Kojima sui processi di sviluppo: bisogna concentrarsi sui piccoli dettagli, outsourcing poco fruttuoso

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Come spesso accade, Hideo Kojima ha concesso ai suoi follower su Twitter alcune riflessioni relative alla creazione dei videogiochi, distinguendo tra il game design e la realizzazione di film. Secondo il leader di Kojima Productions, è fondamentale dare l’attenzione giusta anche ai piccoli particolari, che devono poter contare sempre sul medesimo supervisore. Affidare alcune parti in outsourcing, infatti, potrebbe veder tornare indietro delle frazioni del prodotto che risultano in dissonanza con quelle firmate dal team principale.«La creazione di videogiochi è diversa da quella dei film. Proviamo ad immaginare, ad esempio, che un game designer si trovi di fronte ad un corridoio che il giocatore deve percorrere. Questo corridoio avrà un significato per quanto riguarda la sceneggiatura e ne ha uno anche all’interno del game design. Il suo scopo qual è, portare avanti la storia, consentire di imparare i controlli, esibire lo scenario, aggiungere ritmo al gameplay? Ci sono una varietà di possibilità» ha spiegato Hideo Kojima. «Mano a mano che lo sviluppo prosegue, i dettagli devono essere rifiniti. Bisogna pensare anche alla luce, a come saranno le pareti, a quanto sarà lungo questo corridoio, a che tipo di soffitto avrà.»«Le porte si potranno aprire? Chi altri cammina in questo corridoio? Quali sensazioni sta provando il giocatore in questo momento del gioco? Quale musica, quale comparto sonoro lo accompagnerà? Tutti i giorni, dobbiamo testare con attenzione questi dettagli, rifinendoli fino a quando non sono a posto. Allo stesso tempo, c’è un flusso infinito di revisioni che sono basate alle necessità della trama, del gameplay, del layout della mappa, delle necessità del comparto tecnico.» «Ci sono anche altri dettagli da tenere in considerazione, come ad esempio la possibilità di inserire una svolta cieca nel corridoio, o magari qualche NPC. Bisogna anche pensare a come gestire i tempi blandi nel gameplay, a come far emergere i personaggi, se inserire una cutscene e se in questa si vedrà anche il soffitto» ha aggiunto. «Un gioco action non può mai essere completato semplicemente attenendosi ad una traccia e assemblando le parti come se fosse un processo industriale, una catena di montaggio.» «Se chi deve prendere le decisioni e supervisionare rimanda la cosa, crolla l’efficacia della produzione, il che potrebbe portare alla necessità di fare dei lavori più volte. Per evitare di cadere in questa trappola, è fondamentale fare piccoli aggiustamenti giornalieri, direttamente a contatto con chi sta creando il gioco. Quando tutto, invece, viene affidato all’outsourcing, le parti che ti vengono rispedite indietro semplicemente non calzano l’una con l’altra. Ecco perché è fondamentale farsi carico dei piccoli dettagli, ogni singolo giorno.»Vi ricordiamo che, attualmente, Hideo Kojima è impegnato con il suo nuovo team su Death Stranding, videogioco in arrivo su PS4 in un anno ancora da precisare.Rimanete con noi per scoprirne tutti i dettagli, quando saranno resi noti.Fonte: MetalGearInformer