Kojima sui videogiochi giapponesi

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In una recente intervista, Hideo Kojima ha detto la sua sul mercato nipponico dei videogiochi, criticando la scelta di molti sviluppatori di non riuscire a guardare oltre i confini della propria nazione; limite che impedisce, ovviamente, un’esportazione di successo dei loro prodotti nel resto del mondo.“Parecchi sviluppatori si concentrano solo sul Giappone e sul mercato giapponese, e non sono davvero consapevoli di ciò che chiedono i giocatori di tutto il mondo. Uno sviluppatore deve avere tre elementi fondamentali per creare un gioco di successo su scala mondiale: tecnologia, un grande gameplay e una visione d’insieme del mondo. Per quanto riguarda il primo punto, la tecnologia, ritengo che in Giappone ci siano meno persone che ad esempio vanno all’estero, magari al M.I.T., per seguire il nuovo corso delle tecnologie. Stiamo rimanendo un po’ indietro da questo punto di vista”.“Il problema maggiore” ha continuato Kojima, “è come usare quella tecnologia per creare qualcosa. Quando si arriva al gameplay, sfortunatamente parecchi developers giapponesi non amano creare esperienze libere. Questo tipo di gioco non viene prodotto in Giappone”.”Per quanto riguarda la visione d’insieme del mondo, i nostri sviluppatori creano giochi in base alla cultura che conoscono, indirizzati al Giappone e alle usanze giapponesi. Così, ambientano i loro titoli in luoghi come Shibuya o Shinjuku, o in qualche altro a Tokyo, che non rappresentano niente per le persone che vivono al di fuori del Giappone”.”Il Giappone non è abituato a guardare oltre ai propri confini, ragione per cui non vengono importate nuove tecnologie, ed è così che si crea questo circolo vizioso. Ma penso che non sia ancora finita, abbiamo la capacità di riprenderci da questo momento e riportarci ad un livello competitivo, tecnologicamente e non. Il mio non è un discorso di giochi giapponesi contro giochi non giapponesi, il punto del mio discorso è arrivare ad un gioco che possa essere globale, creato per tutti. Vorrei solo che ci liberassimo di tutte queste barriere” ha chiuso Hideo Kojima.