La mostra Io Robotto - Automi da Compagnia apre il 25 febbraio

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a cura di Paolo Sirio

Con una collezione di oltre 90 robot, la mostra Io, Robotto – Automi da Compagnia propone un percorso fra la storia, le intenzioni, i personaggi e le curiosità della robotica da intrattenimento.“Nel tempo, infatti, il robot, una delle invenzioni più promettenti dell’era moderna e dalle applicazioni infinite, ha cambiato funzioni, aspetto e identità, ha acquisito nuovi ruoli e valori didattico-sociali, dal sogno e dall’immaginazione è diventato realtà”, leggiamo nel comunicato offerto alla stampa dall’organizzazione.“Immaginato dalla fantasia dell’uomo, il robot ha ispirato generazioni di scrittori, fumettisti, disegnatori e registi come simbolo di una tecnologia fantascientifica al confine con l’essere umano, fino a diventare, nell’epoca contemporanea, una macchina che imita l’uomo, una creatura con fattezze e gestualità che si ispirano a lui. Raggiunta la similitudine con l’uomo e la capacità di camminare il robot è pronto per il suo domani, con un’intelligenza condivisa e i sistemi di movimento molto più semplici ed efficaci delle nostre gambe”. La mostra Io, Robotto è nata dalla collaborazione tra il giornalista Massimo Triulzi, esperto di tecnologia e appassionato di robotica, e Franco Finotti, Direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto. E si tiene per ben sei mesi a Rovereto presso il Palazzo Alberti Poja, sede espositiva della Fondazione MCR, con la curatela di Massimo Triulzi, la direzione artistica e la fotografica dell’artista milanese Valentino Candiani. La mostra è un percorso attraverso una collezione di oltre 90 robot che sono stati davvero commercializzati e venduti, aspirando a diventare parte dell’immaginario collettivo.Nella galleria in calce potete trovare alcune foto con i soggetti di Io Robotto. Dove specificato sono state scattate dall’artista Valentino Candiani.