La showrunner della serie TV di The Witcher risponde a chi si è scagliato contro gli sceneggiatori

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Esiste una sorta di regola non scritta che recita “dai un social network alle persone e lo utilizzeranno per puntare il dito contro qualcun altro”. A quanto pare, anche i fan di The Witcher, che si tratti della serie videoludica o dei romanzi di Andrzeij Sapkowski, non fanno eccezione.Nelle scorse ore, vi abbiamo riferito che Lauren S. Hissrich ha annunciato il team completo degli sceneggiatori che scriveranno le puntate della serie Netflix dedicata a Geralt e compagni, ma non sono mancate le critiche.

Gli attacchi a due sceneggiatori di The Witcher

Qualcuno, ad esempio, ha puntato il dito specificamente contro Sneha Koorse (Daredevil) e Jenny Klein (Jessica Jones).Vi traduciamo lo scambio di messaggi della Hissrich con uno dei suoi follower su Instagram:Hektor (follower): “non lasciare che dei pessimi elementi mandino a fan*ulo quella che sarà la più grande serie TV basata su un libro. Se ci sono molte persone che si stanno lamentando, allora dovrebbe dirti qualcosa, non credi?”Hissrich: “si lamentano di cosa?”Hektor: “di Sneha Koors e Jenny Klein.”Hissrich: “quindi le persone si stanno lamentando specificamente di questi due autori che ho ingaggiato, precisandone i nomi?”Hektor: “sì.”Hissrich: “queste persone che si lamentano hanno mai letto gli script di questi autori? Si sono seduti con loro e gli hanno chiesto dei loro trascorsi e delle loro relazioni con la serie? Gli hanno chiesto quali sono i loro racconti preferiti, come si collegano ad un personaggio? Mi chiedo: queste persone conoscono almeno in qualcosa questi scrittori? Lo dico perché—e non mi riferisco specificamente a te, che hai portato alla luce la questione—che facciamo se no, non li conoscono? Significa che non sanno un ca*o di come si fa televisione e di conseguenza non si possono permettere di avere un’opinione su autori che non hanno nemmeno mai incontrato.”

Il problema della diversità e la risposta della show-runner

Il team degli sceneggiatori non è stato attaccato solo per alcune personalità specifiche, ma anche per la questione della diversità: non sono mancate, infatti, le persone che hanno sottolineato che le uniche donne rappresentate erano giovani, che era presente solo un uomo di mezza età e che, per qualche motivo, ci sono alcune persone di colore. Una questione che Lauren S. Hissrich ha voluto trattare approfonditamente.«Netflix crede nella trasparenza, quindi ecco la verità. Respiro profondo. Andiamo: nessuno degli scrittori è stato a Nilfgaard. O a Cintra. O a Kaer Morhen. Nessuno è uno stregone, nessuno è mai andato a caccia di mostri e nessuno ha mai ammazzato nessuno (almeno per quanto ne so)» ha scritto la showrunner, in un primo tweet.«Il perché, e questa è la parte importante, è che gli scrittori non usano il colore della loro pelle per scrivere, né il loro sesso, né il loro Paese di origine. E non ci affidiamo nemmeno alle sole e mere esperienze. Utilizziamo i nostri cervelli e i nostri cuori, perché tutti li abbiamo, posso prometterlo.»L’accusatore, tuttavia, ha rilanciato, scrivendo alla show-runner che con ogni probabilità queste persone non utilizzano il genere o il colore della pelle per scrivere, «ma ho la forte sensazione che proprio il colore della loro pelle abbia avuto un ruolo nel fargli avere questo lavoro.»Un’altra accusa a cui la Hissrich ha risposto senza girarci troppo intorno: «non posso parlare a nome di altri show-runner, ma sappi che io assumo alla cieca, il che significa che, prima di leggere una proposta, levo la pagina di copertina. Non voglio sapere se lo scrittore è uomo, donna, americano, polacco, bianco, nero, latino eccetera. Io leggo gli script. Quelli che mi piacciono di più li metto in una pila a parte. A quel punto, inizio a restringere la pila: vado a dare un’occhiata ai titoli (ho assunto persone con esperienze diverse), poi faccio altre separazioni. Scelgo gli script che potrebbero riflettere la voce che voglio dare all show. Alla fine, incontro i candidati migliori, ed è a questo punto che scopro chi sono e da dove arrivano. Ho incontrato quindici scrittori, ne ho assunti sei. Nessuno di loro per il colore della pelle o per il sesso, ma per quello che hanno scritto, per come si legava alla mia visione dell show. Fine.»Vi ricordiamo che la serie The Witcher di Netflix sarà composta da otto episodi totali. Per tutti i dettagli resi noti fino ad oggi, fate riferimento alla nostra scheda dedicata.