di attesa non vanno mai oltre i pochi secondi, ma non sono rari i casi in cui ci si ritrovi in squadra – o peggio contro – utenti di livelli completamente differenti rispetto al proprio, con partite che finiscono in pochissimo tempo per via delle sproporzionate forze in campo, così come i match, in rarissimi casi, possono avere una brusca conclusione, per via di misteriose disconnessioni dai server.

– Partite rapide e frenetiche

– Immediato e allo stesso tempo profondo

– Server già ben popolati

– Semplicemente divertente

– In attesa di nuovi contenuti

– Esteticamente poco accattivante

0.0

Laser League rappresenta una ventata d’aria fresca nel mondo degli Esport e per il panorama dei titoli competitivi online: la sua formula di gioco è tanto semplice quanto funzionale, è perfettamente congeniale per ritagliarsi il suo spazio nei tornei e nelle manifestazioni, non serve molto allenamento per togliersi le prime soddisfazioni, ma mano a mano che si macinano ore di gioco, l’opera di Roll7 riesce sempre a tirare fuori qualcosa di nuovo. A meno di scivoloni e passi falsi da qua alla sua pubblicazione in versione 1.0, Laser League ha tutte le carte in regola per affermarsi come una nuova disciplina nell’universo degli Esport, e per reclamare il suo dignitoso angolini accanto a nomi più blasonati.