La Germania stanzia 50 milioni di euro per finanziare le software house locali

La Germania investe nell'industria videoludica, per il suo futuro, e stanzia i fondi per sostenere la crescita delle sue realtà

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Che la Germania vedesse, nel mercato dei videogiochi, un’occasione di crescita e monetizzazione importante, non lo scopriamo certo oggi. La nazione tedesca è infatti sede della Gamescom, la più popolosa kermesse videoludica del mondo, dove peraltro nel 2017 presenziò, a tagliare i nastri, la Cancelliera Angela Merkel.

A porre ulteriormente l’accento sull’attenzione che la Germania riserva al mercato videoludico è il fatto che la Commissione Finanziaria del Governo abbia approvato di stanziare un fondo di 50 milioni di euro a sostegno delle software house locali, per aiutarle a crescere e a sviluppare i loro progetti.

La Cancelliera Angela Merkel all’inaugurazione della Gamescom 2017

Questo budget diventerà effettivo nel 2020, dopo l’approvazione di questi giorni, e secondo le speranze del Governo farà in modo che gli sviluppatori teutonici possano così ovviare al fatto che, secondo i calcoli, sviluppare videogiochi in Germania costi il 30% in più rispetto agli altri mercati. Oltretutto, viene sottolineato che altri mercati di primo livello, come la Francia (culla di Ubisoft), il Regno Unito (cuore pulsante d’Europa dei videogiochi) e il Canada (non si citano le software house e i giganti che hanno sede in questa nazione, tra cui BioWare, Eidos Montreal e un distaccamento di EA) hanno già ricevuto fondi governativi a garantirne un futuro florido e una crescita sicura. La Germania ha quindi deciso di seguire l’esempio e fare altrettanto, nel tentativo di affermarsi sempre più come una realtà dominante del mercato.

«La decisione, così come l’ampio consenso che ha riscosso tra tutti i partiti, mette in evidenza l’intenzione di rendere la Germania un giocatore di grande importanza, dal punto di vista internazionale, nel campo dello sviluppo di software da gioco» ha spiegato Felix Falk, managing director di Game.

E speriamo che, un passetto alla volta, questo mercato possa continuare a crescere e offrire grandi opportunità anche ai talenti italiani.

Fonte: GamesIndustry